Dpcm Natale: cosa si può fare e cosa no
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 09/12/2020
Giovedì 3 dicembre scorso il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato in conferenza stampa le nuove misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid-19 contenute nel Dpcm 3 dicembre 2020, in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio 2021.
Il cosiddetto “Decreto Natale” mantiene la diversificazione delle restrizioni, già adottata dal decreto del 3 novembre 2020, nelle tre aree gialla, arancione e rossa, corrispondenti ai differenti livelli di criticità nelle Regioni del Paese.
Ma cosa si può fare e cosa no in pratica? Ecco il decreto spiegato per punti. (FONTE: Governo.it). In fondo all’articolo, troverete anche il pdf integrale del decreto e la conferenza stampa di Conte che spiega le misure.
Spostamenti
- Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati tutti gli spostamenti tra Regioni diverse e da/per le Province autonome di Trento e Bolzano, anche per raggiungere le seconde case.
- Nei giorni 25 e 26 dicembre e primo gennaio sono vietati su tutto il territorio nazionale anche gli spostamenti tra Comuni.
- Su tutto il territorio nazionale resta il divieto di spostarsi dalle ore 22 alle ore 5.
Il 31 dicembre questo divieto è esteso dalle ore 22 alle ore 7 del mattino del primo gennaio. - Saranno sempre consentiti (anche nelle ore notturne) gli spostamenti per esigenze lavorative, necessità o per motivi di salute. Nei casi di necessità rientra anche la possibilità di prestare assistenza a persone non autosufficienti.
- In ogni caso, è sempre consentito il rientro nel Comune in cui si ha la residenza, il domicilio o in cui si abita con continuità o periodicità. Ciò permetterà, ad esempio, il ricongiungimento di coppie che sono lontane per motivi di lavoro ma che convivono con una certa frequenza nella medesima abitazione.
Rientri dall’estero
Gli italiani che si troveranno all’estero per turismo tra il 21 dicembre e 6 gennaio, al rientro dovranno sottoporsi alla quarantena.
La quarantena è prevista anche per i turisti stranieri in arrivo in Italia nello stesso periodo.
Inoltre, dovrà sottoporsi a quarantena chi entrerà in Italia dal 7 al 15 gennaio, avendo soggiornato o transitato in altri Paesi, per turismo, tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.
Impianti sciistici e crociere
Gli impianti per sciatori amatoriali resteranno chiusi dal 4 dicembre e fino al 6 gennaio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono sospese tutte le crociere in partenza, scalo o arrivo in porti italiani.
Scuola
Dal 7 gennaio ricomincerà la didattica in presenza nelle scuole superiori di secondo grado. In questa prima fase, in ogni scuola sarà garantito il rientro in presenza almeno per il 75% degli studenti.
Ristorazione
Nelle zone che sono Area GIALLA, ristoranti e pizzerie resteranno aperti (anche nei giorni festivi) con consumo al tavolo dalle ore 5 alle ore 18. Ogni tavolo potrà ospitare al massimo 4 persone se non tutte conviventi. Dopo le ore 18 è vietato consumare cibo e bevande nei locali o per strada. Dalle ore 18 alle ore 22 è consentito l’asporto, mentre la consegna a domicilio è sempre possibile.
Nelle aree arancione e rossa le attività di ristorazione sono aperte dalle ore 5 alle ore 22 solo per l’asporto, mentre la consegna a domicilio è sempre consentita.
Alberghi
Gli alberghi rimangono aperti in tutta Italia, ma la vigilia di capodanno, il 31 sera, non sarà possibile organizzare veglioni e cene. Di conseguenza i ristoranti dei degli alberghi chiuderanno alle 18 e dopo quell’ora sarà possibile solo il servizio in camera.
Negozi e centri commerciali
Dal 4 dicembre al 6 gennaio, i negozi potranno rimanere aperti fino alle ore 21. In area rossa, resteranno comunque in vigore le limitazioni alle tipologie di prodotti vendibili già previste.
Dal 4 dicembre al 15 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, nei centri e parchi commerciali saranno aperti solo alimentari, farmacie e parafarmacie, sanitarie, tabacchi, edicole e vivai.
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