Food Travel Monitor: cresce il turismo del gusto. Italia, prima meta golosa del mondo
di Informacibo
Ultima Modifica: 11/08/2016
Il 49% dei turisti internazionali sono mossi dalla gola: scelgono la destinazione non più, e non solo, in base al luogo ma per quello che là si può assaggiare. Si delinea così sempre più un “turismo di esperienze” e quella gourmand (cibo, vino e sempre più birra) supera di fatto la motivazione culturale. Ben il 93% dei viaggiatori, durante le vacanze, ha visitato una cantina o una fattoria, ha visto all’opera un casaro o un mastro birraio, ha venerato i grandi chef negli showcooking dei festival o ha assaltato un food truck a caccia di street food.
Eppure siamo all’ultimo posto nella classifica dei culinary travel, solo il 21% degli Italiani si considera tale, contro il 69% dei cinesi (al primo posto) e il 46,5% della media negli undici Paesi; solo il 33% si sente un esperto di food (contro il 72% degli altri).
La Cina, bacino immenso di potenziali nuovi food traveller, indica il Belpaese come unica meta enogastronomica al di fuori dell’Oriente, mentre per gli Stati Uniti, l’Italia è la sola destinazione estera citata dagli intervistati. Si conferma al primo posto anche per i tedeschi, che addirittura segnalano a parte la Toscana (4° posto) e Roma (10° posto) come mete enogastronomiche d’eccellenza.
“Il fenomeno del food travel andrà a rafforzarsi nei prossimi anni perché particolarmente interessati all’elemento cibo sono i giovani Millennials e gli abitanti di Paesi come Cina e India, i grandi turisti di domani.- dichiara Roberta Garibaldi, ambassador della WTFA per l’Italia, docente universitario e responsabile dell’Osservatorio sul turismo dell’Università degli studi di Bergamo – Il viaggiatore Food&Beverage è inoltre ad alto valore aggiunto, con una propensione alla spesa più alta: sia per la spesa in food&wine durante il viaggio, sia perché tende a partecipare ad altre attività culturali quando viaggia, sia perché acquista volentieri prodotti tipici da riportare a casa dopo il viaggio. Particolarmente significativo in Italia è il crescere dell’interesse, negli ultimi anni, per lo street food, grazie ai sempre più numerosi Foodtruck Festival in giro per la Penisola. Analogamente in crescita sono le visite ad aziende e mercati agricoli, sinonimo di un’attenzione sempre maggiore verso la provenienza e la qualità del cibo”.
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