Perché ci piacciono sempre di più i cocktail al caffè - InformaCibo

Perché ci piacciono sempre di più i cocktail al caffè

La mixology conquista anche il mondo del caffè e i giovani guidano il cambiamento nelle abitudini di consumo

di Simone Pazzano

Ultima Modifica: 25/06/2024

Simbolo indiscusso della cultura italiana (ma non solo), il caffè sta vivendo una fase di rinnovato interesse ed evoluzione. Dalle tradizionali tazzine in ceramica ai bicchieri e calici da cocktail, la bevanda che tanto amiamo sta conquistando nuovi territori, in particolare quello della mixology. Un fenomeno che, insieme a quello degli specialty coffee, sembra ridefinire non solo il modo in cui consumiamo il caffè, ma anche quando lo facciamo.

La coffee mixology – come viene chiamata questa nuova tendenza – sta rapidamente guadagnando popolarità anche in Italia. Ciò che poteva sembrare come una passione di nicchia si sta trasformando infatti in una specialità sempre più diffusa, con bartender e mixologist che sperimentano quotidianamente nuove ricette in cui l’aroma del caffè si fonde armoniosamente con distillati, succhi di frutta e bibite.

E il successo di questi drink, denominati “coffeetail“, sta spingendo il caffè verso nuove fasce orarie, in particolare l’aperitivo e l’after dinner, momenti in cui la richiesta di questi drink è in forte crescita, soprattutto da parte dei più giovani e in un periodo come l’estate in cui le alte temperature ci costringono a cercare alternative al consumo di bevande calde.

Per il 91,3% degli italiani il caffè è straordinario perché unisce la tradizione dei metodi più antichi all’innovazione delle nuove modalità per prepararlo e gustarlo. Il 92,4% pensa che questa bevanda, nelle sue più svariate forme, sia un momento di incontro e il 91,2% lo considera un gesto d’amore o di amicizia per le persone a cui lo offriamo*.

(* fonte dati: “Se è italiano… si sente! – Gli Italiani e il Caffè”, indagine condotta da AstraRicerche
per il Consorzio Promozione Caffè
)

A ogni cocktail il suo caffè

Ma come si è arrivati a questo punto? Le radici del successo dei cocktail al caffè affondano nella popolarità di drink internazionali come l’Irish Coffee e l’Espresso Martini. Questi drink hanno ispirato i bartender a sperimentare ulteriormente con il caffè come ingrediente base per i cocktail. Un elemento da saper maneggiare bene però, come spiega Francesco Sanapo, pluripremiato campione barista e assaggiatore:

Il caffè è un ingrediente che ha un impatto importante sul gusto e che per questo diventa protagonista del drink. È quindi fondamentale utilizzarlo con criterio, conoscendo prima di tutto la materia prima: ogni caffè, infatti, è diverso dall’altro e può caratterizzare in modo differente il cocktail

Sanapo sottolinea l’importanza del metodo di estrazione nella creazione di un coffeetail. L’espresso, ad esempio, è ideale per drink in cui si vuole esaltare la forza e l’intensità del caffè, in equilibrio con liquori di carattere come vodka, whisky, tequila e triple sec. D’altra parte, il cold brew e la moka sono spesso utilizzati nei “mocktail“, la versione analcolica dei cocktail, per creare un maggiore bilanciamento di gusto con ingredienti come succo d’arancia, acqua tonica o latte di mandorla. E che il caffè sia protagonista di queste bevande alcol-free non stupisce: è proprio il cappuccino, che nasce dalla miscelazione tra caffè e latte, il primo esempio di mocktail nella storia.

Se la si guarda da questo punto di vista si capisce che la mixology del caffè non è un concetto completamente nuovo ed estraneo, ma piuttosto un’evoluzione di pratiche già radicate nella nostra cultura. D’altronde chi non ha mai bevuto d’estate un caffè shakerato o un caffè leccese

Un’esperienza prolungata che piace ai più giovani

La diffusione dei cocktail al caffè è particolarmente evidente tra i giovani consumatori. Questa generazione tende a vivere l’esperienza della caffetteria in modo diverso rispetto alle precedenti. Mentre le generazioni più anziane spesso entrano in un bar per un rapido espresso al banco, i più giovani preferiscono bevande che li accompagnino per un periodo più lungo, durante il quale possono studiare, lavorare o socializzare. I coffeetail, specialmente nella loro variante analcolica, offrono un volume di liquido maggiore rispetto alle proposte tradizionali, rendendoli ideali per queste esperienze prolungate.

Dal punto di vista tecnico, Sanapo consiglia l’uso di caffè arabica con tostatura media per la coffee mixology. “Quando si miscelano due ingredienti, i gusti a prevalere sono due: l’amaro e l’acido. – spiega – Il primo, se troppo forte, è associato a un sapore sgradevole, negativo, per questo è meglio evitare una tostatura scura che accentuerebbe le note amare“. L’esperto aggiunge che il caffè arabica è ideale grazie al suo tocco di acidità che può donare maggiore dolcezza al drink: “Nei cocktail possiamo trovare diverse note acide, per esempio quelle della frutta, che possono donare alla bevanda un profilo gustativo più complesso e interessante se valorizzate correttamente. Il caffè arabica, in questo, è ideale”.

Cocktail al caffè: 2 ricette per l’estate

Per dimostrare la versatilità del caffè nella mixology, Sanapo ha creato due cocktail estivi: il Basilisco, che combina caffè con basilico e latte di cocco, e una rivisitazione del celebre Negroni con l’aggiunta proprio del caffè. Creazioni originali che dimostrano come il caffè possa essere utilizzato in modi inaspettati, aprendoci a nuove frontiere nel nostro rapporto con questa bevanda.

Basilisco

Piatto Drinks
Keyword cocktail al caffè
Porzioni 1 persona

Ingredienti

  • 1 l latte di cocco
  • 30 g basilico fresco
  • 400 g latte di cocco denso in lattina
  • 1 caffè espresso
  • 75 g zucchero semolato
  • 200 g succo d'ananas

Istruzioni

  1. Mettere il basilico in infusione per 24 ore nel latte di cocco, quindi frullarlo insieme allo zucchero e al succo d’ananas.

  2. Versare il composto ottenuto in un bicchiere con ghiaccio e aggiungere il caffè espresso.

  3. Decorare con una foglia di basilico.

Fiorente Negroni

Piatto Drinks
Keyword cocktail al caffè
Porzioni 1 persona

Ingredienti

  • 3 cl gin London Dry
  • 3 cl bitter Campari
  • 50 g liquore alla rosa
  • ½ espresso ristretto circa 9 gr
  • 1 cl succo di lime

Istruzioni

  1. Riempire un bicchiere da mixing con ghiaccio e aggiungere il gin, il caffè espresso, il liquore alla rosa e il Campari.

  2. Mescolare delicatamente con un cucchiaio da bar per raffreddare e miscelare bene gli ingredienti.

  3. Aggiungere quindi il succo di lime fresco e mescolare nuovamente per amalgamarlo agli altri ingredienti.

  4. Filtrare il cocktail in un bicchiere old fashioned riempito con ghiaccio.

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L'Autore

Giornalista

Giornalista e digital strategist per ViaBagutta Comunicazione. Scrivo di food & beverage per testate di settore come Informacibo.it e Osserva Beverage de La Repubblica. Curo "Onde", una newsletter dedicata ai temi della comunicazione e "Blu Mediterraneo", community per gli amanti del mare.