Ecco l’Emilia Romagna vista dall’altra parte del mondo
di Informacibo
Ultima Modifica: 26/04/2013
Bologna 26 aprile 2013. Ai cinesi sono piaciute l’arte, la storia e l’atmosfera. I brasiliani hanno scoperto che in Emilia Romagna si trova un mix unico al mondo: auto di lusso, cibo di eccellenza, arte e siti Unesco. L’Argentina è rimasta incantata dai centri storici delle nostre città e dai borghi medioevali. La Russia ama (e trova) la vita di spiaggia a misura di famiglia e lo shopping di qualità sotto i portici delle nostre città d’arte. Gli Stati Uniti hanno apprezzato i teatri storici, la musica e l’enogastronomia. Sono alcune istantanee di come è vista in questo momento l’Emilia Romagna dall’altra parte del mondo. L’occasione per scoprirlo è stato il Buy Emilia Romagna 2013, la Borsa del Turismo dell’Emilia Romagna che si è conclusa oggi con il workshop (cioè il momento concreto di scambi commerciali) a Bologna, seguito in serata dalla cena di gala al MEF, il Museo Casa Enzo Ferrari di Modena.
Alla manifestazione, promossa da Confcommercio-Imprese per l’Italia dell’Emilia Romagna in collaborazione con APT Servizi Emilia Romagna ed ENIT, hanno partecipato un centinaio di tour operator da tutto il mondo. Nei primi due giorni sono stati accompagnati in lungo e in largo nella regione per vedere e toccare con mano le eccellenze del territorio. Oggi hanno incontrato gli operatori dell’offerta regionale turistica e hanno preso accordi commerciali. Risultato: a giudicare dal successo del workshop, ci sarà più Emilia Romagna nei cataloghi di viaggi di tutto il mondo.
“Ci è piaciuta l’arte che riempie le vostre città, il clima e la bella atmosfera che si respira – dicono i due operatori di due colossi dei viaggi di Pechino che muovono 40.000 – 50.000 turisti all’anno solo in Italia – Valuteremo di allungare i nostri soggiorni a Bologna, Ravenna, Modena e Parma e nelle altre città d’arte durante i nostri tour italiani”.
Inserirà nei suoi cataloghi destinazioni emiliano romagnole anche il tour operator americano di Far Horizon del New Jersey: vende viaggi di alta fascia che costano dai 5.000 ai 10.000 euro. “E’ la prima volta che mi concentro sul vostro territorio. Fino ad ora conoscevo bene solo il Ravenna Festival. Ma a scoprire tutto quello che c’è, sono rimasto deliziato”.
Ci sarà più Emilia Romagna, addirittura quattro pagine nuove fiammanti, anche nei nuovi cataloghi di European Travel di Rio de Janeiro: “Ci sono molti nuovi ricchi in Brasile – spiega Armando Lombardi, il direttore – Hanno molta fame di viaggi, di buon cibo, di eccellenze e l’Emilia Romagna è perfetta”.
«Con il Buy Emilia Romagna abbiamo scommesso sulla formula eductour più giornata conclusiva dedicata alle contrattazioni, qualificando il Buy come l’evento principale per la promo-commercializzazione dell’offerta turistica regionale sui mercati esteri – sottolinea Pietro Fantini, direttore regionale di Confcommercio Emilia Romagna – La Borsa del Turismo dell’Emilia Romagna è anche il momento per sondare le tendenze del mercato internazionale. Abbiamo sviluppato l’evento anche attraverso momenti formativi dedicati agli operatori della domanda e dell’offerta e, a partire da quest’anno, con un focus su alcuni mercati di particolare interesse per la nostra offerta”.
Ed è dedicata al mercato russo e a cosa cercano ed apprezzano i turisti russi in Emilia Romagna l’indagine “Analisi dei flussi turistici dalla Federazione Russa verso l’Emilia Romagna- trend, prospettive e livello di customer satisfaction”, che è stata presentata oggi a Bologna nel corso del workshop.
Il lavoro, realizzato da Iscom Group per la Regione Emilia Romagna nell’ambito dell’Osservatorio Regionale del Turismo, ha interpellato 100 tour operator e 650 turisti in rientro dopo una vacanza in Italia dall’Aeroporto Federico Fellini di Rimini nell’estate 2012.
Chi viene in Emilia Romagna vuole tornare: è questo in sintesi quanto emerge dall’indagine.
I turisti russi apprezzano la varietà dell’offerta turistica regionale, la sicurezza, l’ospitalità, la professionalità e gentilezza della nostra accoglienza.
Che quello russo sia un mercato trainante per l’Emilia Romagna non è certo una novità (tra il 1999 e il 2011 in regione i flussi di arrivi dalla Russia sono cresciuti dal 2% al 10%). L’incidenza del mercato straniero in regione è del 25% sul totale degli arrivi e delle presenze: di questo i flussi dalla Russia rappresentano circa la metà degli arrivi e due quinti delle presenze.
«Il mercato russo rappresenta per noi un’importante risorsa – dichiara Maurizio Melucci, assessore regionale al turismo – che ha ampi margini di sviluppo. In tal senso è fondamentale un intervento a livello nazionale con una nuova regolamentazione dei visti d’ingresso, che riduca i costi e faciliti l’entrata dei turisti, pur garantendone la dovuta sicurezza».
Identikit del turista russo in Emilia Romagna
Dall’indagine si conferma un mercato costituito da viaggiatori con un livello scolastico elevato e un reddito medio consistente. Tour operator e agenzie di viaggio sono ancora il canale principale di acquisto vacanze ma stanno emergendo nuovi operatori anche per viaggi individuali.
La Provincia di Rimini concentra il 64% degli arrivi dalla Russia e il 78% delle presenze, e altre due province interessate dai flussi sono Ravenna (16% degli arrivi), con il prodotto città d’arte e con Cervia e Milano Marittima per il turismo balneare vip, e Bologna (9%), che dal settembre 2012 è collegata direttamente a Mosca con un volo di linea.
Per il turista russo che “sbarca” in Emilia Romagna (nel 75% dei casi in Italia per la prima volta), è elevata la propensione a ritornare nel nostro Paese: il 37% del totale degli intervistati pensa infatti di ritornarci nei prossimi 3 anni; questo valore sale al 42% per coloro che ci sono già stati almeno un’altra volta (i “repeaters”).
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