EAsT Lombardy, Regione Europea della Gastronomia 2017, verso il lancio ufficiale
di Informacibo
Ultima Modifica: 21/12/2016
Mentre ci si prepara al lancio ufficiale di EAsT Lombardy, si è svolto a Brescia il primo incontro fra gli Ambasciatori della Lombardia e i rappresentanti delle istituzioni per fare il punto della situazione.
Il complesso monumentale di Santa Giulia, uno dei gioielli del patrimonio UNESCO, è stata la EAsT Lombardy, il brand che definisce l’ampio territorio compreso fra le province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, nominato Regione Europea della Gastronomia 2017.
All’incontro hanno preso parte Giuseppe Salvioni, amministratore delegato Consorzio Franciacorta; Andrea Bertazzi,presidente Consorzio Olio Extravergine del Garda Dop; Lelio Mondella, direttore del Gruppo Agroittica Lombarda; Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose; gli chef Philippe Léveillé, Claudio Sadler e Romano Tamani; Lisa Casali, food writer e conduttrice televisiva.
Dalla produzione alla ristorazione, dall’ospitalità alla cultura… è ampio e variegato il panel scelto per rappresentare la Lombardia Orientale.
Presenti anche i rappresentanti dei quattro Comuni che hanno dato avvio a un progetto di collaborazione di grande portata, sfociato nell'attribuzione del prestigioso titolo Regione Europea della Gastronomia 2017 che la Lombardia Orientale ha ottenuto grazie a un profilo che la colloca fra i bacini italiani ed europei con la più alta concentrazione di prodotti alimentari certificati, oltre a vantare un’offerta ampia e di riconosciuta qualità sotto il profilo della ristorazione e dell’ospitalità in genere.
A fare gli onori di casa il vicesindaco di Brescia Laura Castelletti; ha introdotto l’intervento della prof.ssa Roberta Garibaldi, direttore scientifico del progetto.
Garibaldi ha ricordato come "scopo del progetto sia l’integrazione della filiera turistica ed enogastronomica con l’obiettivo di promuovere un’offerta tematica complessa (enogastronomia in abbinamento ad arte, cultura, wellness, sport, natura) oltre allo sviluppo di una rete costituita dagli operatori (artigiani, produttori, chef e ristoratori, negozianti e albergatori) che meglio possano interpretare gli obiettivi del progetto rendendo tangibile e fruibile l’offerta del territorio della Lombardia Orientale. L’iniziativa stimola la filiera corta, favorisce il riposizionamento dell’immagine del territorio e delle città e la creazione di un’offerta, creativa, innovativa ed esperienziale. EAsT Lombardy si propone di fare emergere e valorizzare tutte le migliori espressioni della cultura gastronomica e turistica della Lombardia Orientale seguendo il fil rouge dell’esperienza, parola chiave su cui fa perno l’intero progetto, lasciando in eredità un modello di collaborazione virtuoso fra operatori del territorio. Le azioni hanno un’ottica di lungo periodo con l’obiettivo di creare una rete integrata tra turismo e cibo che prosegua nel tempo. La nostra forza propulsiva sta nel fare rete». «Compito degli Ambasciatori (tutti i profili sono sul sito http://eastlombardy.it) – ha aggiunto Roberta Garibaldi – è veicolare l’immagine di EAsT Lombardy e i valori connessi al titolo di Regione Europea della Gastronomia. Gli Ambasciatori, così come i membri del Comitato Food e gli esperti locali, rappresentano i portavoce del territorio, declinando ciò che rappresenta e significa l’enogastronomia, interpretando e testimoniandone le peculiarità".
Una funzione di rappresentanza che sarà valorizzata, in primo luogo, nel corso dell’evento di apertura ufficiale di EAsT Lombardy previsto a Milano il prossimo mese di marzo.
