Durante la stagione invernale non può mancare la Polenta di Storo - InformaCibo

Durante la stagione invernale non può mancare la Polenta di Storo

di Informacibo

Ultima Modifica: 31/12/2016

Dicembre e gennaio mesi di nebbie, di sole schietto e freddo, luminosità, mercatini, camino e….polenta.
Tra i prodotti tipici più conosciuti del Trentino c’è sicuramente la farina gialla di Storo, grazie al quale è possibile cucinare la non meno conosciuta Polenta di Storo.

La farina gialla di Storo viene prodotta dal grano "Marano" che viene coltivato rispettando i cicli della natura, senza alcuna forzatura agronomica, e poi macinato nel mulino di Storo.

La tradizione vuole che a tavola la polenta sia contorno ma anche piatto unico abbinato a carne e verdure, formaggi e salumi. Storo, nella valle del Chiese, lungo la strada che da Brescia porta a Madonna di Campiglio è diventata la capitale italiana della polenta.
 
La differenza di consistenza è una ricetta di famiglia di ogni “ polenter” i maestri e ambasciatori di Storo. Ma Storo non è più solo granoturco. Rinasce a Storo una varietà particolare di frumento, il Bologna, da cui si ottiene una farina semintegrale naturale.
Rinasce anche la tradizione del fare il pane di una volta, il filone, composto da farina di grano, un 10-12% di segale ( sempre prodotta in zona), con l’aggiunta di alcuni chicchi di castagne. Un pane scuro che vuole battere il guinness dei primati: i panettieri da Bleggio a Ledro sono allertati, stanno preparando tutti gli arnesi, i fuochi di carbone, il grande tubo-forno, oltre 300 persone di addetti per fare il pane-filone più lungo al mondo, oltre 1000 metri interi, cotto in una volta sola, il prossimo anno. Sono già in allenamento con i vecchi “ carbonari” che ancora oggi creano le “carbonere” nel bosco.

A dicembre e gennaio androni e cortili tornano ad animarsi di colori e sapori in una atmosfera allegra e intensa. Per le vie di Cimego e di Storo si sentono i profumi di cucina provenire dalle case, il tepore del fuoco esce dalle finestre e il borgo medioevale e storico di Quartinago di Borgo Chiese si arricchisce del mercatini di Natale fino all’8 gennaio 2017, alimentari e artigianato.
Cimego, paese delle streghe, fa festa con musiche e concerti per grandi e bambini, mentre Brione allestisce il Presepe vivente più grande del Trentino.

La farina di Storo racconta una antica storia di tuto il territorio, unisce più valli attorno ad una tavola imbandita, da Tione, da Trento, da Rovereto. In questo periodo la valle del Chiese attrae visitatori ovunque.

Tutti hanno fatto una fermata d’obbligo, a Storo, alla cooperativa Agri90 per acquistare tanti piccoli e grandi regali da scambiarsi durante le Festività, molti biologici, prodotti dai giovani associati della cooperativa nei propri campi. Dai biscotti di farina gialla alle composte e confetture di verdure come quella del radicchio dell’orso, ortaggi e frutta di montagna, dagli sciroppi artigianali alle grappe, dai vini alle mostarde, dai crauti al pesce salmerimo.
Oggi sul mercato ci sono tantissime gallette di mais ( e di riso), la moda o la necessità del senza glutine per questione allergenica. Ebbene l’Agriletta è un prodotto altamente energetico, ma senza grassi, un rapporto carboidrati e proteine di quasi 1 a 2 e un altissimo contenuto di vitamina A, utile per la vista e per la sanità della pelle. Un rimedio e un terapeuta naturale anche come cofattore enzimatico.

Agri'90
Via del Sorino 60. 38089 Storo TN
Tel. 0465 686614

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Capo Redattore