Gian Antonio Stella denuncia i costi del “carrozzone” Enit dando la colpa ai sindacati
di Informacibo
Ultima Modifica: 01/10/2015
Milano 1 ottobre 2015. Sul Corriere della Sera di oggi (QUI l'articolo) Gian Antonio Stella dedica un articolo all’affare Enit che, dopo la nomina lo scorso mese di maggio della nuova Presidente Evelina Christillin, non ancora insediatosi, continua ad essere un “carrozzone”.
La “colpa” è dovuta, secondo quanto scrive il giornalista del Corriere, all’ostruzionismo dei suoi 78 dipendenti che tramite i sindacati cercano in tutti modi di rimandare l’insediamento dei nuovi organi direttivi che sarebbe dovuto avvenire oggi, 1° ottobre 2015.
Stella scrive che le sigle sindacali all’interno dell’Enit sono ben 7 e ognuna si sta dando da fare per ritardare il più possibile la riforma dell’ente che verrebbe trasformato da ente statale a agenzia per il turismo di tipo privatistico. Questo porterebbe i dipendenti alla perdita dei benefit che ad oggi garantiscono a quasi tutti una posizione dirigenziale. Secondo il Corriere alcuni dipendenti potrebbero perdere fino al 45% del proprio stipendio. Nel 2014 i dipendenti Enit sono costati, nonostante i tagli, 6,7 milioni di euro per una media di 85.897 euro a testa. Il paragone, impietoso, viene fatto da Stella con i dipendenti della Casa Bianca che mediamente guadagnano 62.363 euro: oltre 20mila in meno.
Come abbiamo sempre fatto INformaCIBO è pronta ad ospitare la replica dei dipendenti o dei sindacati.
Matteo Renzi con il ministro al Turismo Dario Franceschini
di Evelina Christillin)
«L'Enit è in agonia, rottamaci!» I dipendenti del carrozzone di Stato scrivono a Renzi
In una lettera i lavoratori dell'agenzia che dovrebbe promuovere il turismo chiedono di essere chiusi e fusi con l'Ice: «Se restiamo aperti compromettiamo l'immagine dell'Italia». Tra stipendi e sprechi, l'ente brucia una ventina di milioni l'anno, ma il ministro Dario Franceschini non ha ancora deciso cosa farne (continua….)
Condividi L'Articolo
L'Autore