Capitale italiana della Cultura 2021, slitta al 13 marzo il termine per presentazione delle candidature
Il titolo è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del programma presentato
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 01/03/2020
Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha prorogato dal 2 al 13 marzo il termine per la presentazione dei dossier di candidatura da parte dei Comuni, delle Città metropolitane e delle Unioni di Comuni che hanno presentato manifestazioni di interesse al bando “Capitale italiana della cultura 2021”.
Il titolo di “Capitale Italiana della Cultura”, istituito dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini con la legge Art Bonus nel 2014, è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del programma presentato. Le città che hanno manifestato il proprio interesse devono quindi ora presentare entro il 13 marzo i propri dossier di candidatura, che verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama per arrivare entro il 30 aprile (data che al momento resta confermata) alla selezione di un massimo di 10 progetti finalisti da invitare in audizione.
La città Capitale Italiana della Cultura 2021 verrà scelta esclusivamente sulla base di questi colloqui entro il 10 giugno, quando la giuria indicherà pubblicamente al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo la candidatura più idonea da formalizzare con delibera del Consiglio dei Ministri.
Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017; Palermo nel 2018.
Parma è la Capitale Italiana della Cultura 2020
A Parma un intenso calendario di eventi che partito il 12 gennaio con l’apertura ufficiale alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, proseguirà fino al 31 dicembre 2020.
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