Earth Overshoot Day 1 agosto, finite le risorse naturali del 2018
Le stime indicano che quest'anno, per soddisfare i consumi globali, stiamo sfruttando l' equivalente di 1,7 pianeti Terra
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 30/07/2018
Earth Overshoot Day: due giorni. Tanto manca al 1 agosto, data in cui la popolazione mondiale ha già consumato tutte le risorse terrestri – frutta e verdura, carne e pesce, acqua e legno – disponibili per il 2018.
Tra due giorni si inizia a sovrasfruttare il pianeta.
È quanto stima il Global Footprint Network, organizzazione internazionale di ricerca.
Il pianeta terra è sempre meno autosufficiente
In altre parole, l’umanità sta consumando ‘natura’ 1,7 volte più velocemente di quanto il Pianeta possa rigenerarla; è come usare 1,7 pianeti Terra.
Global Footprint Network calcola ogni anno l’Earth Overshoot Day utilizzando un sistema di calcolo dell’impronta ecologica che considera tutta la domanda della popolazione compresi cibo, legname e fibre (cotone), l’assorbimento delle emissioni da carburanti fossili, edifici, strade e altre infrastrutture. Dagli anni ’70, la data del 2018 rappresenta un record negativo: finora mai prima del primo agosto.
I costi di questa ‘spesa’ eccessiva comprendono deforestazione, collasso della pesca, scarsità di acqua dolce, erosione del suolo, perdita di biodiversità, accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera, che a sua volta porta cambiamenti climatici con siccità, incendi boschivi e uragani più intensi. E queste minacce possono costringere molte persone a migrare verso città o altri Paesi.
“Oggi potrebbe non sembrare diverso da ieri, dal momento che c’è ancora lo stesso cibo nel frigorifero“, ha affermato il ceo di Global Footprint Network, Mathis Wackernagel. “Ma gli incendi imperversano negli Stati Uniti occidentali. Dall’altra parte del mondo, i residenti di Città del Capo hanno dovuto dimezzare il consumo di acqua dal 2015. Queste sono le conseguenze del saccheggio del ‘capitale’ ecologico del nostro solo ed unico Pianeta. Stiamo utilizzando le risorse future della Terra per operare nel presente e scavare più a fondo nel nostro debito ecologico“, ha continuato Wackernagel.
Risparmiare cibo e nutrirsi meglio
L’obiettivo è salvare il pianeta col contributo di tutti, soprattutto delle nuove generazioni, confrontandosi su un tema specifico: come limitare i danni che le nostre scelte alimentari e le attività agricole in particolare causano al Pianeta.
Questi temi sono stati alla base del concorso ideato dal Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn) insieme all’Università di Parma e la Wageningen University and Research e presentato in occasione del XV congresso dell’Associazione Europea degli Economisti Agrari (Eaae) l’anno scorso a Parma.
Era stato creato il Food Sustainability Index (Fsi), un Indice che si pone l’obiettivo di capire – tra 25 Paesi rappresentanti oltre i 2/3 della popolazione mondiale e l’87% del PIL globale – dove il cibo è migliore, non solo in termini di gusto, ma anche di produzione sostenibile e di lotta agli sprechi alimentari.
Secondo l’Index, con un punteggio di 95,96 (in una scala da 1 a 100) l’Italia si classifica al primo posto, tra i Paesi europei, per minori emissioni di CO2 equivalente in agricoltura.
In questo 1 agosto “Earth Overshoot Day” bisogna prendere un impegno: dalla riflessione è necessario passare ad atti concreti contro gli sprechi.
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