Cresce il business del cibo online, gli ordini viaggiano su mobile
I dati del Polimi-Netcomm parlano di un giro di affari di 1,1 miliardi di euro (+46%). I canali più “gettonati”: supermercati (32%), enogastronomie (32%) e food delivery (36%)
di Vito de Ceglia
Ultima Modifica: 22/10/2018
In Italia ci sono 23,5 milioni di web shopper, persone che comprano online, quasi 200 mila in più rispetto al 2017 (+8%): 17,8 milioni sono consumatori “abituali” e generano il 92% del mercato dell’eCommerce che oggi vale 27,4 miliardi di euro (+16% sul 2017); 5,7 milioni sono invece quelli “saltuari” e costituiscono l’8% del mercato. Tra di loro cresce la quota di persone che predilige lo smartphone per fare acquisti. Dai dispositivi mobili transitato infatti 8,4 miliardi di euro, 2,4 miliardi in più sul 2017 (+40%).
Una crescita significativa alimentata principalmente da due comparti: abbigliamento (+45%) e food & grocery (+32%).
Sono solo alcuni dei dati che emergono dal rapporto sul mercato del commercio elettronico realizzato dall’Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm. Rapporto da cui si evince che nel 2018 gli acquisti di generi alimentari salgono a 1,1 miliardi di euro, +46% rispetto al 2017. La spesa media è di 70 euro e i canali più “gettonati” sono: supermercati online (32%), enogastronomie (32%) e food delivery (36%).
eCommerce, la sfida della Gdo
Negli ultimi 4 anni le vendite dei generi alimentari sono cresciute sensibilmente passando da 329 milioni (2014) a 1,1 miliardi di euro (2018). Con un saldo positivo di oltre 780 milioni di euro e un tasso di penetrazione dello 8,8% (era allo 0,2%). Tuttavia, nel settore food & grocery, il numero di web shopper resta stabile e con una quota quasi impalpabile (0,8%) rispetto al totale dei consumatori. Secondo l’Osservatorio del Polimi, i margini di crescita sono quindi enormi per il comparto del cibo.
A maggior ragione dopo il meccanismo “disruptive” innescato da Amazon con Prime Now che, a cascata, ha dato il via ad iniziative online da parte della Grande distribuzione organizzata (Gdo).
Tra cui quelle di Unes, Selex, il “Clicca e vai” di Esselunga, la partnership tra gruppo Pam e Supermercato24, i progetti e le sperimentazioni di Coop e Conad, solo per citare quelli più noti. A ciò si aggiungono il consolidamento di iniziative in ambito enogastronomia, lo sviluppo di servizi innovativi come il “same day delivery” e la rapida espansione del segmento della ristorazione. Fra i trend più originali individuati dalla ricerca anche il “late delivery” (le consegne di cibo notturne a Milano), il servizio di Just Eat per la pizza Spontini e l’enoteca online Tannico, che esporta vino anche in UK.
Il 2019, boom di acquisiti online
La ricerca del Polimi anticipa che il settore food sarà in grado di contraddistinguersi in maniera molto positiva il prossimo anno.
Per la precisione il settore vivrà di:
- grande crescita del numero delle applicazioni che permetteranno di sfruttare consegne a domicilio del cibo;
- motori di ricerca che consentiranno di trovare facilmente locali e ristoranti vari grazie alla funzione di localizzazione migliorata;
- siti web dei ristoratori in costante aumento nel corso dell’anno.
Già oggi, conclude il rapporto, il 26% dei consumatori europei utilizza piattaforme di eCommerce per la consegna a domicilio dei prodotti: in vetta Regno Unito con il 6,3%, seguito dalla Francia (6,1%), Svizzera, Italia e Paesi Bassi (1,8%, 1,7% e 1,5%).
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