Mini guida a Fasano: tra masserie, prodotti tipici, storia e natura - InformaCibo

Mini guida a Fasano: tra masserie, prodotti tipici, storia e natura

di Informacibo

Ultima Modifica: 01/02/2019

Fasano, Puglia. Una terra baciata dal sole e dal mare, territorio prodigio di natura, arte, storia, che accoglie con il profumo dei suoi campi e la luce dei suoi centri abitati. Ideale per chi desidera abbandonarsi agli ozi balneari e per chi vuole percorrere itinerari inediti alla scoperta di grotte, monumenti e insediamenti rupestri, colori e sapori a Fasano e dintorni, Egnazia e Torre Canne

Paesaggi mozzafiato, foreste ombrose e villaggi rupestri, acque azzurre, acque chiare e tanto verde: sono questi gli ingredienti estivi più golosi serviti dalla Puglia, nel ventaglio dell’offerta turistica, peraltro in grado di soddisfare un po’ tutti i gusti. La Daunia rappresenta una certezza non solo per le sue spiagge ma anche la bellezza orografica naturale che permette l’accostamento del promontorio, circondato da foreste di pini e lecci, a paesaggi di case bianche di sabbia finissima. La costa jonica conserva tutt’ora il fascino di un passato glorioso.

La Puglia è nota anche per essere un importante polo di attrazione turistica, in particolare per gli amanti del mare. Tra le mete più ambite, il litorale presenta ampi arenili di sabbia finissima giallo-dorata e spiagge di ciottoli nel tratto di costa più a Sud, che guarda verso l’orizzonte. Le spiagge assolate fanno da sfondo a un mare terso e sono mitigate da grandi distese alberate. Dalle nottate sotto le stelle ballando la pizzica, senza contare il folclore e l’enogastronomia, vero tesoro della regione con un’offerta culinaria fra le più varie e genuine d’Italia. La Puglia è questa. F

Fasano: un posto unico per immergersi nella Puglia più genuina e autentica

La sua storia prende origine dalla distruzione di Egnazia, antica città romana e dalla fuga generalizzata degli abitanti delle cittadine della costa che, per scampare alle razzie dei pirati e cercare posti più sicuri, si inerpicavano sulle colline e si riunivano in casali e piccoli paesi. La costruzione del primo nucleo della città, il casale di Santa Maria di Fajano, risale al 1088. La storia del piccolo centro è comune a quella di tutte le città della Puglia, con dominazioni, invasioni e razzie susseguitesi nel tempo, fino alla fine del ‘700. Ricordata ogni anno dai cittadini è la vittoria contro i Turchi del 1678, preannunciata da un’apparizione della Madonna che guidò la resistenza dei cittadini.

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Cosa vedere

Il centro di Fasano è caratterizzato dalle vie strette, archi e dalle piccole piazze circondate da case intonacate con calce bianca. La chiesa Matrice dedicata a San Giovanni Battista, nel centro della parte vecchia della città, è un esempio di architettura tardo-rinascimentale. Di interesse storico-artistico anche l’arco del cavaliere che conduce al Palazzo Baliale, oggi ristrutturato e sede del municipio.

Numerose le masserie, centri di vita autonoma, che si sono conservate nel tempo o evolute in attività ricettive. Guardando il panorama di Fasano non si può non notarle. Con la loro mole occhieggiano tra gli ulivi della marina. Anche il viaggiatore distratto non può fare a meno, nel guardarle, di sentire istintivamente che sono cariche di storia, di quella degli uomini che le hanno innalzate, degli uomini che vi hanno lavorato e vissuto. Un tempo centro di vastissimi appezzamenti di terreno dedicati alla coltivazione e al pascolo, dimora durante i mesi estivi dei padroni di queste terre e dei loro lavoratori.

Le masserie hanno continuato per secoli a produrre e a trasformare i prodotti agricoli e lo fanno ancora oggi come splendide aziende agrituristiche offrendo, in maniera diversa ed originale, una calda ospitalità fra gli ulivi secolari e il rosso della terra segnata dagli antichi tratturi. Altre sapientemente trasformate sono diventate strutture di charme che coniugano la perfezione dell’ospitalità con la bellezza e la storia dei luoghi.

Location ideali per coloro che amano immergersi nella naturaalla ricerca di  pace e relax, le Masserie caratterizzano e rendono unici i panorami della Puglia.

