Cosa sono le piparelle di Villa San Giovanni, Presidio Slow Food
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 14/02/2024
Le piparelle di Villa San Giovanni sono biscottini secchi e profumati, prodotti da oltre un secolo nel comune calabrese di Villa San Giovanni, affacciato sullo Stretto di Messina.
Si tratta di un prodotto dolciario tipico, oggi entrato a far parte dei Presìdi Slow Food calabresi (insieme alle pruna di frati di Terranova, una varietà di susine).
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Un prodotto a rischio imitazioni
Simili agli omonimi biscotti prodotti a Messina, le piparelle di Villa San Giovanni si differenziano per il taglio particolarmente sottile, la percentuale di mandorle nell’impasto e un uso diverso e meno forte delle spezie (manca il pepe, per esempio, presente nella versione messinese dei biscotti).
Il percorso che ha portato al riconoscimento come Presidio Slow Food nasce dalla necessità di difendere questi biscottini dalle imitazioni. “Le piparelle sono un prodotto tradizionale del nostro territorio – spiega Francesco Foti, referente Slow Food del Presidio -. Oggi, pur di far colpo sugli acquirenti, si trovano variazioni di ogni genere, piparelle aromatizzate in tutti i modi: noi crediamo che vadano salvaguardate quelle tradizionali, prodotte con ingredienti locali: il miele reggino, la farina italiana, le mandorle, che arrivano dalla Sicilia o dalla Puglia”.
L’obiettivo è che ogni produttore sia libero di “produrre le piparelle come meglio crede, utilizzando più o meno cannella o più o meno miele a seconda delle preferenze ma rispettando gli ingredienti di sempre. Se c’è chi usa le nocciole, le bacche di Goji o il bergamotto, allora è importante che il Presidio aiuti a distinguere le piparelle originali dalle altre”.
Piparelle: una storia lunga un secolo
Le piparelle si producono a Villa San Giovanni da oltre un secolo e sono il prodotto dell’abilità dei pasticceri di amalgamare ingredienti semplici, ottenendo qualcosa di buono e raffinato: mandorle, zucchero, miele, farina di frumento e spezie come cannella e chiodi di garofano, oltre all’olio essenziale di arancio.
“Sono biscotti secchi che si ottengono impastando le mandorle e le spezie con il miele, lo zucchero e l’olio essenziale di arancio, aggiungendo la farina solo in un secondo momento”, racconta Massimo Arena, referente dei sei produttori che aderiscono al Presidio. Una volta ottenuti dei filoncini di circa 500 grammi, vengono infornati per 30-40 minuti: il giorno dopo si tagliano a mano a fette sottilissime, non più spesse di 4 millimetri, e si infornano in teglia per altre 12 ore a una temperatura di 60°. “Si tratta di un’asciugatura più che di una vera cottura”.
Alla fine sono pronte per essere gustate con il caffè oppure accompagnate da un bicchiere di passito.
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