Finale del Bocuse d’Or: la competizione di alta gastronomia a Lione
Lo chef Martino Ruggieri, il suo team e la regione Piemonte pronti per la finale che si terrà a Lione il 29 e il 30 gennaio
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 20/01/2019
La finale mondiale del Bocuse d’Or, la più importante competizione mondiale di alta gastronomia si avvicina (a Lione il 29 e il 30 gennaio) e tutto il Piemonte sbarca a Milano in via Romagnosi, numero 3: Antonella Parigi, assessore alla cultura della Regione Piemonte, Luciano Tona, Direttore dell’Accademia Bocuse Italia, Luisa Bocchietto, Presidente della World Design Organization e lo chef Martino Ruggieri, capitano del team Italia pronti per la finale mondiale del Bocuse d’Or. A Milano nella sede di Idendità Golose davanti ad una vasta platea di giornalisti, con in primis Paolo Marchi.
Martino Ruggieri, capitano del team Italia: “Portiamo a Lione la nostra idea di cucina italiana”
Tutti gli occhi dei giornalisti presenti erano puntati sullo chef Martino Ruggieri che lavora al ristorante Pavillon Ledoyen di Alléno Parigi, e che si accinge al “miracolo” mondiale. Con InformaCibo lo chef pugliese non nasconde le difficioltà di questa finale ma “il team è affiatato e concentrato e arriviamo alla finale con una buona carica emotiva e una forte concentrazione”.
Poi lo chef finalista durante la conferenza stampa afferma: “Portiamo a Lione la nostra idea di cucina italiana, con tutta la sua creatività e concretezza. Francesi e nordeuropei considerano il Bocuse il concorso per eccellenza. L’Italia è arrivata in ritardo ad appassionarsi al Bocuse d’Or, ma il movimento che si è creato intorno a questa finale mi sembra un segnale interessante. Noi siamo un popolo di creativi; questa competizione ci impone di associare a questa indole una buona dose di capacità esecutiva”.
I piatti che saranno giudicati dalla giuria internazionale
E la mente di Ruggieri lavora già su i due piatti previsti dalla finale: carrè di vitello da latte con cinque cotolette, arrostito in un unico pezzo, osso compreso e chartreuse di vegetali con crostacei.
Una dichiarazione di Antonella Parigi, Assessore regionale Cultura e Turismo
«Ci sarà molto Piemonte nel team italiano che gareggerà alla finale mondiale del Bocuse d’Or – dichiara Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte -. Un risultato di cui siamo particolarmente orgogliosi e che è l’esito di un percorso che ci ha visti impegnati in questi anni, anche con investimenti importanti, nel posizionare il nostro territorio come leader a livello nazionale sui temi dell’enogastronomia d’eccellenza. Un lavoro che ha portato, inoltre, alla nascita e allo sviluppo dell’Accademia Bocuse d’Or Italia: un’istituzione che, oltre ad allenare la squadra di Martino Ruggieri, vogliamo diventi un presidio permanente di alta formazione nel campo della cucina e della cultura legata al cibo. Un obiettivo che condividiamo anche con gli altri enti del territorio».
L’ Assessore regionale Antonella Parigi a InformaCibo: “L’ enogastronomia d’eccellenza per noi è un valore non solo turistico ma innanzitutto culturale”
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Per il Piemonte c’è contaminazioni tra il mondo culturale e quello culinario. La regione è infatti la n°1 nella classifica “Best in travel” 2019, secondo Lonely Planet. Una destinazione turistica sempre più riconosciuta a livello internazionale, con una forte vocazione all’enogastronomia d’eccellenza e al Made in Italy. Torino, infatti, è stata scelta e ha ospitato nel giugno del 2018 la selezione europea del concorso, fase preliminare della finale mondiale.
A Milano è stato il Direttore dell’Accademia Bocuse Italia Luciano Tona, assente il Presidente, il tristellato Enrico Crippa, a dire di essere soddisfatto del lavoro fatto fino a oggi, di credere in un progetto futuro dell’Accademia che permetterà la valorizzazione dell’alta cucina italiana nel mondo, e ha augurato a tutto il team italiano in partenza per lione, “Buona fortuna”.
Il legame tra il Piemonte, il Bocuse d’Or e i prodotti Dop
La più importante competizione mondiale di cucina – sottolinea la volontà della regione di essere riconosciuta come Capitale italiana dell’alta cucina. Torino, infatti, è stata scelta e ha ospitato a giugno del 2018 la selezione europea del concorso, fase preliminare della finale mondiale. Un evento di grande rilievo, che ha permesso al territorio di godere di una vetrina internazionale in cui i migliori chef europei emergenti hanno utilizzato prodotti tipici piemontesi grazie alla collaborazione con l’Assessorato Regionale all’Agricoltura: il Formaggio Castelmagno Dop, fornito dal Consorzio Tutela del Castelmagno, il Filetto di Vitellone di Razza Piemontese, fornito dal Consorzio Carne Qualità Piemonte e promosso dall’organizzazione dei produttori Asprocarne Piemonte, il Riso S. Andrea Dop della Baraggia Biellese e Vercellese, fornito dal Consorzio di Tutela del Riso di Baraggia Biellese e Vercellese, accompagnati da 14 Docg selezionate tra le più rappresentative a livello regionale dal Consorzio Piemonte Land of Perfection.
Un percorso che proseguirà anche a Lione, dove il Piemonte sarà presente, durante i giorni della competizione, con uno stand e offrirà in degustazione alcuni dei prodotti principe dell’enogastronomia regionale.
Il design del vassoio della finale a cura di Luisa Bocchietto
Italianità & creatività
A contribuire alla preparazione del Team Italia, oltre a Crippa e Tona, ci sono 30 chef provenienti da tutta Italia e un gruppo che si sta occupando della preparazione e anche del design del vassoio per la finale, all’insegna dell’italianità contemporanea, progettato da Luisa Bocchietto, Presidente della World Design Organization. «Il design viene generalmente interpretato come forma esteriore di un oggetto, ma in realtà si tratta di una ricerca più profonda che coniuga forma e funzione in una struttura armonica e organica – dichiara Luisa Bocchietto -. A questi aspetti più strutturali si aggiunge la cultura, per cui il design italiano ha una propria cifra espressiva, diversa da quella di altri Paesi. Sono orgogliosa di partecipare a questo progetto nazionale, realizzato in collaborazione con il Team Italia dell’Accademia Bocuse d’Or, per contribuire con il design e la visione di un progettista piemontese ad una sfida mondiale».
Ruggeri e il team Italia vestirà Cerruti
Inoltre, il team Italia nelle occasioni speciali, vestirà gli abiti realizzati su misura dal Lanificio Cerruti, storica referenza del tessile, made in Italy, fin dal 1881.
Le previsioni Bocuse d’Or 2019
La Francia, che gioca in casa, punta a vincere e molti lo credono. Ma le previsioni non sempre vengono rispettate. Qualcuno dice che se l’Italia arriva tra i primi 10 è un miracolo. Tona va più su e punta fra i primi cinque…
Staremo a vedere e intanto in bocca al lupo a Martino Ruggierie a tutto il team.
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