Economia, cultura e salute al centro del Forum internazionale dedicato alla Dieta Mediterranea
di Informacibo
Ultima Modifica: 27/09/2019
Milano Expo 2015. All’Expo protagonista assoluto della settimana, dal 14 al 20 settembre, è stato il Forum internazionale dedicato alla Dieta Mediterranea.
La quinta edizione del Forum, che da Imperia si è trasferita a Expo Milano, ha segnato un momento importante nel suo percorso di internazionalizzazione e di valenza economica, oltre che culturale, educativo e salutistico.
In uno dei convegni svoltosi nella giornata conclusiva è stato Enrico Lupi (nella foto), Presidente del Forum Internazionale Dieta Mediterranea, a sottolineare che la sfida “è quella di conquistare il mondo allo stile di vita della Dieta Mediterranea” ma anche di prestare la “massima attenzione al suo valore economico che può tradursi in maggiori opportunità occupazionali, produttive e turistiche”.
Per Lupi “la Dieta Mediterranea non è solo un modo di combinare alimenti per garantira una vita sana, ma anche un fattore di sviluppo molto importante per il tessuto sociale e l’industria alimentare dei Paesi del Mediterraneo e il simbolo di una identità culturale e socio-economica di primaria importanza per l’intero Bacino”.
E proprio il “peso economico” che lo stile di vita ha nel nostro vivere quotidiano è stato al centro dell’intervento del Prof. Alberto Mattiacci, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese a La Sapienza di Roma, oltre che Direttore Scientifico di Eurispes e Presidente della Società Italiana Marketing, che ha sottolineando come "per l'Italia, l’Istat stima il valore della spesa alimentare media mensile in circa 460 euro, di cui due terzi (circa 350 euro/mese) destinati all'acquisto di prodotti che si riconoscono nella piramide della DM. Uno studio congiunto de La Sapienza e dell’Università di Parma, ha altresì verificato come circa l’80% del sell out alimentare della distribuzione moderna sia generato dalle categorie della DM. Ma non è il solo risvolto economico che si può accreditare a questo "stile di vita": sempre da uno studio de La Sapienza, è emerso che il potenziale delle offerte turistiche imperniate sulle valenze narrative della DM ammonta a circa 800 milioni di euro. Un business che si costruisce facendo leva su due concetti: creare nuove opportunità e perseguire uno sviluppo sostenibile in termini di sviluppo economico, inclusività sociale e sostenibilità ambientale".
Questi temi sono stati ripresi dal messaggio inviato al Forum dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, che non ha potuto essere presente alla giornata conclusiva del Forum perché bloccato a Roma dalla convocazione del Consiglio dei Ministri, "La Dieta mediterranea – si legge nel messaggio inviato dal ministro – è sempre più un concetto attuale e quanto meno necessario, sia dal punto di vista nutrizionale che economico, culturale ed educativo e questo vale tanto più per il nostro Paese, per il suo specifico modello agricolo e alimentare. Ma non solo: la Dieta mediterranea costituisce una risposta fondamentale per il grande tema che è al centro di Expo, ovvero nutrire il pianeta. Di fatto, questo incontro e tutti quelli che caratterizzano la Settimana della Dieta Mediterranea, sottolineano come la Dieta vada ben oltre il cibo. Nel mondo sono ben 1,3 miliardi le persone che soffrono di disturbi legati a una cattiva alimentazione, soprattutto tra i più giovani: alla luce di tutto ciò abbiamo l’obbligo di ripartire dai principi della Dieta mediterranea anche nelle scuole, dove abbiamo modo di incidere positivamente sui bambini e quindi anche sulle loro famiglie. È un segnale importante poi – si aggiunge nella nota – la creazione proprio a Expo del Network delle Comunità della Dieta Mediterranea Unesco, una rete di città, comunità, centri di ricerca, associazioni ed espressioni della società civile che si impegnano a valorizzare il mangiare mediterraneo".
E proprio partendo da questi presupposti che la Dieta Mediterranea potrebbe aspirare a essere uno dei protagonisti della prossima Esposizione Universale, nel 2020 a Dubai come ha sottolineato Riccardo Garosci, Capo progetto al Comitato di candidatura Expo Milano, Presidente del Comitato per l'Educazione Alimentare del Ministero dell'Istruzione e Coordinatore dell' analogo Tavolo tematico per la 'Carta di Milano': "Expo Milano terminerà fisicamente il prossimo 31 ottobre, ma quanto emerso da questa irripetibile occasione di confronto tra i paesi del mondo su come nutrire responsabilmente il pianeta, continua a perpetrare la sua eredità immateriale guardando già alla prossima Esposizione, Dubai 2020, sul tema "Uniamo le menti, le culture, costruiamo insieme il futuro".
"Tra Expo Milano e Dubai, è infatti già stato firmato un Protocollo d'Intesa per portare avanti anche in tale occasione il tema dell'alimentazione sviluppato in Italia. C'è un vivo interesse da parte di tutti a proseguire con azioni concrete di stampo culturale ed educativo su un tema molto caro anche ai paesi arabi, in quanto notoriamente innamorati delle eccellenze del food Made in Italy. Il Forum – ha aggiunto Garosci – è chiamato a lavorare da oggi e per i prossimi cinque anni, perché questi temi possano mantenersi attuali e diventare argomento di confronto anche nella prossima Esposizione Universale. Per questo è importante pensare di ampliare ulteriormente il ventaglio dei paesi coinvolti: non è condizione essenziale essere affacciati sul Mediterraneo per far parte di questo progetto, ma condividerne, valorizzarne e impegnarsi a promuoverne i principi".
