Experia: Viaggio in Italia nell'anno dell'Expo dodici documentari su Rai Due - InformaCibo

Experia: Viaggio in Italia nell’anno dell’Expo dodici documentari su Rai Due

di Informacibo

Ultima Modifica: 03/06/2015

Milano Expo 2015. Dal 12 giugno al 28 agosto in onda su Rai Due alle 23.55. Viaggio in Italia nell’anno dell’Expo, dodici documentari dedicati alle eccellenze, alle criticità e alle trasformazioni del territorio italiano.

Queste le 12 puntate che andranno in onda su Rai Due alle 23.55 dal 12 giugno al 28 agosto:

L’anima della Montagna – Parchi Nazionali e luoghi di fede
Non è difficile vedere nella catena degli Appennini una sorta di spina dorsale del Paese. Lo è sicuramente sotto l’aspetto morfologico, ma anche dal punto di vista ambientale e storico. Seguendo gli antichi percorsi di crinale, o la rete ferroviaria dismessa che collegava da nord a sud tutto l’interno della penisola, si scopre un’Italia profonda, che resiste allo spopolamento e ritrova vecchie e nuove forme di spiritualità.

Terre d’Acqua – Il canale Cavour e il riso
Viaggio da Torino a Milano lungo il “padiglione naturale” del riso, seguendo la grande infrastruttura idrica del canale Cavour. Un’opera idraulica di importanza internazionale, lunga 80 km e costruita a metà dell’Ottocento per portare l’acqua alle risaie. Con la bici e la barca si percorre un paesaggio antropico unico in Europa e nel mondo. Agricoltura, gestione sapiente del territorio, storia, memoria e progetti di valorizzazione ambientale.

La terra trema – Coltivare per ricostruire
Avezzano 1915, L’Aquila 2009. Due terremoti che hanno ridisegnato il paesaggio e l’economia di un territorio. Un viaggio sulla linea ferroviaria della dorsale centrale, da Terni all’Aquila, passando per Sulmona, nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. L’incontro con le comunità della montagna, il coraggio di chi è rimasto, il rito dello scambio dei semi, i camminanti e la festa di Sant’Antonio.

Adriatico – In cerca di una pesca sostenibile
Il pesce della vigilia: nei giorni di Natale, a Napoli, la preparazione del Capitone si rivela un rito sacrificale. Comincia così la ricerca delle anguille, fino al Lago di Lesina, nel Parco Nazionale del Gargano. Poi, l’Adriatico vero e proprio, all’altezza delle Marche: le paranze e le volanti di San Benedetto del Tronto, l’asta del pesce a Porto San Giorgio, la piccola pesca a Pedaso e Pappa Fish, un innovativo progetto di educazione alimentare della Regione Marche. Un mare che non è solo un ecosistema a rischio ma un laboratorio per la pesca del futuro.

Un Po a sud – Il canale emiliano romagnolo e i suoi frutti
Si parte dal Fiume Po, a Salvatonica di Bondeno, dagli edifici di presa del CER, il grande canale irriguo che da’ acqua all’agricoltura specializzata della Romagna. Il Canale Emiliano Romagnolo è la testimonianza tangibile di una lotta secolare per la bonifica idraulica e lo sviluppo agricolo di queste terre. La sua acqua è il motore dello sviluppo economico e crea ricchezza. Qui si sperimentano tecniche di irrigazione legate ai diversi tipi di colture, i giovani agricoltori parlano di fare impresa, si torna alla terra.

Senz’acqua – Fonti e Acquedotti del Sud-Est
Viaggio lungo l’Acquedotto Pugliese. Da Caposele, in Campania, fino Santa Maria di Leuca, estremo sud della Puglia, seguendo il tracciato di una delle più grandi opere infrastrutturali dell’Italia Post Unitaria. Più di 400 km in bici sulla strada di servizio del canale principale. Poi, a piedi, dentro i tunnel dell’acquedotto, per raggiungere i cantieri delle riparazioni necessarie a mantenere funzionante un’opera che ha ormai più di 100 anni. Acqua da bere e acqua da mangiare. Una rete che si estende per 18.000 km per arrivare ai rubinetti e alle tavole di milioni di persone.

