Coldiretti: «Vinitaly strategico, può segnare la riscossa del nostro vino»
Dopo il “no” di Fivi e Federvini arriva il “sì” della Coldiretti in linea con le decisioni prese da Veronafiere di svolgere Vinitaly a giugno 2020
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 15/03/2020
Dopo l’appello della Fivi e in particolare della Federvini che con il presidente Piero Mastroberardino ha dichiarato: “Non ci sono le condizioni per svolgere un evento di livello internazionale nel solco della storia di Vinitaly” Veronafiere trova un alleato in Coldiretti che “per ricostruire un clima di fiducia” c’è bisogna della conferma di Vinitaly 2020 e non rinviarla al 2021.
Per la maggiore associazione di rappresentanza degli agricoltori italiani, la manifestazione vinicola di Verona “può segnare il momento della riscossa del Made in Italy nel mondo”. La posizione di Coldiretti è in linea con le dichiarazioni rilasciate recentemente da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere che da 54 anni organizza il salone dei vini e dei distillati: «Quella di Vinitaly non è una leadership di cassa, ma di mercato, di progetti, di comunanza d’intenti, con un’imprenditoria vivace ed intraprendente, portabandiera del Made in Italy, con la quale abbiamo il privilegio di dialogare da 54 anni. Non vogliamo che questo filo si interrompa, e con noi non lo vuole il sistema promozionale italiano». Ed ecco la posizione ufficiale di Coldiretti
Coldiretti, “mantenere l’appuntamento del Vinitaly al 14-17 giugno”
Dopo il record storico fatto segnare dalle esportazioni di vino che hanno raggiunto i 6,43 miliardi nel 2019, il Vinitaly può segnare il momento della riscossa del Made in Italy nel mondo una volta superata l’emergenza Coronavirus. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la volontà di Veronafiere di mantenere l’appuntamento del Vinitaly al 14-17 giugno.
Un segnale di ottimismo per il settore che – sottolinea la Coldiretti – è un importante elemento di traino per l’intero Made in Italy. Il vino nel 2019 – precisa la Coldiretti – si classifica come il prodotto agroalimentare piu’ esportato nel mondo con un aumento del 3,1%. Bisogna ricostruire un clima di fiducia nei confronti del marchio Made in Italy che – sostiene la Coldiretti – rappresenta nell’alimentare una eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo a livello comunitario ed internazionale. E il Vinitaly – conclude la Coldiretti – è l’appuntamento fieristico dell’agroalimentare italiano più atteso e partecipato da istituzioni, stakeholder e operatori di mercato.
Appello della Fivi e Federvini: rimandare il Vinitaly al 2021
Piero Mastroberardino: “Non ci sono le condizioni per un evento di livello internazionale nel solco della storia di Vinitaly”
Condividi L'Articolo
L'Autore