La gastronomia fasanese e i suoi prodotti tipici

Bombette pugliesi

La cucina fasanese è una tipica cucina mediterranea semplice e saporita grazie all’uso di ingredienti e prodotti eccezionali per qualità e genuinità.

Grazie alla sua fortunata posizione geografica, tra le colline e il mare, una terra ricca e fertile e un clima particolarmente mite Fasano offre una ricchezza di prodotti agricoli eccezionale. L’olio soprattutto, che è stato da sempre la coltura principale del territorio fasanese, è il vero protagonista della tavola pugliese, il condimento principe. Un olio extravergine eccelso prodotto nei tanti frantoi fasanesi, che con moderne tecniche rappresentano la continuità storica del trappeti ipogei dei villaggi rupestri. Le verdure, gli ortaggi e la frutta raggiungono le tavole sempre freschissimi, grazie anche al moderno Consorzio agroalimentare, uno dei più grandi del mezzogiorno d’Italia.

E’ possibile assaggiare le tante paste fresche: orecchiette, laganari, frisciddi condite con le verdure di stagione o con i sapidi e tradizionali ragù, dal semplice sugo al pomodoro con basilico e cacioricotta, al ragù di coniglio, di pollo ripieno, di agnello, con polpette di carne o di  uova condite con frutti di mare; gli arrosti di carne, anzi come si dice “la carne al fornello” con agnello e, da non perdere le famose “bombette” (rollatine di vitello o maiale ripiene di prosciutto e formaggio impanate e fritte); i saporitissimi gnumeredd (fegatini avvolti nel budello), costine d’agnello e salsiccia, ghiotta quella aromatizzata al vino ed altri tipi di carne, come capretto e asino accompagnate con un buon bicchiere di vino Manduria.

E’ una caratteristica usanza, non solo fasanese ma un po’ di tutto il territorio pugliese, di mangiare la carne, durante le grandi feste patronali che si susseguono nei mesi estivi, nelle macellerie che si attrezzano appositamente con tavoli e sedie. Un vero e proprio piatto unico è poi “l’incrapiata”, la crema di fave con cicoriette e una serie illimitata di contorni. Anche per gli amanti del pesce la scelta è inesauribile.

I dolci, dai bocconotti alle cartellate, dalla copeta alle pettole sono tipici delle feste. Fatti con mandorle, noci, miele, marmellate, mosto cotto, sono la giusta apoteosi del pranzo accompagnati dal liquore di limone rigorosamente fatto in casa.

Un’altra delle caratteristiche di Fasano è l’alto numero di forni artigianali che ogni giorno presentano ai consumatori un vastissimo assortimento di prodotti: il pane, nelle sue innumerevoli forme e varianti di sapore, le focacce e le pizze di ogni varietà e gli immancabili taralli. Dei tarallini, con il finocchietto o con il peperoncino, friabili o croccanti, bisognerebbe assaggiarne ogni tipo. Ma cosa c’è di più semplice, naturale e saporito di una frisa, bagnata con acqua e condita con pomodorini, olio, sale e origano?

Le De.Co di Fasano

La zona di Fasano poi è particolarmente vocata alla coltura degli ortaggi e verdure: quattro sono i prodotti tipicamente fasanesi che hanno meritato il marchio della denominazione Comunale di Origine, De.C.O.: Il Fiorone, il Pomodoro della regina, le Cime di rapa e il Barattiere.

Il Fiorone, delizia di giugno, è quel meraviglioso frutto che matura un mese prima dei normali fichi. Essendo una primizia offre al palato un gusto particolare, meno dolce e stucchevole del fico normale, si distingue da quest’ultimo anche per la pezzatura più grossa. Con buccia verde intenso, ma sono ottimi anche quelli con buccia marrone scuro, e polpa biancastra sfumata di rosso, sono una delle prelibatezze che da sole giustificano una visita a Fasano

Il Pomodoro della regina è una varietà caratteristica di Fasano, di forma tonda ha alla base una rientranza simile ad un forellino con buccia morbida di colore rosso vivace, si distingue per il peduncolo particolarmente resistente che permette la legatura dei frutti in grosse trecce dette “ramasole” e la conseguente conservazione per tutto il periodo invernale.

