Girolomoni prima filiera food italiana a entrare nella World Fair Trade Organization
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 22/03/2023
La Cooperativa agricola Gino Girolomoni, specializzata nella produzione di pasta da agricoltura biologica, è stata riconosciuta impresa garantita Fair Trade dalla World Fair Trade Organization (WFTO), il network mondiale di organizzazioni del commercio equo e solidale che conta più di 350 soci in 70 Paesi.
Si tratta della prima filiera food 100 per cento italiana a entrare nella WFTO.
“Siamo nati oltre 50 anni fa sulla collina di Montebello, nelle Marche per dare un’opportunità al lavoro contadino che stava morendo, applicando fin da allora valori come il giusto compenso e la sostenibilità ambientale – sottolinea Giovanni Battista Girolomoni, presidente della Cooperativa –. L’ingresso nel sistema di garanzia WFTO segna una nuova importate tappa di questo cammino e l’impegno a tener ben saldi questi valori anche in futuro”.
Il commercio equo e solidale
Il riconoscimento arriva al termine di una fase di indagine in cui WFTO ha verificato il rispetto degli standard sul commercio equo, tra cui il giusto compenso per il lavoratore e la tutela ambientale. Un impegno che continuerà a essere monitorato costantemente.
Nel mondo del commercio equo, questo importante sistema di garanzia riguarda tutta l’impresa, non solo un singolo prodotto. Nel caso di Girolomoni, che ha costruito una filiera completa dal campo alla tavola, significa che il rispetto di questi principi deve essere applicato in ogni fase: dall’attività agricola per la coltivazione e il conferimento del grano, alla lavorazione nel mulino fino al pastificio.
Pasta fair trade
In questo modo, la pasta è garantita fair trade non solo dal punto di vista della materia prima, ma anche del contesto che l’ha prodotta.
“Il commercio equo – aggiunge Girolomoni – si è tradizionalmente occupato di importare prodotti da molti paesi del mondo secondo principi di equità, giustizia e solidarietà, oggi si sta affermando anche la necessità di valorizzare le realtà locali che seguono gli stessi principi”.
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