Crisi Pernigotti, tutto rinviato di un mese, fino al 5 febbraio
Il prossimo appuntamento sarà il punto di partenza per il nuovo percorso di reindustrializzazione della Pernigotti?
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 09/01/2019
La telenovela della crisi della Pernigotti continua, rimane ancora aperta la difficile situazione per i dipendenti, come più volte InformaCibo ha raccontato su queste pagine. Ieri, 8 gennaio, si è svolto a Roma, nella sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un nuovo incontro tra l’azienda e le rappresentanze sindacali (presenti anche i parlamentari e rappresentanti delle istituzioni regionali piemontesi).
Al tavolo, presieduto dal Vice Capo di Gabinetto del Mise Giorgio Sorial, ha partecipato anche la Sernet, advisor incaricato d’individuare una soluzione per la reindustrializzazione dell’impianto.
La decisione presa: nuovo appuntamento il 5 febbraio 2019
La Sernet ha illustrato le opzioni attualmente allo studio e i potenziali interessamenti, ma non è stato raggiunta nessuna conclusione definitiva. Oltre a quelle di Sperlari e di un fondo indiano, altre manifestazioni di interesse per la Pernigotti sono arrivate dalla Laica di Novara e da alcune realta’ locali interessate ai macchinari, come la Suissa.
Ma il tutto slitta di un mese, fino al 5 febbraio, quando è fissato un nuovo incontro. Si è così concesso all’advisor, che ha ricevuto l’incarico solo pochi giorni prima delle festività natalizie, di proseguire nelle attività di ricerca e di verifica delle proposte.
Ma la Cgil non è ottimista:
“Nell’odierno incontro al Ministero del Lavoro i rappresentanti dell’azienda hanno continuato a tenere un atteggiamento di chiusura su qualsiasi ipotesi di vendita del marchio, in spregio alle posizioni del governo, dei sindacati, delle istituzioni locali e soprattutto dei lavoratori proponendo contratti di fornitura a terzi e la vendita dei macchinari dello stabilimento senza nessun patto sociale che accompagni gliammortizzatori sociali” dice Mauro Macchiesi, Segretario nazionale Flai Cgil.
La Uila Uil auspica un partner industriale solido
«Uno degli obiettivi che volevamo ottenere era quello di avere più tempo per cercare soluzioni che consentano la reindustrializzazione del sito di Novi Ligure e l’abbiamo ottenuto, ha detto il segretario nazionale Uila Uil, Pietro Pellegrini, commentando gli esiti dell’incontro al Ministero del Lavoro-. L’appuntamento è per il 5 febbraio prossimo, data in cui speriamo che l’advisor presenti condizioni concrete e un partner solido a livello economico ed industriale per cambiare le sorti della Pernigotti e dei suoi lavoratori».
«Avremmo preferito un allargamento delle competenze dell’advisor Alberto Sportoletto in modo che si potesse valutare anche l’ipotesi di cessione del marchio. Tuttavia prosegue la totale chiusura dell’azienda nei confronti di questa possibilità e questo è per noi un grande dispiacere perché è chiaro che i contratti di fornitura a terzi e la vendita dei macchinari dello stabilimento non garantiscono la continuità produttiva e l’occupazione – prosegue Pellegrini -. Il nostro auspicio è che l’appuntamento del 5 Febbraio, data in cui partirà ufficialmente anche la Cig per cessazione, sia il punto di partenza per il nuovo percorso di reindustrializzazione della Pernigotti».
Giornata di solidarietà domenica 13 gennaio
Intanto la città di Novi Ligure è tappezzata da manifesti che invitano la popolazione a partecipare alla Corsa di Solidarietà per le vie cittadine. L’appuntamento, a fianco dei lavoratori della Pernigotti, è fissato per domenica 13 gennaio
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