In esclusiva per i nostri lettori la presentazione di Elio Ghisalberti, curatore della manifestazione: “Potrebbe sembrare pleonastico ricordarlo ogni volta -scrive Ghisalberti- ma la precisazione è anche la premessa: l’originalità di GourmArte nel vasto panorama delle manifestazioni enogastronomiche consiste innanzitutto nella selezione rigorosa dei prodotti e dei protagonisti chiamati a rappresentare il saper fare in campo agroalimentare”
Torna alla Fiera di Bergamo dal 1 al 3 Dicembre 2017
«GourmArte», la rassegna enogastronimica dedicata ai custodi, maestri, esploratori e interpreti del gusto, ideata dal giornalista
Elio Ghisalberti.
Tre giorni per vivere un'esperienza sensoriale unica, capace di parlare a cuore, mente e palato.
La prima notizia/annuncio data durante l'incontro con la stampa svoltosi alla Terrazza Triennale “Osteria con vista” a Milano è stato questo: quest'anno l'ingresso al Festival sarà gratuito, con degustazioni a pagamento, un incentivo in più per non mancare all'evento che negli anni si è confermato punto di riferimento per tutti i professionisti e gli appassionati di food&wine.
Sapori e prelibatezze che provengono dalla Lombardia all'Emilia Romagna e non solo.
A Bergamo fiera si potrà anche sedersi a tavola al Ristorante GourmArte, per gustare i piatti di 24 blasonati chef del calibro di Chicco Cerea (Da Vittorio), Claudio Sadler (Sadler) e Philippe Leveillè (Miramonti L'Altro).
Ci sarà anche un’accurata selezione di vini della
Franciacorta, della Valtellina e dei Consorzi del Roero e di Asti con degustazioni guidate dai
sommelier AIS Lombardia.
Sarà possibile lasciarsi avvolgere dal sapore intenso dell'aceto balsamico del modenese Alessandro Biagini, da quello dell'antico formaggio del Bitto, della tartare dei bovini di razza piemontese dei Motta, del prezioso caviale dell'azienda Calvisius, ma anche degli impareggiabili insaccati delle tradizioni cremonesi e bergamasche.
Così come sarà possibile lasciarsi sorprendere dai prodotti più famosi d'oltralpe come il pregiatissimo pata negra sapido e gustoso, lo champagne prodotto dai manipulant recoltant o le Ostriche bretoni che si trovano anche nel Ristorante Pier 52 a Milano (su INformaCIBO).
Non mancheranno nemmeno i dolci tipici della tradizione natalizia rivisitati in chiave originale e unica come il panettone con fragoline di bosco della ultrapremiata Pasticceria Adriano e il sorprendente torrone firmato Morlacchi.
Anche i prodotti più quotidiani come l'acqua e il caffè avranno una rappresentanza assolutamente non scontata attraverso le aziende Fonti di Vallio e Caffè Diego.
Una Kermesse di sapori importantissimi e senza confini, per vivere un'esperienza sensoriale unica, capace di parlare a cuore, mente e palato e non potevamo non rivolgerci a Elio Ghisalberti, curatore di GourmArteper farci descrivere in dettaglio questa eccezionale manifestazione.
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Potrebbe sembrare pleonastico ricordarlo ogni volta ma la precisazione è anche la premessa: l’originalità di GourmArte nel vasto panorama delle manifestazioni enogastronomiche consiste innanzitutto nella selezione rigorosa dei prodotti e dei protagonisti chiamati a rappresentare il saper fare in campo agroalimentare. Nello specifico dei “Custodi del Gusto”, i contadini, gli allevatori, gli artigiani o i vignaioli che hanno mantenuto viva una tradizione strettamente legata al territorio ed al modo di interpretarlo; dei “Maestri del Gusto”, quelle aziende che si sono messe in luce per l’elevata qualità di quanto producono, per l’etica e le capacità imprenditoriali e progettuali dimostrate nel corso degli anni; degli “Esploratori del Gusto”, realtà di produzione o di selezione che si sono distinte per avere svolto un’opera di divulgazione di prodotti particolarmente ricercati provenienti dai territori d’origine. E naturalmente degli “Interpreti del Gusto”, cuochi e ristoratori chiamati a rappresentare al meglio la cucina italiana tradizionale e contemporanea. Quindi il meglio, senza compromessi, le eccellenze vere, senza retorica: un solo produttore a rappresentare con la medesima visibilità e fierezza prodotti in apparenza molto distanti ma accomunati dal valore fondamentale della qualità, non quella del blasone e dei costi: dal cotechino al caviale; dallo Strachitunt allo storico ribelle (è il nuovo nome del Bitto Storico); dal Lambrusco al Franciacorta; dal salame al jamon Iberico Pata Negra. Un paniere composto da un centinaio di prodotti diversi resi disponibili anche in abbinamenti per degustazioni servite a costi accessibili. La medesima filosofia di base, prezzi contenuti ma qualità servita al massimo livello possibile, permea infine anche l’area dedicata alla ristorazione. Gli “Interpreti del Gusto” hanno a disposizione cucine a vista perfettamente attrezzate dove poter realizzare al meglio ed in diretta le ricette dei piatti che verranno serviti nel ristorante creato per l’occasione (un ristorante “finito e completo”, dotato di accurata mise en place e servizio di livello). Così che ogni appassionato gourmet possa assaggiare il piatto nelle migliori condizioni costruendosi un percorso “ad personam”. Poter realizzare un percorso goloso di qualità a costi abbordabili: da sempre è questo l’obiettivo che si pone GourmArte”.
E' vietato dunque mancare, dal 1 al 3 Dicembre 2017. alla Fiera di Bergamo!
DOVE E QUANDO: Alla Fiera di Bergamo venerdì 1 dicembre (apertura dalle 17 alle 22); sabato 2 dicembre (dalle 10 alle 22); domenica 3 dicembre (dalle 10 alle 22)
COSTI AREA ESPOSITIVA: ingresso gratuito; degustazioni a partire da 2 euro.
COSTI AREA RISTORAZIONE: ingresso gratuito; il venerdì sera i piatti salati dei ristoratori di Slow Cooking a 10 euro comprensivi di calice di vino; i dolci a 6 euro. Sabato e domenica i piatti salati dei cuochi blasonati a 15 euro e 10 euro i dolci, sempre con calice di vino in abbinamento; la pizza a 10 euro (vino compreso)
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