Cibus Off: a Parma un “fuori salone” di successo
Il bilancio dell'evento in una intervista ad Alessandra Foppiano, executive manager di “Parma Alimentare”
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 22/05/2018
A cura di Giulia Siena
Primavera intensa per la città di Parma; maggio è il mese del Cibus dei grandi numeri – una diciannovesima edizione che si è chiusa con 82mila visitatori e 1300 prodotti agroalimentari italiani partecipanti – e di tanti eventi collaterali in città grazie al Cibus Off. Fino a domenica 13 maggio, infatti, il cuore di Parma ha pulsato attraverso Cibus Off, un “fuori salone” con un ricco calendario di eventi e momenti culturali, seminari, laboratori didattici e buona tavola. Per 9 giorni attraverso i 16 talk show, 3 special events e 27 cooking show con il coinvolgimento di 34 chef e la collaborazione dell’Università di Parma, della Fondazione Veronesi e del Parma Calcio – oltre delle tante aziende private, Cibus Off è stato un progetto incentrato su alimentazione, cultura, innovazione, storia e passioni.
Comunicare, a Parma, è un atto corale che fa bene al territorio e che ha fatto esclamare a Cesare Azzali direttore dell’Unione parmense degli industriali: “Parma fulcro dell’alimentare”
Per fare un bilancio di questa manifestazione alla sua prima edizione, abbiamo voluto rivolgere qualche domanda ad Alessandra Foppiano, executive manager di “Parma Alimentare”.
Domanda: Cos’è Cibus off?
Risposta: Cibus Off è promosso dal Comune di Parma e da Fondazione UNESCO Parma City of Gastronomy; è il progetto che nasce con l’obiettivo di valorizzare il sistema agroalimentare parmense e una delle ragioni della sua unicità è la proficua collaborazione tra istituzioni pubbliche, mondo imprenditoriale, Consorzi di tutela e realtà culturali.
A pochi giorni dalla chiusura della manifestazione i risultati lasciano ben sperare. Può Cibus Off diventare un appuntamento fisso in città negli stessi giorni del Cibus?
I risultati positivi sicuramente incoraggiano i partner di progetto per ricominciare a lavorare insieme per il territorio, come fatto nelle scorse settimane con Cibus Off. Ci sono presupposti, certo, affinché questo diventi l’appuntamento collaterale al Cibus per far vivere il centro della città.
Parma, infatti, già City of Gastronomy, inserita dall’UNESCO tra le Città Creative, può vantare a livello internazionale la propria attenzione per le eccellenze, ma come fare affinché sia capitale internazionale e venga riconosciuta come modello di un sistema che funziona e attrae?
Parma Città della Gastronomia vuole perseguire con umiltà e consapevolezza il lavoro di sinergia tra pubblico e privato affinché lavorando insieme e unendo le forze possa emergere una città che noi già conosciamo: una citta che fa sistema e vuole legare tutti i tasselli in un unico puzzle.
Durante le nove giornate di Cibus Off è risultato evidente il tema di quest’anno, quel SAPER FARE che ha caratterizzato la storia del territorio e la sua evoluzione continua. L’alimentazione è stato un punto di incontro, ma gli argomenti sono stati tanti.
Il calendario di eventi stilato per Cibus Off ha offerto un’ampia visuale sul mondo alimentare e culturale del territorio. L’alimentazione è stata declinata in didattica e salute (sono stati oltre 200 i bambini che hanno partecipato ai laboratori pensati per educare i più giovani a un consumo ragionevole e ad adottare stili alimentari e di vita salutari); è stata al centro di dibattiti e incontri importanti realizzati in collaborazione con l’Università di Parma, l’Alma, la squadra del Parma Calcio e il Verdi Off, gli appuntamenti collaterali al Festival Verdi. Infine, si è creato un legame tra ciò che i prodotti e l’alimentazione raccontavano sotto i Portici del Grano e quello che – sull’altro lato della piazza – rappresentava la mostra Il Terzo Giorno, incentrata sul rapporto uomo-natura.
I promotori e tutti i sostenitori
Cibus Off, promosso dal Comune di Parma e da Fondazione UNESCO Parma City of Gastronomy.
Main partner: Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma e le aziende Barilla, Mutti, Parmalat e Rodolfi Mansueto.
Altri contributor sono stati: Fiere di Parma, Consorzio del Culatello di Zibello, Consorzio di Tutela dei Vini dei Colli di Parma, Musei del Cibo della Provincia di Parma, Giocampus, Delicius Rizzoli, Rizzoli Emanuelli, Isola d’Oro e Zarotti.
La curatela gastronomica di Cibus Off è stata affidata ad Academia Barilla, ad ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana e a Parma Quality Restaurants; i momenti culturali realizzati con Università degli Studi di Parma e Teatro Regio – Verdi OFF.
A fare da collante tra i vari attori di Cibus Off, come coordinatori del progetto, sono stati Parma Alimentare e “Parma, io ci sto!”
Dopo Cibus Off, City of Gastronomy Festival
Parma lancia il primo Festival gastronomico creativo, sabato 2 e domenica 3 giugno 2018, per celebrare una tradizione di gusto con l’Unesco che lo ha incoronata “Città Creativa per la Gastronomia”
Gli eventi enogastronomici del 2018
City of Gastronomy: Festival (2-3 giugno); Taste (1-30 settembre) con i seguenti protagonisti: il Prosciutto di Parma, il Parmigiano Reggiano, la Pasta, il Pomodoro. Da segnare in agenda: Tomaca Fest e Festival del Prosciutto di Parma (1-2 settembre), Cena dei Mille (3 settembre), Festival del Prosciutto di Parma (1-16 settembre), Pastaria (22-23 settembre), Caseifici Aperti (29-30 settembre), Giardini Gourmet (7/14/21/28 settembre).
Parma delle quattro P
A Parma il cibo è cultura: le strade del gusto, Parma delle 4p: Pasta, Prosciutto, Pomodoro, Parmigiano
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