Cibo e Solidarietà alla Festa dei Cuochi a Villa Santa Maria - InformaCibo

Cibo e Solidarietà alla Festa dei Cuochi a Villa Santa Maria

di Informacibo

Ultima Modifica: 20/10/2016

di Alba Simigliani – Foto di Nicola Zinni

A Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, si sono appena conclusi, con grande successo e importanti risultati, la Festa Nazionale del Cuoco e la 38° edizione della Festa dei Cuochi.
E' proprio in questo angolo d'Abruzzo, immerso nel verde del paesaggio montano, patria del santo protettore dei cuochi, Francesco Caracciolo, che ogni anno in ottobre si festeggia la grande tradizione culinaria non solo abruzzese. Festa tutta incentrata sulla buona cucina, sul patrimonio enogastronomico della regione in particolare e più in generale dell'Italia, ma anche sulla ricerca e l'innovazione.

Il piccolo borgo, incastonato nella pietra della Maiella, dal 13 al 16 ottobre è stato letteralmente invaso da chef provenienti da tutte le parti d'Italia e anche da fuori nazione, da appassionati buongustai, da produttori e personalità di spicco, da migliaia di visitatori e si è trasformato in palcoscenico ideale per celebrare un lavoro straordinario e una occasione ghiotta per valorizzare l'intero territorio.

Fulcro della manifestazione l'Istituto Alberghiero “ Marchitelli” che ha aperto le porte a cuochi, addetti ai lavori e visitatori, a straordinarie dimostrazioni culinarie per condividere l'esperienza educativa e formativa. “ Questa è la buona scuola qui c'è l'Italia migliore, quella dell'arte e della cultura, perché l'arte culinaria è cultura!” – ha affermato la Dirigente Scolastica Giovanna Ferrante. Infatti qui protagonisti sono la bravura e la passione per un'arte antica che in questo piccolo centro è radicata più che altrove e che ha come Sindaco (neanche a dirlo!) un cuoco, Giuseppe Finamore, che sottolinea: “Questo Evento viene da lontano poiché questo è un territorio che ha una spiccata vocazione per questa arte”.

L'Abruzzo cresce anche grazie ai suoi bravi cuochi che contribuiscono alla conoscenza e alla divulgazione delle sue bontà e delle sue bellezze.

Nei giorni 15 e 16 ottobre, strade e piazzette del centro storico sono state animate da stand e buffet artistici, show cooking tenuti dai professori del Marchitelli e da chef di fama nazionale come Cristiano Bonolo, esperto di cucina vegana che ha presentato il suo intrigante piatto: Tela di Pasta all'essenza di cannella, e dallo spettacolo di Andy Luotto, famoso show man – cuoco, che ha puntato per la sua performance su uno dei prodotti simbolo dell'Abruzzo: la Ventricina.

Padrino d'eccezione di questa 38° edizione, il giornalista critico enogastronomico: Edoardo Raspelli che ha animato con “Chiacchiere di Gusto” questa Kermesse fra le più importanti del centro Italia, la cui fama varca i confini regionali e nazionali.
La storica rassegna quest'anno è stata preceduta da un Evento di risonanza nazionale: La Festa Nazionale del Cuoco 2016.
Giovedì 13 ottobre, oltre 500 chef provenienti da tutta Italia, ma anche da fuori nazione, si sono dati appuntamento all'Istituto Alberghiero “Marchitelli” di Villa Santa Maria per celebrare il 450° anniversario della nascita del Santo e per rimarcare l'importanza della formazione nella ristorazione e sottolineare l'impegno di solidarietà.

Organizzato dalla FIC (Federazione Italiana Cuochi), dall'Unione Cuochi Abruzzesi, in collaborazione con la Regione Abruzzo, il Comune di Villa Santa Maria e l'Istituto Alberghiero,

“La Festa Nazionale del Cuoco quest'anno ha assunto una nuova veste – ha spiegato il Presidente Nazionale Rocco Pozzulocon l'intento di rilanciare un evento sicuramente importante per la categoria, occasione di riflessione ed incontro per tutta la famiglia dei cuochi italiani, ma anche di premiare il lavoro che l'Unione Cuochi d'Abruzzo sta facendo sul territorio. La formazione è fondamentale per le sfide che vedono impegnata la nostra professione, sempre più apprezzata in tutto il mondo, e momenti di convivialità, condivisione e confronto sono davvero importanti per l'intera categoria”.

