Giro d’Italia in tre cocktail con Mattia Pastori
di Simone Pazzano
Ultima Modifica: 10/05/2019
In occasione dell’inizio del Giro d’Italia 2019, il mixologist Mattia Pastori ci porta alla scoperta di alcuni dei cocktail simbolo dell’aperitivo made in Italy
Sabato 11 maggio parte il Giro d’Italia, la corsa ciclistica che in 21 tappe attraversa l’intera penisola toccando alcune delle principali città italiane. Ispirandosi alla carovana rosa, il noto mixologist Mattia Pastori ha pensato quindi di proporci un viaggio ideale per ripercorrere insieme la storia dell’aperitivo made in Italy, raccontando le sue origini e le sue diverse declinazioni in tre cocktail originali, che rileggono i drink simbolo della miscelazione made in Italy.
Il Giro d’Italia 2019 parte da Bologna, città liquoristica famosa per la sua eccellente disponibilità di amari molto apprezzati nel mondo della mixology e sede della nota azienda Montenegro, dove nel bere miscelato vince la nota bitter.
L’aperitivo italiano d’altronde, nasce proprio con una forte connotazione gustativa che fa incontrare l’amaro e il dolce attraverso l’utilizzo di un grande distillato che da solo reggeva la proposta dei bar: Vermouth per Torino, bitter e selz per Milano. Dall’unione di questi due ingredienti prende forma un’icona cult come il MiTo, un drink fortemente evocativo che nasce a metà dell’Ottocento e che simboleggia un legame tra due importanti città italiane. Il suo gusto sempre attuale e molto apprezzato dagli appassionati del buon bere, si presta a interessanti riletture nella mixology moderna come il MI-TO-BE, un drink ideato da Mattia Pastori per il ristorante milanese Daniel che abbina il retrogusto dolce-amaro della ricetta liquida ai sapori gourmet della cucina dello chef Daniel Canzian, servito con un finger food a base di verza, ingrediente che richiama la tradizione culinaria bergamasca.
Dal Mi-To hanno poi origine una serie di varianti che sono diventate grandi classici della miscelazione di oggi come l’Americano, che prevede l’aggiunta di un maggior quantitativo di ghiaccio e selz tipici del “bere all’americana”, e un’icona come il Negroni, ricetta dal dna fiorentino che nasce dalla variazione sul tema voluta dall’omonimo conte che era solito ordinare il drink con un rinforzo di gin. Mattia Pastori per celebrare il centenario del Negroni dà vita a un’originale rivisitazione che si ispira alla città di Modena, decima tappa del Giro d’Italia, con il suo Negroncino a base di Aperol, Gin e Nocino Mallo Riserva, simbolo della tradizione liquoristica modenese.
Per l’approdo a Verona della tappa finale del Giro d’Italia si tocca un nome imprescindibile se si parla di aperitivo italiano, lo spritz, drink pop e sempre attuale che affonda le sue radici agli inizi del Novecento quando durante la 1° guerra mondiale gli austriaci erano soliti aggiungere il selz al vino, per correggere il gusto troppo forte di questa bevanda. Mattia Pastori, che su Osserva Beverage ha raccontato anche l’evoluzione del ruolo del bartender, propone per il bagno di folla della 21° e ultima tappa un brindisi con il suo Spritz Mediteranneo, una versione realizzata per la drink list del nuovo Emporio Armani Café a base di Italicus Rosolio di Bergamotto che regala un interessante finish umami a questa raffinata proposta.
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