Green Food Week 2022: FoodInsider porta i menù ecologici nelle scuole

Si tiene dal 7 all’11 marzo 2022 la Green Food Week, iniziativa lanciata da Foodinsider per promuovere menù ecologici nelle mense scolastiche.

Culmine della settimana sarà, venerdì 11 marzo, M’illumino di Meno, 18esima edizione della Giornata dedicata al risparmio energetico e agli stili di vita sostenibili promossa da Caterpillar, storico programma radiofonico di Rai Radio2.

Pasto sostenibile a scuola

Obiettivo della Green Food Week, che attualmente ha raggiunto 327mila pasti sostenibili grazie all’adesione di 96 realtà tra comuni, università e aziende di ristorazione collettiva del calibro di Elior, è sensibilizzare e diffondere consapevolezza del peso che l’alimentazione ha sul pianeta. 

In che modo? Spingendo le mense scolastiche a servire per un giorno menù ecologici e a basso impatto ambientale, contribuendo così a ridurre l’emissione di gas serra emessi nell’atmosfera.

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Cibo amico del pianeta

Nel 2050, circa 10 miliardi di persone abiteranno la Terra: come garantire a tutti un’alimentazione sana e una gestione rispettosa delle risorse terrestri? È la domanda che si è posta nel 2019 la commissione Eat-Lancet, composta dai 37 maggiori esperti mondiali di clima, salute e sostenibilità.

Nel report pubblicato dalla commissione, il cibo riveste un ruolo fondamentale per migliorare la salute dell’uomo e del pianeta. Le raccomandazioni vanno nella direzione di ridurre al minimo il consumo di prodotti animali e raddoppiare invece, rispetto alle abitudini attuali, il consumo globale di frutta, verdura, cereali, legumi e semi oleosi. 

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L’impatto dell’alimentazione sull’ambiente

Mangiare in modo sano, quindi, rispettando i dettami della Dieta Mediterranea, fa bene alla nostra salute e all’ambiente, perché i prodotti alla base della piramide alimentare sono anche quelli la cui produzione inquina meno.

Diamo i numeri: un quarto delle emissioni totali di gas serra viene dal settore alimentare. Di queste, oltre la metà dipende da prodotti animali. Ancora, il 50% delle emissioni provenienti dagli allevamenti dipende dai ruminanti.

Il cibo del futuro? Saranno i legumi, ottime fonti di proteine la cui coltivazione rende fertile il terreno e richiede poca acqua.