“Cibo-mania”, cresce nel nostro Paese questo fenomeno - InformaCibo

“Cibo-mania”, cresce nel nostro Paese questo fenomeno

Boom di vendite di pentole. Come cambia lo shopping degli italiani, lo rivela l’ultima edizione dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 22/11/2018

Anche se “Il Ristorante degli chefil nuovo talent culinario della seconda rete Tv, è stato il programma meno visto tra quelli andati in onda negli ultimi anni  in prima serata, battuto dalla nazionale di calcio, (amichevole Italia-Usa) la diffusione di programmi  televisivi dedicati al cibo hanno un grande seguito e portano, di conseguenza, ad aumentare il giro di affari del settore di pentole, elettrodomestici e stoviglie varie.

Nel 2017 gli italiani hanno speso 4,4 miliardi di euro in casalinghi, dal boom di cookware e bakeware, alla crescita degli acquisti di freezer, piani cottura a induzione e macchine per l’espresso: gli elettrodomestici hanno segnato un + 13,9% nel giro d’affari negli ultimi 5 anni.

Questi dati sono stati diffusi dall’Osservatorio Non Food, edizione 2018, di GS1 Italy, che ha rilevato e analizzato l’andamento di 13 comparti* del settore dei beni non alimentari, con una costate crescita “nel nostro paese del fenomeno della cibo-mania”.

Commenta Marco Cuppini (nella foto), research and communication director della società: “Accade che il legame, spesso funzionale, tra prodotti anche molto diversi sostenga i consumi di entrambi. In questo caso, la recente riscoperta della passione per la preparazione dei cibi si traduce nell’interesse dei consumatori verso gli strumenti utilizzati per cucinare e conservare le pietanze, con ripercussioni anche significative su diverse categorie”.

Niko Romito mentre firma il manifesto #NonToccatemilaPadella

Maurizio Di Dio, direttore marketing di Pentole Agnelli, così commenta il fenomeno a InformaCibo: “Pentole Agnelli ha creato il primo presidio “non food o meglio pro food” #NONTOCCATEMILAPADELLA”

Ogni cottura vuole il suo strumento diverso per forme e materiale”. Più di una formula di successo, una vera e propria filosofia, “una mission culturale anche, di Pentole Agnelli che in tutti questi anni –spiega Maurizio Di Dio–  ha investito sulla cucina della tradizione coniugandola con l’innovazione. Del resto in cucina tutto passa attraverso lo strumento di cottura. Se la pentola è quella giusta si riesce non solo a trattare il cibo nel modo migliore, ma a nobilitare anche la materia prima che si sta preparando”.

“Cresciuta di pari passo alla ristorazione italiana, Pentole Agnelli, -sottolinea Di Dio- in oltre un secolo di storia, è sempre riuscita – spesso anticipando i tempi – a dare forma alle esigenze prima di tutto dei cuochi, lavorando con loro in sinergia. Pentole con spessori professionali dalle più elevate doti tecniche che vanno dalla leggerezza del peso specifico del materiale, alla resistenza agli urti, dalla capacità di evitare shock termici al cibo, fino ad arrivare ai trattamenti antiaderente di altissima durevolezza, sicuri, facili nella pulizia e per un’alimentazione a basso contenuto di grassi. Con l’avvento della forza mediatica che propone ormai via etere la cucina h24, Pentole Agnelli riconosciuta per la qualità dei suoi prodotti è entrata anche nel mirino degli appassionati che cercano di emulare gli chef attrezzandosi con Pentole performanti. Un po’ come fanno gli appassionati di sport che cercano le migliori attrezzature usate dai propri campioni. E sono diventate le pentole Gourmet per eccellenza. Per dare peso ed identità culturale, però, all’arte di cucinare, Pentole Agnelli ha creato il primo presidio “non food o meglio pro food” #NONTOCCATEMILAPADELLA prendendo come riferimento proprio la Padella elevata a “Presidio”. La padella infatti è l’ oggetto iconico del gesto antico dello “spadellamento” che i professionisti del settore, ma anche gli appassionati di cucina, compiono quotidianamente durante la preparazione della maggior parte di ricette. Spadellare è quindi il gesto che più di tutti definisce la cucina italiana e la padella è il luogo dove si stipula la prima alleanza fra chi cucina, il cibo e il fuoco. Un gesto che se ci pensiamo bene però, è anche tra i più abusati oggi giorno e proposto quasi sempre in maniera molto “banale” sia dalla miriade di format televisivi, e non, dedicati alla cucina, sia durante i cosiddetti “cooking show” gestiti dal primo attore – show man – ricco solo di celebrità. Ma la padella è anche lo strumento più attaccato dalle mode commerciali che una volta la vogliono rivestita di ceramica, una volta in pietra, una volta col manico corto, un’altra con il manico lungo, il più delle volte marchiate Made in Italy, per dare valore a cose che di Made in Italy hanno solo la forza commerciale”. 

Che cosa rivelano i dati 2018 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy?

La passione degli italiani per pentole e stoviglie  continua a vivere una fase di grande popolarità. Un risultato che si deve certamente alla diffusione di programmi tv  dedicati al all’alimentazione ma anche alla crescita dei consumi alimentari del fuoricasa. Tutto ciò  ha portato il comparto dei casalinghi a sviluppare nuove idee per riuscire a rispondere alle mutate richieste dei consumatori e ad alimentare la riscoperta della passione per la cucina da parte degli italiani. In Italia, insomma, la passione per il cibo ha ridefinito lo shopping Non Food. Perché se è vero che gli italiani amano uscire a mangiare, è altrettanto vero che adorano anche cimentarsi e sperimentare ai fornelli di casa.

E’ così spiegato quindi il dato secondo cui nel 2017 gli italiani hanno speso 4,4 miliardi di euro in casalinghi.

A registrare il trend più brillante sono i piccoli elettrodomestici per la preparazione delle bevande calde – in particolare macchine espresso che coniugano funzionalità e design -, in un comparto che ha chiuso il 2017 con un +3,6% di vendite e che registra un +20,2% nel quinquennio 2013-2017.

La ricerca condotta anche sui trend dei canali di vendita nei tre comparti dei casalinghi, degli elettrodomestici bianchi e dei piccoli elettrodomestici mostra che le grandi superfici specializzate rimangono ancora meta d’acquisto, ma sempre più spesso gli italiani comprano casalinghi, elettrodomestici bianchi e piccoli elettrodomestici nelle grandi superfici non specializzate e soprattutto on-line, grazie all’affermarsi di internet, sostenuto dall’offerta di brand forti e prodotti conosciuti, e dallo sviluppo di siti e-commerce dedicati al mondo dell’elettronica e dalla sempre più efficiente rete logistica a cui si affidano, on-line.

Qui tutta la ricerca dell’Osservatorio Non Food di Gs1 Italy

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