Crociata pseudo-salutista dell’Onu contro l’agroalimentare italiano
Scordamaglia, presidente Federalimentare: “attacco strumentale e inaccettabile”. Gli assessori agricoltura e sanità Emilia Romagna, Caselli e Venturi: “si creano inutili allarmismi”
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 18/07/2018
Una crociata pseudo-salutista dell’Onu contro grassi e zuccheri potrebbe danneggiare alcuni simboli del made in Italy alimentare come pizza, parmigiano, prosciutto e olio extravergine.
Tutto nasce da un report del giugno scorso, ‘Time To Deliver’, in cui l’Oms presenta una serie di possibili raccomandazioni ai Paesi per ridurre l’impatto negativo di alcune sostanze.
Il 27 settembre a New York si svolgerà un convegno sulle “malattie non trasmissibili” che potrebbe concludersi con la decisione di una pesante tassazione per diversi alimenti, considerati dannosi quasi quanto il fumo.
Un ulteriore balzello che potrebbe danneggiare numerosi prodotti made in Italy che ha visto subito la reazione negativa delle indutrie alimentari, di alcuni assessori regionali e del ministro dell’agricoltura.
Tutti a difesa del made in Italy
L’industria alimentare non ci sta e in una nota dell’Assica, l’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, si afferma che “non esistono cibi buoni e cattivi quando viene incentivato un regime alimentare moderato e variegato, come del resto indica la stessa Dieta mediterranea”.
Gli assessori all’agricoltura e sanità dell’Emilia Romagna: “si creano inutili allarmismi”
«Affermazioni che creano inutili allarmismi sulla popolazione senza informare correttamente sul giusto apporto di nutrienti da inserire in una dieta equilibrata e sana», dichiarano gli assessori regionali all’agricoltura e alla sanità dell’Emilia Romagna, Simona Caselli e Sergio Venturi. «Ci batteremo in ogni sede contro provvedimenti chiaramente eccessivi e pericolosi, a cominciare dalla conferenza delle regioni italiane, ma anche attraverso la rete europea Arepo (Associazione delle regioni europee per i prodotti di origine) e siamo certi che il nostro governo non accetterà approcci approssimativi di questo tipo», scandiscono gli assessori.
In un tweet il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia lamenta il rischio di avvisi di pericolo sulle confezioni su produzioni italiane: “Parmigiano, Prosciutto, pizza e olio nuocciono gravemente alla salute, come una sigaretta. Oms e Onu dichiarano guerra al diabete e alle malattie cardiovascolari con attacco strumentale e inaccettabile“.
La rabbia del ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio
“Siamo alla pazzia pura. Ritengono che facciano bene alla salute prodotti come la Coca Cola o altri perché light e poi ci condannano il parmigiano o altri prodotti dell’enogastronomia italiana. Su questo faremo una battaglia molto dura“, così ha detto il ministro Centinaio in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.
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