Doc Wine Travel Food: il cinema d'autore dedicato a cibo e vino - InformaCibo

Doc Wine Travel Food: il cinema d’autore dedicato a cibo e vino

Lo chef Igles Corelli accompagna attraverso un piatto le premiazioni della rassegna di Fondazione Gambero Rosso e Artribune

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 25/01/2019

Cibo e cinema d’autore, per fare incontrare le eccellenze e creare nuove occasioni di crescita per la cultura enogastronomica italiana. Una scelta precisa per creare ponti tra le diverse generazioni, in famiglia e a scuola, su ricette, cucina e sviluppo sostenibile. Con questo spirito la Fondazione Gambero Rosso e Artribune insieme con i Promotori Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Medicinema Italia Onlus, Fondazione Cinema per Roma, Sky e Vision Distribution, hanno presentato a Roma le opere vincenti della terza edizione della rassegna audiovisiva Doc Wine Travel Food.

5 vincitori per 5 piatti con la Cinegustologia

Ad aprire la cena, il Ceviche di tonno con cipolla rossa di Tropea in osmosi, clorofilla di basilico, crème fraîche abbinato al premio per la Categoria Miglior Documentario, assegnato a Cesare Cucchi, storia di una pasticceria milanese, di Alessandro Villata. “La lunga intervista a uno dei più celebri pasticceri milanesi scomparso di recente” spiega la giuria nella sua motivazione “si trasforma nella rappresentazione – delicatamente poetica – di un modello di uomo e di società che sta scomparendo, basato romanticamente sul lavoro e sui valori”.

A seguire, una Polpettina impanata di pollo al curry e Lasagnetta di pasta all’uovo con cacio e pepi, in abbinamento al film Bambole e polenta, di Gian Nicola Pier Marini e David Gagliardi, premiato come Miglior Soggetto per la capacità di indagare con leggerezza e innocenza il rapporto dei genitori con la scoperta dell’omosessualità di un figlio. E proseguendo in tavola, il Branzino marinato con insalatina di frutta, verdura in osmosi, chips di riso e sale di Cervia ha raccontato nel piatto l’idea della serie La nonna e lo chef, di Aureliano Procacci e Luigi Urbani, premiata come Miglior Serie Tv per la capacità di ribaltare le prospettive di una narrazione che abusa sul tema della tradizione. All’originale “noir agreste” Petit Paysan di Hubert Charuel è invece andato il premio come Miglior Lungometraggio; nel piatto, la storia ambientata in una fattoria popolata di mucche che sembrano uomini è diventata un Risotto di carbonara di mare con 5 pepi, cozze, calamaretti e branzino. Il premio per il Miglior Cortometraggio, invece, se l’è meritato il Buffet di Santa de Santis e Alessandro d’Ambrosi, che è prima di tutto un assalto al buffet metafora dei difetti e delle paure dell’Italia di oggi; nel piatto una Zuppetta di pesce con gallinella, scorfano, lattuga di mare e guazzetto di pomodoro.

Le opere vincitrici raccontate attraverso un piatto dello chef Igles Corelli

L’idea in più, che fa seguito a un’edizione arricchita di contenuti nell’ambito di un più ampio progetto per la promozione e la valorizzazione degli effetti benefici del food & wine, ha visto trasformarsi la tradizionale cerimonia di premiazione in una Degustazione Cinegustologica condotta da Marco Lombardi: ogni pellicola è stata così raccontata attraverso un piatto dello chef Igles Corelli, coordinatore del comitato scientifico della Gambero Rosso Academy, come se avesse un sapore e delle consistenze.

Ad animare la serata anche Don Pasta, dj e ideatore di format culturali legati alla valorizzazione dell’enogastronomia, che di recente ha esordito dietro alla macchina da presa con I villani.

Soddisfazione da parte del Presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia

DOC Wine Travel Food, ha detto il presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia,vuole raccontare tutto ciò che offre un viaggio in Italia. Dalla Valpolicella alle Marche fino all’Etna c’è molto da scoprire e per questo gli enoturisti devono tornare più volte nei nostri tanti territori del gusto. Gambero Rosso, forte dell’ultraventennale produzione audiovisiva in ambito food & wine sul canale Sky 412, è da sempre attento alle produzioni audiovisive a tema enogastronomico, che esaltino i territori italiani e le sue meravigliose produzioni agroalimentari“.

Cibo e vino a dosi moderate fanno parte del benessere“, ha poi sottolineato Duccio Lombardi, professore del Policlinico Universitario A. Gemelli, che ospita nella sede ospedaliera un cinema riservato a pazienti e operatori.

L’intero progetto è stato relalizzato anche grazie al contributo del main sponsor Alce Nero che da 40 anni rappresenta agricoltori, apicoltori e trasformatori biologici, impegnati nel produrre cibi buoni, frutto di un’agricoltura che rispetta la terra e la sua fertilità.

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