Roberto Rosati, responsabile del dipartimento di Solidarietà ed Emergenza della FIC, ha dichiarato:” Il cibo è anche convivialità che non può mai prescindere dalla solidarietà. Lo dimostra il nostro impegno costante nella gestione delle grandi emergenze, come per quanto accaduto dopo il terremoto di Amatrice dove cinque cucine e centinaia di chef hanno preparato migliaia di pasti per cercare di alleviare le sofferenze dei terremotati. Oggi siamo qui per celebrare il nostro Santo Protettore e non ci dimentichiamo dei più deboli ecco perché abbiamo deciso di devolvere il ricavato delle degustazioni di questa sera ai Padri Caracciolini per la loro missione in Congo”.

Per garantire il sostegno di tutta la categoria alle nuove generazioni che si avvicinano a mondo della ristorazione in questa occasione è stato siglato un protocollo d'intesa fra il dirigente scolastico Giovanna Ferrante con il Presidente Regionale dell'Unione Cuochi Abruzzesi Andrea Di Felice. “ Il mondo della ristorazione è cambiato – conferma De Felice – e gli studenti dell'alberghiero così come i giovani chef devono sempre ricordare che la ricerca è il motore della nostra professione, insieme alla valorizzazione del territorio e delle tradizioni. In Abruzzo abbiamo varie tradizioni gastronomiche: quella marinara, collinare, montanara e della transumanza e dobbiamo attingere da questo patrimonio.”

La Festa ha lasciato ampio spazio ad una serie di show cooking di cui sono stati protagonisti gli abruzzesi: Marcello e Mattia Spadone, Peppino e Arcangelo Tinari, i Cuochi Team Abruzzo, Daniele d'Alberto e Niko Romito ma anche lo chef pugliese Michele D'Agostino, Presidente Regionale Unione Cuochi Pugliesi oltre al gruppo di giovani cuochi dell'Unione Cuochi Abruzzesi pronti a raccogliere la sfida lanciata da questo incontro.

“E' importante studiare sempre – questo è il messaggio lanciato dal Presidente della delegazione dei giovani cuochi Daniele D'Albertoperché la scuola fornisce delle basi, ma poi è la continua ricerca e lo studio che fanno la differenza nella ristorazione “.

Anche i piatti presentati dai vari chef stellati attingono dalla tradizione, di cui conservano l'essenza nella continua ricerca di perfezione. ” La cucina italiana è il nostro vanto e ci contraddistingue nel mondo – afferma Niko Romitoma deve puntare sui suoi must: materie prime, gusto, emozione e tradizione. Non dobbiamo imitare o rincorrere le mode del momento, perché le tendenze passano, ma la ricerca resta e premia sempre!”. Chiaro il messaggio del pluristellato Romito, diretto soprattutto ai giovani cuochi e ai tanti allievi che affollavano la Sala Conferenze dell'Istituto Alberghiero.

Ancora una volta si riafferma il binomio tradizione-innovazione, dove per innovazione non si intende ciò che stupisce o si fa moda passeggera, ma che resta nella storia. Un lavoro che richiede impegno, sacrificio, studio, ma anche cuore, conoscenza e amore per la propria terra. Cucina complessa, ma non complicata, semplice, che non vuol dire banale.

Dino Pepe, Assessore alle politiche Agricole ha sottolineato che questa è anche l'occasione per riscoprire l'identità dell'Abruzzo e la storia di Villa Santa Maria divenuta nel tempo patria dei cuochi per lo straordinario numero di cuochi che nel corso degli anni è partito da questi luoghi per affermarsi in tutto il mondo riuscendo a valorizzare i prodotti agroalimetari regionali attraverso la grande cucina.

Nel pomeriggio, dopo la suggestiva processione in onore di San Francesco Caracciolo, la Festa ha avuto il suo culmine nei percorsi gastronomici delle eccellenze gourmand delle regioni d'Italia, una sorta di grande Charity dinner , il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.

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Capo Redattore