Tra le verdure fasanesi la Cima di rapa è la regina. Di colore verde intenso, a foglia larga, presenta un’infiorescenza a stella che consente una migliore consistenza durante la cottura.

Nella vastissima produzione fasanese di ortaggi ha meritato giustamente il marchio De.C.O. anche il Cocomero Barattiere, un piccolo gioiello della natura, sicuramente un prodotto quasi sconosciuto ai più. Nasce a Fasano e si tratta di un melone immaturo che si consuma crudo come il cetriolo ma, a differenza di quest’ultimo, è molto più digeribile. Di forma piuttosto ovale, ha la buccia di un verde intenso, soprattutto quello coltivato nella marina con acqua salmastra. Si mangia crudo semplicemente o in insalata con sale e olio. Nei mesi estivi provate a mangiarlo al naturale, con suo gusto fresco e saporito è una valida alternativa al solito e molto spesso ipercalorico fuoripasto.

Alla scoperta del grano Senatore Cappelli

Nel cuore della Costa dei Trulli e degli Ulivi, l’uliveto della Masseria Giummetta sarà scenario di un itinerario alla scoperta dei prodotti tipici pugliesi maggiormente conosciuti e apprezzati. Qui si trova l’olio, e non solo, un extravergine di qualità riconosciuta come Dop “Collina di Brindisi”, che è un monovarietale di Ogliarola Salentina, cultivar tipica degli alberi maestosi presenti nella zona. L’azienda agrolivicola Masseria Giummetta di Giovanni Sabatelli a Montalbano di Fasano applica da anni tutti i principi ecosostenibili per una produzione di alta qualità. Qui si producono anche grano Senatore Cappelli e pomodori da serbo Regina di Torre Canne (presidio Slow Food), il tutto in maniera naturale e seguendo la vecchia tipologia di produzione. La Masseria Giummetta, che si trova nel bel mezzo della piana degli ulivi, alberi monumentali secolari, e addirittura con più di 2000 anni quelli censiti, produce olio extravergine da alberi secolari e un extravergine da ulivi di nuovi impianti.

Con il grano duro Senatore Cappelli, il Pastificio Cardone di Fasano, una delle realtà più importanti quando si parla di pasta, tradizione e innovazione in cucina, gusto, l’eccellenza pugliese in Italia e nel Mondo, da molti anni orienta la propria produzione artigianale di pasta fresca concentrandosi su una linea di prodotti tipici della Puglia. L’originalità della lavorazione conferma la particolarità di tutto il processo produttivo apprezzato da numerosi consumatori e ristoratori per la rinomata qualità. Da qualche anno, la scelta di utilizzare il grano “Senatore Cappelli”, facendosi promotore della redazione di un Disciplinare di filiera denominato “Filiera corta “Senatore Cappelli” dalla terra alla tavola, porta l’azienda agli onori della cronaca enogastronomica con questo prodotto di “nicchia” ma molto apprezzato dagli intenditori.

Con il grande evento La Scamiciata ogni anno Fasano racconta la sua storia

Atmosfera magica con costumi tipici del tempo che fu, banchi di arti e mestieri, sbandieratori, spettacoli e percorsi gastronomici tipici, nella splendida cornice della città di Fasano che ritorna indietro nel passato tra storia, folclore, cultura e suoni. Nel centro della città è il corteo storico “La Scamiciata” con i suoi 350 figuranti in costumi d’epoca a rievocare la vittoria dei fasanesi sui Turchi invasori nella battaglia del lontano 2 giugno 1678.

Il rullo dei tamburi con il suono delle chiarine e lo sventolio delle bandiere danno l’inizio della festa. Un evento a cui i fasanesi sono molto legati e che i turisti seguono con passione, che rientra nella programmazione del “Giugno fasanese”, messo a punto dall’omonimo comitato con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, della Provincia di Brindisi e della Regione Puglia.

