Capitali della Cultura, 2021 Parma, 2022, 2023
La Capitale italiana della Cultura 2022 (crisi di governo permettendo..) verrà scelta lunedì 18 gennaio. Oggi ore 18,30 primo dialogo “Towards 2023” tra Giorgio Gori sindaco di Bergamo e Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, intanto Parma si prepara
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 15/01/2021
Quale sarà la Capitale italiana della cultura 2022?
A chi passerà il testimone Parma Capitale della Cultura 2021?
Tra le giornate di ieri ed oggi dieci città si stanno giocando le ultime carte per vincere l’ambito titolo di Capitale italiana della Cultura 2022, dopo che Parma, causa causa Covid – 19, continuerà a mantenere il titolo un anno in più del previsto, 2020 + 21.
Per la Capitale della cultura 2022 la corsa è vicina al traguardo: oggi ultima giornata delle audizioni delle città finaliste e lunedì dovrebbe arrivare la decisione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (crisi di governo permettendo…).
Ieri con lo scritto di Francesco Lenoci nel presentarvi il derby pugliese tra Bari e Taranto (qui su Informacibo – l’audizione di Taranto e Grecia Salentina oggi, 15 gennaio, alle 10,45).) vi abbiamo presentato le dieci città in gara.
Ecco i progetti e i dossier di candidatura 2022
“Towards 2023”: sei dialoghi online per Bergamo e Brescia capitali della cultura
Ma quando mancano oltre 700 giorni a quando Bergamo e Brescia diventeranno Capitali Italiane della Cultura nel 2023 da oggi, 15 gennaio 2021, comincia la volata con una serie di incontri sul tema della solidarietà tra entrambe le città.
Comincia l’ouverture di Towards 2023, il percorso nato in sinergia tra Acli bergamasche e bresciane.
Ad aprire le danze di questo itinerario di avvicinamento, che durerà fino al 2023, saranno i sindaci di Bergamo e Brescia, rispettivamente Giorgio Gori ed Emilio Del Bono: oggi venerdì ore 18,30
Le Acli lanciano la volata con sei incontri
Il primo dialogo tra i due sindaci, Gori e Del Bono, si terrà venerdì 15 gennaio dalle 18.30 alle 19.30 sulla Pagina Facebook e sul canale Youtube delle Acli di Bergamo e delle Acli di Brescia.
In seguito in altri cinque incontri si confronteranno i due vescovi (29 gennaio), i due rettori dell’Università incontro moderato dal caporedattore del Corriere della Sera Bergamo Riccardo Nisoli (12 febbraio), i due presidenti di Confcooperative Giuseppe Guerini e Marco Menni (26 febbraio), i due presidenti di Confindustria Stefano Scaglia e Giuseppe Pasini dialogheranno (12 marzo) con il giornalista di “Bergamo News” Davide Agazzi, ed, infine, la discussione vedrà protagoniste alcune delle realtà giovanili rappresentative ed emergenti.
Il commento di Daniele Rocchetti, Presidente delle Acli di Bergamo e Pierangelo Milesi, Presidente delle Acli di Brescia
«Essere sempre più profeti della cultura della cura, al servizio di ogni prossimo, partendo dagli ultimi e dai penultimi» è l’orizzonte dichiarato dai due presidenti dell’Associazione, da anni portavoce impegnata in ambito culturale e sociale e caratterizzata da un forte radicamento sul territorio. Uno sguardo dal basso che non si limiti a descrivere le possibilità e le ricchezze, ma si concentri anche sulle problematicità reali delle due città.
«I sei dialoghi vorrebbero essere l’aperitivo di un percorso che si snoderà in due anni e che vedrà il concretizzarsi di esperienze articolate. I colloqui con le principali realtà cittadine hanno l’obiettivo di consolidare una cultura politica – proseguono Daniele Rocchetti, Presidente delle Acli di Bergamo e Pierangelo Milesi, Presidente delle Acli di Brescia – con uno sguardo divergente sulle città e con un’articolazione il più possibile impertinente perché non diventino dei salotti, ma degli incubatori di azioni sociali. In seguito, vi sarà una seconda fase (da aprile a giugno 2021) in cui saranno i circoli Acli gli attori di iniziative mirate tra cui passeggiate di quartiere, economia sospesa ed eccedenze alimentari. Una terza fase (da ottobre 2021 ad aprile 2022) cercherà di dare vita a vere e proprie esperienze con una decisa ricaduta sociale, che verranno consolidate e replicate nella seconda parte del 2022. In agenda alcune tematiche prevalenti: l’inclusione lavorativa, nuove forme concrete di integrazione, esperienze di sviluppo territoriale».
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