Gabriele Burgio, presidente di Alpitour, spiega le strategie del Gruppo
di Informacibo
Ultima Modifica: 05/05/2013
Gabriele Burgio, presidente e a.d. di Alpitour, (già Ceo di Nh Hoteles dal ’97 al 2011), in una intervista rilasciata al settimanale Il Mondo (numero 17 del 3 maggio 2013), annuncia una serie di novità sugli obiettivi e le strategie del gruppo.
Valorizzare un brand storico dell’industria turistica, attraverso una strategia orientata al cliente. Con un focus mirato sugli hotel.
Fra i prossimi obiettivi del presidente il cambiamento del brand degli hotel Apitour. “Cambieremo il marchio Alpitour World Hotels & Resorts, perché vogliamo riuscire a costruire un concetto di ospitalità italiana (la nuova denominazione è ancora top secret ma è previsto che l’acronimo ricalchi proprio questo valore ndr), con design e prodotti alimentari made in Italy”.
“Abbiamo una centrale acquisti per gli hotel –ha detto Burgio- che sta lavorando molto bene, tanto che vogliamo presentare la struttura ad altre catene alberghiere, anche concorrenti”.
Il settore, secondo l’analisi del numero uno di Alpitour, “negli ultimi 12 anni ha fatto registrare vendite in agenzia e per i t.o. in calo del 36 per cento, anche perché le adv sono in crisi e non è più chiara la differenza tra agenti e gli stessi operatori”. E pur definendo “drammatiche le condizioni esterne di cui soffre il comparto turistico – prosegue ancora il top manager -, con gli operatori che diminuiscono e sono al fondo del barile”, la prospettiva globale per il settore dei viaggi pare positiva, perché “su scala mondiale il turismo continua a crescere”.
Rispetto alle strategie da attuare in seno ad Alpitour, prosegue poi, “io ho un mandato di 5 anni – dice – e l’obiettivo è quello di dare valore al marchio“. Un marchio che per altro, come riconosce lo stesso Burgio, già di per sé ha un peso notevole.
“Ho trovato una brand awareness stratosferica e anche enormi professionalità. Che però sono come degli ottimi suonatori che vanno orchestrati”. Burgio, che ha già imposto razionalizzazioni per circa 15 milioni, traccia il suo piano. “È necessario fare bene il nostro lavoro con qualità e farlo bene al prezzo giusto – dichiara -. C’è bisogno di un cambiamento di prospettiva per andare incontro alle esigenze delle agenzie e dei clienti. L’approccio deve essere consumer oriented”.
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