Tra la prima caluria estiva hanno sfilato nel corteo i rappresentanti delle famiglie nobili con i propri stemmi, lo stendardo dell’Universitas e la dama con le chiavi della città, i dignitari; poi la bandiera del Baliaggio di Santo Stefano; la bandiera del Balì di Malta; Frà Brancaccio. Il tutto seguito dal popolo in festa. Poi ecco il capo dei Turchi, scortato da armigeri e gli “scamiciati” (i fasanesi che vinsero la battaglia) i quali, tra canti e balli della tradizione pugliese e napoletana, circondano il carro che ricorda il trionfo, una grande barca su cui gli “scamiciati” issano i labari dei santi patroni di Fasano che, sfiorando i balconi dei piani alti dava il senso della sua maestosità fino all’arrivo nella piazza principale dove si è reso omaggio ai Santi Patroni San Giovanni Battista e Santo Stefano Protomartire e la Madonna del Pozzo Faceto, esposti a festa fino al suo epilogo con lo spettacolo pirotecnico nella piazza illuminata a giorno.

E’ davvero emozionante ripercorrere le tradizioni del passato. In pratica un motivo in più per visitare Fasano, cittadina brindisina, conosciuta non solo per il più grande zoo del sud  Italia ma anche per le sue bellezze storico e culturali.

Le Dune costiere, il Parco e le Terme

parco naturale dune costiere

Il Parco Archeologico Nazionale di Egnazia è costituito dai numerosi reperti dell’antica città di Gnathia, situata in una posizione privilegiata sul mare e nell’antico asse viario di collegamento tra Bari e Brindisi. La cinta muraria, probabilmente dell’era messapica, si snodava a semicerchio a protezione della città dall’entroterra, mentre successivamente si estese anche lungo la costa. Fuori dalle mura, la necropoli, detta occidentale, di epoca messapica, accolse le sepolture secondo riti diversi nei secoli. All’interno delle mura, invece, sono state ritrovate alcune tombe pre-romane. Tra i corredi tombali scoperti, rinomati sono i vasi dipinti, internazionalmente come “ceramica di Egnazia”.

Ai piedi dell’acropoli si trova un sistema di portici che doveva affacciarsi su una grande piazza irregolare (agorà) e il centro monumentale della città formatasi successivamente all’epoca romana: la basilica civile, il sacello delle divinità orientali, il cosiddetto anfiteatro, la piazza porticata, le terme e la via Traiana. Al periodo paleocristiano risalgono le basiliche di cui una con battistero.

Gli insediamenti rupestri sono un esempio importante di quel particolare modo di abitare: il “vivere in grotta”, che segnò l’inizio dell’XI secolo. Fra gli insediamenti più importanti a Fasano dobbiamo citare quello di Lama d’Antico, uno dei più estesi ed interessanti insediamenti rupestri di Puglia, composto da grotte collegate da sentieri e scalette intagliate nella roccia ed edifici in muratura, utilizzato probabilmente dall’età preistorica sino all’inizio dell’età moderna. All’interno del villaggio si riconoscono spazi destinati a residenza, stalle, luoghi produttivi, spazi comunitari, organizzati intorno al fulcro del villaggio, rappresentato dalla chiesa rupestre, scavata nel tufo alla fine dell’XI secolo e in origine interamente affrescata. Oggi il Parco di Lama d’Antico è stato acquisito al patrimonio comunale e restaurato per permetterne la visita.

Escursione lungo il solco carsico della Lama del Trappeto di Pezze Greco.  Si tratta di un complesso di grotte, circa una trentina, dove nel periodo natalizio viene allestito un presepe vivente con scene  di vita contadina, con antichi mestieri. Osserverete l’ecosistema tipico di questi ambienti e visiterete gli insediamenti rupestri e il frantoio ipogeo. Nell’arcaica Lama del Trappeto, tra incantevoli grotte, ritorna a vivere un antico villaggio di fine ‘800.

Le Terme di Torre Canne, sono uno dei complessi più attrezzati d’Europa. Da oltre un secolo le sorgenti termali sono conosciute per le loro virtù terapeutiche. Oggi dispongono di una modernissima attrezzatura e di una équipe medica qualificata in grado di offrire numerosi servizi e programmi di cura quali fango-terapia, cure inalatorie, ginecologiche, angiologiche, cure per la sordità rinogena, riabilitazione motoria e ginnastica medica di gruppo. Si praticano inoltre idrokinesiterapia, idromassoterapia, fisioterapia ed è attivo un centro estetico con numerosi programmi specialistici.

