Cibo a domicilio al lavoro, crescono gli ordini digitali a pranzo
di Simone Pazzano
Ultima Modifica: 21/03/2019
Gli italiani e il food delivery al lavoro. Cresce l’ordine digitale a pranzo (72%), ma anche a cena (25%) direttamente dal lavoro. I trend: pokè, gastronomia e healthy
L’Osservatorio Just Eat ha analizzato le abitudini di oltre 7.000 italiani e 17 professioni diverse per rivelare gusti, cibi e occasioni di consumo del digital food delivery al lavoro. Tra i dati salienti, vince la pausa pranzo (72%), ma anche la cena recapitata al lavoro è sempre più un’abitudine per gli italiani (25%), tanto che da nord a sud, in città e anche nei piccoli centri, si ordina anche 2-3 volte al mese (30%). Il fascino hawaiano si sta ritagliano sempre più spazio, anche sul posto di lavoro, mentre circa il 70% dei lavoratori italiani si affida al food delivery in gruppo; inoltre dal 2017 i pagamenti con i buoni pasto sono aumentati del +70%.
Just Eat, celebre app per ordinare online pranzo e cena a domicilio, presenta i risultati dell’Osservatorio sul Cibo a Domicilio dedicato al mondo del lavoro e alle professioni per svelare le nuove tendenze del food delivery degli italiani al lavoro. Ma che cosa amano ordinare gli Italiani quando sono al lavoro? Nel 2018 è il sushi a trionfare (39%) (con piatti come nigiri sake e nigiri al salmone, e uramaki) sui panini, con ingredienti a scelta (37%) e sulle piadine (36%), re e regina del 2017, che pur scendendo dal primo posto, restano sul podio. Ecco così la nuova top ten delle abitudini degli italiani che ordinano a domicilio dal proprio posto di lavoro.
Top 10 Cucine preferite (oltre alla pizza)
Sushi: 39%
Hamburger e panini: 37%
Piadine: 36%
Poké: 18%
Healthy: 16%
Cinese e ramen: 15%
Etnica: 11%
Insalate: 10%
Tramezzini: 7%
Dolci e gelato: 3%
I trend per i pranzi al lavoro: vince il fascino hawaiano del poké
L’Osservatorio Just Eat rivela anche le cucine più trendy nelle scelte dei lavoratori, cioè quelle che dimostrano la maggior crescita. Al primo posto il fascino hawaiano del poké, cresciuto in modo esponenziale, con salmone ed edamame, e takoyaki con salsa teriyaki come piatti più amati, al secondo posto la gastronomia nostrana e al terzo la cucina healthy, sempre più ricercata a pranzo. La mania del cibo sano invade infatti l’ambiente di lavoro, privilegiando insalata, riso venere e chicken salad.
Tra i desk degli italiani si consumano però anche gelato, pinsa e proposte di rosticceria e si confermano intramontabili gli ormai famosi pack a domicilio di cucina giapponese, messicana e a base di pollo. Tra i piatti più in crescita anche qualche curiosità come la zucca al forno, il cous cous con le verdure e le piadine.
A ogni mestiere il proprio pasto del cuore
L’analisi entra nelle giornate lavorative di ogni professione e rivela che gli impiegati ordinano di più (40%), seguiti da studenti (33%) e da liberi professionisti (18%), ma ogni lavoro ha la sua cucina preferita a domicilio. Tra le 17 professioni coinvolte nell’analisi infatti, emergono tendenze alimentari molto diverse legate a necessità, come tempo, modalità di lavoro e stili di vita professionale. Chi lavora nel marketing e comunicazione si posiziona al primo posto tra le professioni più appassionate di food delivery, con l’amore per l’healthy, che vale anche per il settore immobiliare; chi è attivo nel digitale preferisce l’hamburger, così come i liberi professionisti, mentre nelle risorse umane si ordina sushi e nell’intrattenimento, cinese e ramen.
Nel settore sanitario/medicale predomina il sushi, a pari merito con chi è impiegato nel settore bancario e in quello finanziario/amministrativo, mentre chi è nelle vendite e nel commerciale vuole i tramezzini. Nell’estetica e nella bellezza spopolano le insalate, nella moda gli hamburger, nella grafica il pokè. Per il comparto food & beverage spazio a cinese e ramen, ed etnico per l’editoria, mentre nell’automotive i panini, insieme a design e arredamento.
Da nord a sud il food delivery al lavoro
Da nord a sud si ordina più dal lavoro nelle grandi città: vince Roma che ha scalzato il primato degli ordini a Milano, sul podio nel 2017. Seguono Bologna, Torino, Genova, Napoli, Trieste, Palermo, Firenze, Verona e Parma. La crescita maggiore si registra però nelle altre città sparse lungo la Penisola, come Rimini e Ravenna, Arezzo, Recco, Siracusa, Foggia ma anche Potenza e Caserta, segno di una grande attenzione ai vantaggi del food delivery al lavoro, apprezzato sempre di più anche grazie alla capillarità di servizi come Just Eat presente ormai in oltre 1.000 comuni italiani.
Cosa vogliono gli italiani che scelgono il food delivery in ufficio?
In primis i tempi di consegna affidabili, seguono la varietà di cucine disponibili, la possibilità di usufruire di sconti e offerte, la rapidità della consegna, la possibilità di pagare con i buoni pasto.
A riconoscere i plus del food delivery, come la praticità e la possibilità di sperimentare cucine lontane e della tradizione locale, sono in particolare i professionisti del marketing e comunicazione, i tempi di consegna affidabili sono fondamentali per le risorse umane, mentre la varietà è apprezzatissima soprattutto nell’ambito dell’editoria. La possibilità di godere di sconti speciali è un must per il settore bancario, ma anche per chi lavora nella moda. Chi è impiegato nel food & beverage ama la possibilità di pagare con i buoni pasto, metodo di pagamento che è cresciuto del 70% rispetto al 2017, soprattutto per chi è impiegato nel settore bancario.
Ma ordinare cibo a domicilio in ufficio è anche un momento per condividere i pasti con i colleghi, infatti il 30% delle persone ordina per il team, in particolare nel settore bancario, il 16% in gruppi più numerosi e il 28% con un altro collega, soprattutto per i professionisti dell’estetica e della bellezza. In termini di frequenza degli ordini, emerge che i professionisti ordinano almeno 2-3 volte al mese (30%), 1 volta al mese (21%), ogni settimana (14%) e anche più di una volta al mese (7%).
Età, sesso e ordini preferiti
Anche nel food delivery al lavoro i gusti cambiano in base all’età: dai 26 ai 35 anni il cibo preferito è il sushi e si ama provare diversi ristoranti, mentre dai 36 ai 45 anni si ordina soprattutto l’hamburger e si spende di più. E fra uomo e donna? A ordinare di più in ufficio sono gli uomini, poco fedeli ai medesimi ristoranti, a differenza delle donne che però spendono anche di più (circa +10%), con buona predilezione di sushi (+15% rispetto agli uomini) e piatti healthy (+13% rispetto agli uomini).
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