Convegno Afidop: formaggi DOP e IGP pilastro fondamentale del settore caseario italiano
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 16/02/2022
Un patrimonio di formaggi Dop e Igp, che rappresentano un pilastro fondamentale dell’economia del settore caseario italiano: è il messaggio emerso dal convegno Afidop – Associazione dei Formaggi Dop e Igp.
Organizzato in apertura di Forme 2021, la tre giorni dedicata al mondo dei formaggi in scena a Bergamo, il convegno è stata l’occasione per fare il punto della situazione a 70 anni dalla Convenzione di Stresa, che ha istituito le Indicazioni Geografiche in Italia.
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Nascita di Dop e Igp
Il 1 giugno 1951 a Stresa i governi di Austria, Danimarca, Francia, Italia, Norvegia, Scozia e Svizzera firmano una convenzione nella quale si definisce un approccio comune per la tutela delle denominazioni di origine dei prodotti caseari. È il primo passo concreto verso la tutela dei formaggi Dop e Igp, oggi ambasciatori del Made in Italy nel mondo nonché settori economici importanti.
“Settant’anni fa – spiega Antonio Auricchio, presidente Afidop – prendeva avvio un percorso che oggi vede nei formaggi Dop e Igp un pilastro fondamentale dell’economia del settore caseario nazionale: 57 tra formaggi e prodotti lattieri Dop e Igp, che a livello nazionale rappresentano la metà della produzione casearia italiana e che si rafforzano sempre più nei mercati esteri. Un patrimonio ineguagliabile, una vasta offerta di eccellenze alimentari che il mondo ci invidia e che dobbiamo tutelare in ogni sede”.
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Il lavoro dei consorzi di tutela
Un ruolo fondamentale nella promozione e nello sviluppo delle filiere produttive è quello svolto dai Consorzi di Tutela, impegnati per adeguare i sistemi produttivi Dop agli obiettivi di sostenibilità, benessere animale, salvaguardia del territorio e valorizzazione delle produzioni alimentari.
“Essere sostenitori del comparto Dop e Igp non significa sostenere produzioni immutate nel tempo e nelle tradizioni ma essere in grado di tramandare e difendere un sapere caseario rispondendo alle sfide che il tempo ci presenta”, ribadisce il presidente Auricchio.
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Le nuove sfide
Le sfide sul piatto sono parecchie, soprattutto per quanto riguarda il futuro delle Indicazioni Geografiche e il sistema Dop.
A Bruxelles si sta ragionando sulla riforma della politica di qualità e sulla definizione della Strategia From Farm to Fork e la nuova Politica Agricola Comune. In questo contesto le organizzazioni coinvolte, Assolatte, Confcooperative Fedagripesca, Comitato Italiano FIL IDF e Origin Italia, hanno richiamato a un approccio di sistema, in modo da preservare gli interessi del settore alimentare italiano e contribuire a una forte valorizzazione dei prodotti.
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