Ricco di stimoli l’incontro di cui registriamo i contributi più interessanti:
Laura Castelletti, vicesindaco di Brescia: "Mi piace sottolineare come in un momento di crisi 4 Comuni e i loro territori abbiano scelto di avere una visione strategica insieme, per superare le difficoltà, facendo fronte anche con le Camere di Commercio. Uno degli elementi che possono diventare nostro punto di forza è l’offerta turistica. Uniti, possiamo fare la differenza".
Emilio Del Bono, sindaco di Brescia. "Essere parte di EAsT Lombardy significa regalarci, tutti, una splendida opportunità".
Giorgio Gori, sindaco di Bergamo: "Il 2017 rappresenterà per noi un’occasione unica per raccontarci all’Italia e al mondo. La Lombardia Orientale può e deve diventare meta enogastronomica: ne ha tutte le potenzialità, ma è una scommessa ambiziosa perché noi stessi partivamo da una consapevolezza non così solida di quanto fosse ricco il patrimonio di prodotti, ma soprattutto quello rappresentato da una rete di ristorazione che sarà il medium principale di EAsT Lombardy, raccontando e facendone assaggiare le prelibatezze. Stiamo lavorando a un calendario di eventi molto fitto, che riguarderà tutto il 2017. E l’aeroporto di Orio al Serio diventerà il luogo dove gli oltre 10 milioni di passeggeri/anno potranno avvicinarsi da subito alla realtà della Lombardia Orientale".
Barbara Manfredini, assessore alla Città Vivibile e alla Rigenerazione urbana del Comune di Cremona responsabile del Servizio Sviluppo e Promozione turistica presso il settore Cultura e Turismo della Provincia di Cremona: "ll prodotto enogastronomico diventa sempre più destinazione turistica: ce ne accorgiamo noi a Cremona, con la Festa del Torrone. E’ un modo goloso di identificare un territorio, la sua cultura, la sua storia, le sue peculiarità. Avanti così".
Paola Nobis, assessore all’Unesco del Comune di Mantova: "EAsT Lombardy è la nostra grande occasione per far conoscere meglio le nostre eccellenze".
Maurizio Zanella, patron Cà del Bosco, ambasciatore di EAsT Lombardy nel mondo: "Ho sempre anteposto il territorio alla mia azienda, perché la territorialità conta di più, è la chiave per ottenere il successo. Darsi una mano è importante anche perché ne avremo beneficio tutti insieme: l’enogastronomia italiana sta vivendo un momento straordinario, dobbiamo sfruttarlo. In Francia sono almeno vent’anni che fanno di questo comparto una leva economica a favore di tutti, era ora che anche le nostre istituzioni mettessero in atto politiche di questo tipo. Un plauso dunque ai rappresentanti politici dei quattro territori".
Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, presidente del Comitato Food di EAsT Lombardy: "Non avrei mai immaginato che sareste riusciti a pensare un’area golosa così forte andando oltre i soliti campanilismi. Noi italiani solitamente non siamo in grado di fare sistema, ma dobbiamo svegliarci, perché tutto il mondo punta sull’enogastronomia, non possiamo cullarci più sugli allori".
Claudio Sadler, chef e presidente dell’associazione Le Soste, membro del Comitato Food: "L’esempio positivo da seguire deve essere quello di Expo Milano 2015, che ha rivitalizzato la città rendendola più dinamica, con un’onda lunga della quale beneficiamo anche adesso".
Lorenzo Berlendis, vicepresidente nazionale Slow Food: "Ricondurre il cibo a persone, luoghi e tempi: è l’azione che dispiega Slow Food e sarà la chiave di volta di questo progetto".
Silvia Tropea Montagnosi, studiosa della cultura enogastronomica bergamasca: "Parlo anche a nome degli altri esperti locali coinvolti nel progetto EAsT Lombardy, Paola Beduschi per Mantova, Carla Bertinelli Spotti per Cremona, Elio Ghisalberti per Bergamo e Carlos McAdden per Brescia. Nostro compito è far sì che l’occasione sia sfruttata per fare cultura enogastronomica, e quindi cultura di un territorio complesso, variegato, che presenta tante tipologie di prodotti, un’importante stratificazione storica e le ricette più varie".
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