Garosci aveva durante un suo intervento sottolineato l’importanza dei siti Unisco e dei marchi Dop con queste parole: “L’Italia ha 840 pozzi di petrolio inesauribili da sfruttare e far conoscere meglio: sono i 50 siti Unesco e 790 marchi di Denominazione di origine riconosciuti dalla UE in tutte le singole regioni del nostro Paese. Oggi affidiamo con serenità questo patrimonio agro-alimentare alle nuove generazioni. Possiamo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo, ovvero consegnare alla “EXPO Generation” fatta da centinaia di migliaia di studenti che stanno visitando l’Esposizione di Milano, l’eredità immateriale di conoscenze sul cibo che rappresenta il patrimonio più prezioso che ci lascerà EXPO al termine di questi sei mesi”.
La firma della Carta dei Valori della Dieta Mediterranea
Nel corso della settimana è stato definito, alla presenza delle sette Città Emblematiche della Dieta Mediterranea: Soria, in Spagna, Koroni, in Grecia, Chefchaouen, in Marocco, Tavira, in Portogallo, Agros, a Cipro e Brac-Hvar in Croazia, Pollica in Italia, la Carta del Biomediterraneo, firmata da Forum Dieta Mediterranea, Associazione Nazionale Città dell'Olio, Centro Internazionale Studi sulla Dieta Mediterranea Angelo Vassallo, Cluster Bio Mediterraneo, Comune di Pollica, Ecomuseo della Dieta Mediterranea di Pioppi, Legambiente, MedEat Research-Centro Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea e Unitela.
Il documento rappresenta il contributo dei Paesi coinvolti alla Carta di Milano, la principale eredità di Expo 2015.
Una "Carta" per valorizzare il riconoscimento che l'Unesco ha assegnato alla Dieta Mediterranea come ha precisato Alessandro Zagarella dell'Università degli studi di Roma, responsabile del progetto “Carta dei Valori della Dieta Mediterranea e del network delle Comunità Italiane della Dieta Mediterranea”, questo è “un documento programmatico che nasce dall’esigenza di superare delle problematiche sorte a livello nazionale subito dopo il riconoscimento UNESCO. Problematiche rappresentate essenzialmente dalla frammentarietà delle attività che possono essere la valorizzazione dei riconoscimento UNESCO, l’enciclopedia dei valori della Dieta Mediterranea spesso fraintesa dalle comunità territoriali e la conoscenza limitata della normativa internazionale. Attraverso la firma odierna di questa carta, le comunità italiane che negli ultimi dieci anni si sono occupate di valorizzare il patrimonio UNESCO della Dieta Mediterranea – tra cui il Forum Internazionale della Dieta Mediterranea, Fondazione Internazionale della Dieta Mediterranea, l’Università Sapienza di Roma, l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, l’Università Sororsala Ben in Casa di Napoli – si impegneranno nei prossimi anni, insieme al Ministero delle Politiche Agricole e alla Comunità Emblematica di Pollica, a valorizzare insieme, in maniera sistemica per ricavarne vantaggi diretti e indiretti, il riconoscimento che l’UNESCO ha assegnato alla Dieta Mediterranea nel 2010.”
Il Forum si è svolto nella Sala Europa del Padiglione Unione Europea
Il Forum Dieta Mediterranea, organizzato da MIPAAF, Camera di Commercio di Imperia e Azienda Speciale Promimperia si è svolto nella Sala Europa del Padiglione Unione Europea, inserito tra gli eventi della Settimana della Dieta Mediterranea curata dal MIPAAF, svoltosi ad Expo Milano 2015 dal 14 al 20 settembre in concomitanza con la Prima Giornata Mondiale della Dieta Mediterranea istituita durante Expo delle Idee proprio per questa data.
Una parziale veduta della Sala durante il Forum a Expo Milano
Hanno partecipato studiosi, funzionari e amministratori
Al Forum, coordinato dalla giornalista di Repubblica, Licia Granello, sono intervenuti numerosi studiosi, amministratori pubblici e responsabile del Mipaaf, tra gli altri, segnaliamo Tullio Scovazzi (Ordinario di Diritto Internazionale presso l’Università degli Studi Milano Bicocca), Elisa de Cabo de la Vega (Segretario Generale del Ministero dei Beni Culturali spagnolo), Pier Luigi Petrillo (Associato di Diritto Pubblico Comparato presso l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza), Jelena Ivanišević (PhD, Institute of Ethnology and Folklore Research della Croazia), Massimo Conio (Direttore Reparto di gastroenterologia ed endoscopia digestiva Ospedale di Sanremo), il Direttore Generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare del MIPAAF Emilio Gatto, il Dirigente e Coordinatore Gruppo Dieta Mediterranea al Mipaaf Pasquale Giuditta, l'Assessore allo Sviluppo Economico e Imprenditoria della Regione Liguria Edoardo Rixi, il Rettore dell'Università degli studi di Roma Unitelma Sapienza Francesco Avallone, il Segretario Generale di CEEBA Progetto ENPI MedDiet Alaa Ezz, il Prof. Tullio Scovazzi Ordinario di Diritto Internazionale Università di Milano Bicocca, il Dott. Massimo Conio, Direttore di gastroenterologia endoscopia digestiva all'Ospedale di Sanremo, il Prof. Gaetano Golinelli Emerito di Economia e Gestione delle Imprese a La Sapienza di Roma e Presidente CUEIM, i rappresentanti dei paesi patrimonio Unesco per la Dieta Mediterranea, il Prof. Donato Limone Ordinario di Diritto dell'Informatica Unitelma La Sapienza, Domenico Nicoletti del Centro Studi Internazionali Angelo Vassallo e Stefano Pisani Sindaco del Comune di Pollica, coordinatore del Network delle Comunità Emblematica della Dieta Mediterranea Unesco.
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