Torre Canne

A Torre Canne non mancano mai occasioni di divertimento e di svago, nonostante la lunga spiaggia color oro sia la compagnia ideale per indimenticabili passeggiate silenziose al tramonto.  Animazione, feste in spiaggia, mercatini, discoteche, sono solo alcune delle possibilità di scelta che si hanno in questo luogo. A pochi chilometri dai migliori scenari storici e naturalistici della Puglia questo rifugio turistico rappresenta quanto di meglio si possa sperare per una vacanza.

Appartenente all’associazione “I borghi più belli d’Italia”, il paese dall’abitato a forma rotonda (di qui il nome Locorotondo), ha un caratteristico centro storico. Locorotondo, singolare architettura urbana con una forte tradizione enogastronomica. I viaggiatori che giungono a Locorotondo potranno ammirare le pittoresche contrade del paese, Trito, Tagaro, San Marco e Serra, ma assolutamente da visitare la Villa Basile Caramia, il Palazzo De Bernardis e le “cummerse”, le tipiche coperture spioventi fatte con pietre a secco, le chiancarelle, le stesse dei trulli per intenderci, che coprono le abitazioni. Tra le manifestazioni la Festa patronale di San Rocco e gli eventi gastronomici con specialità quali gli gnumerèdde suffuchete; molto apprezzati anche i vini prodotti nella zona tra cui spicca il Bianco Locorotondo Doc. Tra un buon bicchiere di vino ed una passeggiata nelle campagne del paese, ci si fa catturare dal fascino di questo stupendo scorcio di Valle d’Itria.

Dove mangiare

Nei tanti ristoranti e trattorie fasanesi la qualità è sempre di ottimo livello grazie ad un’antica tradizione di ristorazione e al panorama di prodotti eccellenti del territorio. Il menu tipico comincia con prelibatezze che da sole potrebbero bastare a soddisfare i palati più raffinati, dalle semplici olive in salamoia alle verdure, ai latticini, alle focacce, agli intingoli più sfiziosi.

Mare pulito, fondali variopinti e baie turchesi incastonate nelle rocce sono anche lo spettacolo che regala la Forcatella, detta anche Ricciolandia, un crocchio di case tra Fasano e Savelletri. L’indirizzo migliore pieds-dans-l’eau, fregiato della Bandiera Blu. Si può prendere il sole sugli scogli e poi tuffarsi tra le onde. Borgo dei pescatori, la Forcatella, conosciuta da sempre per i ricci di mare che qui si pescano in abbondanza tranne che nel periodo di tutela biologica (maggio e giugno di solito), è molto frequentata.  E, per gustare le prelibatezze di questo mare, ci si può fermare a pranzo o a cena in un ristorante a ridosso del mare con peschereccio privato che prepara piatti a base di pescato del giorno. Ci sono una decina di piccole trattorie, in certi casi semplici capanni.  La ‘Locanda del riccio’ in località Forcatella, un posto “alternativo” al classico ristorante, con un servizio informale ma cortese dove gustare delle ricette tradizionali dei pescatori, che ha una sua forte identità. Antipasti semplici ma deliziosi, non lasciatevi sfuggire i gamberetti crudi e l’impepata di cozze. Profuma di mare la pasta con le vongole e cozze, la frittura con il pescato del giorno. Mangiare buon pesce, in riva al mare, cosa volere di più?!

Ambiente suggestivo con un’atmosfera d’altri tempi: un indirizzo di classe in grado di deliziare anche i palati più raffinati, è il Ristorante Anticalama a Pezze di Greco (frazione di Fasano), in una masseria di charme recentemente ristrutturata e con una gestione attenta e discreta. I tavoli all’esterno si affacciano su un uliveto secolare e sono coperti da arcate con viti. Anticalama fa parte della rete Slow Food e offre solo prodotti pugliesi, la stessa pasta è prodotta in zona. Cucina assolutamente locale ma rivisitata in chiave moderna con estrema capacità nell’esaltare i prodotti locali, con accostamenti interessanti che creano un perfetto equilibrio tra gusto e tradizione. In particolare la pasta di grano arso insieme alla melanzana fritta dal sapore unico, è un esempio di gastronomia di alto livello. Le pietanze sono preparate con grande maestria e accompagnate da un servizio impeccabile, per un susseguirsi di emozioni dagli antipasti ai dolci, davvero strepitosi. La cantina offre una selezione di vini, soprattutto locali, per abbinamenti azzeccati e ricercati.

Testo a cura di Mariella Belloni

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Capo Redattore