Federcanapa: Governo sciolga vecchi nodi su cannabis a uso alimentare - InformaCibo

Federcanapa: Governo sciolga vecchi nodi su cannabis a uso alimentare

L’associazione sta lavorando a un dossier con i punti aperti sulla produzione e impiego di canapa in Italia. Le potenzialità del mercato alimentare

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 05/09/2019

“Stiamo lavorando a  un dossier sui i punti ancora aperti della legge sulla produzione di canapa in Italia e del suo utilizzo anche in campo alimentare. Siamo in attesa di regole chiare da quasi tre anni”: così Beppe Croce, presidente di Federcanapa, fiducioso che il nuovo Governo possa finalmente sciogliere nodi che bloccano il settore da quasi tre anni e lo mantengono in un limbo.

“E’ dal 2017 che stiamo aspettando il regolamento per fissare regole e limiti chiari” precisa Croce. La legge 2 dicembre 2016, n. 242, che regola disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa, è entrata infatti in vigore nel 2017, ma da allora il decreto attuativo è rimasto in un limbo che prosegue fino ad oggi. Che blocca il possibile sviluppo del settore, anche nel piatto.

Normativa incompleta

Al momento i prodotti alimentari a base di canapa consentiti sono maggiormente quelli a base di semi. Il comparto però potrebbe svilupparsi molto, anche sotto forma di integratori, se solo ci fossero limiti e paletti chiari. “La legge del 2016 – spiega Croce – cita espressamente l’uso alimentare. L’impiego dei semi di canapa negli alimenti era già stato autorizzato da una circolare del Ministero della Salute del 2009. Al momento quello è il punto di riferimento. Così per il cibo si usano prevalentemente i semi o i derivati dai semi, che non contengono Thc, se non in tracce in eventuali contaminazioni con le infiorescenze. La normativa però non è completa: restiamo appunto in attesa di un regolamento che precisi quali sono i livelli di Thc consentito nelle varie categorie. L’auspicio è che il nuovo Governo possa finalmente affrontare la questione ”.

Disciplinare di qualità per la cannabis

Nel frattempo è nato un disciplinare di qualità lo scorso anno sulla coltivazione del fiore, voluto da Federcanapa, Cia e Confagricoltura per stabilire criteri di qualità nella coltivazione, raccolta e conservazione delle infiorescenze di canapa, delle varietà ammesse in Europa con Thc inferiore a 0,2%.  Chi  si adegua alle disposizioni del disciplinare può produrre canapa a marchio”Fiore di canapa italiano” con regole precise su tracciabilità del prodotto, origine dei semi, metodi di coltivazione sostenibile, raccolta.

Un settore bloccato nel limbo. Le potenzialità della cannabis in Europa

cannabis cibo
La canapa ha diverse potenzialità nel campo dell’alimentazione. Ma servono normative chiare.

Eppure la normativa carente mantiene alcune produzioni come tisane, birra, prodotti con infiorescenze, ai limiti di una legge che ancora manca a dettare limiti chiari. Anche in questo caso, una fotografia chiara di numero di produttori ed estensione delle coltivazioni non esiste.Si calcola circa 3-4000 ettari di coltivazioni frammentate, ma non esiste un registro nazionale, solo gli iscritti all’agenzia per le erogazioni in agricoltura. Il settore cresce in modo disordinato “Altri paesi stanno intanto crescendo a ritmi velocissimi, come gli Stati Uniti. In Italia il ritardo sulle normative ci fa procedere a rilento” riflette Croce. Mercato legale della marijuana del valore di 66,3 miliardi di dollari (circa 60 miliardi di euro) entro il 2025 secondo un report di Grand View Research. La quarta edizione dell’European Cannabis Report di Prohibition Partners, pubblicata a gennaio 2019, afferma che l’Europa è destinata a diventare il più grande mercato legale di cannabis del mondo nei prossimi cinque anni. Solo negli ultimi 12 mesi, l’industria europea della cannabis è cresciuta più che negli ultimi sei anni. La ricerca stima che il mercato europeo della cannabis varrà fino a 123 miliardi di euro entro il 2028.

Prodotti alimentari a base di canapa, come semi di canapa,olio, latte e derivati ​​vegetali e proteine bar: sono diversi i possibili impieghi della cannabis come ingrediente di prodotti alimentari. Euromonitor International in un recente report sulla Cannabis legale prodotto nel 2019, si aspetta che raddoppieranno le vendite globali di alimenti confezionati in cbd nei prossimi due anni, assieme alla consapevolezza del consumatore su dei benefici dell’ingrediente. Per non parlare del fenomeno dei soft drinks, visto come uno dei settori con più potenziale di crescita nei prossimi anni come alternativa alle bevande alcoliche nel report.

Come si porrà l’Italia in tutto questo?

 

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