Chiude Peyrano, addio ad un’altra eccellenza del cioccolato
Dopo la chiusura della storica azienda di gianduiotti di Novi Ligure, Pernigotti
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 09/02/2019
Continua il momento di crisi dei più famosi brand piemontesi del cioccolato.
Dopo la chiusura della storica azienda di gianduiotti di Novi Ligure, Pernigotti (cassa integrazione straordinaria per un anno dei 92 dipendenti, arrivata al termine dell’incontro al ministero del Lavoro lo scorso 6 febbraio), arriva ora la doccia fredda con la chiusura della Peyrano. Lo storico laboratorio artigianale di corso Moncalieri a Torino ha portato in tribunale i libri contabili, i debiti ammonterebbero a 5 milioni di euro.
Il primo segnale di questa crisi era stato dato dalla chiusura dello storico negozio di corso Vittorio Emanuele II a Torino.
«Non basta saper leggere le ricette per essere bravi chef. Gli ingredienti del gianduiotto sono noti a tutti, ma per farlo bene ci vuole sapienza, -avevano detto Bruna e Giorgio Peyrano solo un mese fa-. Ecco, se qualcuno vuole condividere i nostri segreti e il nostro amore per il cioccolato è ben accetto. Purtroppo abbiamo poco tempo. Se non troviamo un finanziatore serio saremo costretti a chiudere per sempre la nostra attività. Ma la speranza, si sa, è l’ultima a morire. E noi non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci».
Il finanziatore serio non è arrivato e cade così un altro marchio storico che ha reso famoso nel mondo il cioccolato torinese, con il rammarico di tutti gli amanti del cibo degli Dei. L’amarezza di questo momento viene espresso da tanti e un “caro saluto ai coniugi Peyrano” arriva su facebook anche da Gigi Padovani che, insieme alla moglie Clara, è il maggiore esperto (e amante) del cioccolato in Italia.
La cioccolateria Peyrano è nata nel 1915
Come si legge sul loro sito, la cioccolateria Peyrano è nata nel 1915 “a pochi passi dal fiume Po e le piazze più belle di Torino”. Già fornitori della Real Casa dei Savoia, la ditta Peyrano ha ampliato la sua produzione portando il cioccolato su riviste di moda negli anni ’70 ed esportando i suoi prodotti in tutto il mondo.
A gestire la cioccolateria i coniugi Bruna e Giorgio Peyrano, “depositari della squisita arte del cioccolato e produce i famosi giandujotti, vanto e simbolo della città di Torino”.
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