Fico Eataly World, il parco agroalimentare di Bologna apre il 4 ottobre 2017
di Informacibo
Ultima Modifica: 13/12/2016
Bologna, 12 dicembre 2016. A Bologna nell'aula magna Santa Lucia con tanto pubblico e ospiti speciali si è svolta in grande stile la presentazione ufficiale di Fico Eataly World, il parco agroalimentare che sta sorgendo al Caab, Centro Agro Alimentare di Bologna, il mercato ortofrutticolo cittadino (spostatosi per questo in uno spazio attiguo), non è una nuova edificazione ma una riconversione senza consumo di suolo; alimentata dal più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa.
Sul palco, oltre al sindaco di Bologna, Virginio Merola, Andrea Segrè, presidente di Caab e ideatore di Fico, Oscar Farinetti, patron di Eataly, Tiziana Primori, ad di Fico Eataly World spa, l’assessore regionale all’agricoltura, Simona Caselli, i rappresentanti di Prelios Sgr, il rettore Francesco Ubertini e Patrizio Roversia presentare.
Nutritissima la prima fila, con – tra gli altri – Romano Prodi, il presidente di Coop Alleanza 3.0, Adriano Turrini, il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Tabellini, l’ex rettore Fabio Alberto Roversi-Monaco, l’industriale e filantropo Marino Golinelli, il presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari, il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini, il presidente di BolognaFiere, Franco Boni. Ci sono poi i rappresentanti delle 40 aziende che faranno parte di Fico e, molti, molti curiosi, accorsi per conoscere il parco agroalimentare che verrà.
Due gli annunci importanti del Sindaco di Bologna: l'apertura è prevista il prossimo anno, per giorno di San Petronio, il 4 ottobre 2017 e gli autobus elettrici raggiungeranno Fico, ben distante dal centro cittadino.
“Oggi lo presentiamo alla città – ha detto Merola – dimostriamo che i lavori sono in corso e che finora gli obiettivi sono stati tutti raggiunti. Il progetto si sta concretizzando, stasera vedremo che sta sorgendo questo nuovo complesso: un'opera di rilievo mondiale. È un obiettivo molto ambizioso, un salto nell'offerta turistica e abbiamo tutte le condizioni per realizzarlo".
"Bologna ha le qualità giuste e perfette per mettere dentro questa storia che abbiamo pensato di creare. Non più un Eataly che va a Boston, Chicago o Riad a cercare di offrire le eccellenze italiane sul luogo, ma un Eataly in Italia talmente grande e importante che fa venire voglia a quei cittadini di salire su un aereo e venirci a trovare" dice Oscar Farinetti.
"Offriamo un luogo vero dove possono vedere la nostra agricoltura, capire la biodiversità, la grande fortuna di questa penisola, dove è nata una enogastronomia straordinaria. Dopo fargli vedere come nasce un prodotto dalla terra, facciamo vedere una fabbrica contadina, cioè il laboratorio artigianale, come viene trasformato e impacchettato il cibo, e come viene offerto. Sarà anche una scuola, un posto dove imparare: sarà divertente".
Per l'ex premier Romano Prodi, invece, Fico "è una buona idea. L'idea di organizzarlo in modo che ci vadano le scuole, in modo che ci sia questa continuità di radice a me sembra importante. Speriamo che venga bene. Soprattutto qui c'è il problema dei trasporti che ho sollevato fin dall'inizio. Deve partire la maestra elementare con la sua classe da Roma o da Milano e tornare a casa in giornata. Oppure da Parigi la famiglia per il weekend che ci mette troppo tempo nel viaggio. È una sfida difficilissima, nuova, però ne vale la pena perché non c'è niente di simile al mondo".
Il mondo guarda la FICO di Eataly World
I dirigenti del parco agroalimentare sono appena tornati da un tour a Dubai, Hong Kong e New York per presentare FICO nel mondo, in occasione della Prima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
“La sostenibilità è nel nostro modo di essere e Fico si sviluppa in modo armonico con l'ambiente e le persone”, dice Tiziana Primori, amministratore delegato di FICO Eataly World.
E infatti FICO è stato definito dal Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina “uno di principali eredi dell’esposizione universale di Milano”.
La Fabbrica Italiana Contadina di Eataly World, vuole raccontare il cibo, con eventi, iniziative culturali e padiglioni multimediali tematici; a cui si aggiunge anche un fondamentale aspetto di formazione specializzata, in una sorta di Scuola dei Mestieri che elabora la tradizione rinascimentale italiana.
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