Sole, sale, Sele – Le bonifiche della Capitanata e della Piana del Sele
Da est a ovest, dalla Puglia alla Campania. L’agricoltura sulla sabbia a Zapponeta, la luce abbagliante delle saline di Margherita di Savoia e la diga di Occhito, il bacino idrico che ha cambiato il destino della Capitanata, una zona dove la scarsità di precipitazioni sembrava precludere ogni possibile sviluppo agricolo. E poi a ovest, verso la Piana del Sele, sulle tracce di colture specializzate, la quarta e la quinta gamma alimentare, nel cuore del territorio in cui affonda le sue radici la Dieta Mediterranea, vero e proprio “elisir di lunga vita”.

Alpi – Vigenti, valichi e trafori
Dalla Liguria alla Lombardia, ma passando per la Val d’Aosta e il Piemonte. In treno, da Ventimiglia a Limone, sulla teleferica del Monte Cervino, in bici sui Valichi della Val di Susa e di nuovo sulla strada ferrata delle cento Valli. Avanti e indietro tra i confini di Italia, Francia e Svizzera, alla ricerca di infrastrutture d’alta quota: i cosiddetti “vigneti eroici”. Poi il traforo del Sempione, l’opera che ha ispirato la prima Esposizione Universale italiana, quella di Milano 1906.

Milano/Venezia – Viaggio nel golfo padano
Milano era una città del mediterraneo. In passato, il sistema dei Navigli attraverso il Po creava un collegamento navigabile con Venezia e l’Adriatico. Tutte le principali città del nord Italia, del resto, hanno o hanno avuto un porto fino ai primi anni del ‘900. Merci e persone si spostavano in barca lungo una rete di fiumi e canali, così come oggi si usa l’autostrada o la ferrovia. Da questo punto di vista Venezia, destinazione di questo viaggio di Experia, assume l’aspetto di una città terminale di un reticolo di “isole” urbane collegate da vie d’acqua.

Venezia/Milano – Dall’Arsenale alla Darsena
Si riparte dall’Arsenale di Venezia, quando la Serenissima era nel suo periodo di massima grandezza. Cosa resta di questo “impero commerciale delle Acque”? Sicuramente centinaia di km di vie ancora navigabili e soprattutto una rete che mette in relazione ambienti biologici, alimentari, lacustri, paesaggistici unici al mondo: i Colli Euganei, le grandi valli veronesi, il lago di Garda, il bacino del Chiese, il lago di Iseo, il canale Villoresi. Attraverso le nuove conche di navigazioni, infine, si arriva alla Darsena di Milano.

Terra e libertà – Garibaldi agricoltore
Sull’isola di Caprera, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, Giuseppe Garibaldi creò una piccola comunità di pastori, mezzadri, fattori e amici; la sua casa venne ingrandita e vennero via via aggiunte tutte le strutture necessarie: il forno, il mulino a vento, il magazzino per gli attrezzi, la stalla e la dispensa. Itinerario storico e racconto intimo e di un’esperienza decisiva, con la voce di Giuseppe Garibaldi, il pronipote dell’eroe protagonista dell’Unità d’Italia.

Radici nel cemento
Nelle grandi città metropolitane italiane si cerca un nuovo rapporto tra aree urbane e campagna, attraverso la ridefinizione dei “margini” e del “non costruito”. Scopriamo Roma, Milano e Torino come grandi comuni agricoli. Si moltiplicano le fattorie urbane, gli orti sui tetti, gli spazi verdi per il tempo libero che diventano anche risorse per una nuova cultura del cibo. In viaggio, tra il Parco Regionale di Veio e quello dell’Appia Antica a Roma, e dall’avveniristica torre Intesa San Paolo al Basic Village a Torino.

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Capo Redattore