Nino Negri, il vino eroico di Valtellina e il suo fiore all’occhiello, lo Sfursat 5 Stelle
di Emanuele Scarci
Ultima Modifica: 14/01/2021
Nino Negri è il fiore all’occhiello del Gruppo Italiano Vini. E lo Sfursat è il vino bandiera della cantina valtellinese. E’ prodotto da una selezione delle migliori uve raccolte nelle annate migliori.
Dopo l’appassimento naturale di 3 mesi, le uve Nebbiolo chiavennasca in purezza vengono vinificate in rosso con una lunga macerazione. Alla maturazione di 18 mesi, solo in barriques nuove di rovere francese, segue un ulteriore affinamento per 6 mesi in bottiglia.
Quale il risultato? Lo Sfursat di Valtellina Nino Negri 5 Stelle 2017 lo si può trovare anche sulle piattaforme di e.commerce intorno ai 60 euro.
Vino eroico
La cantina si trova a Chiuro, subito dopo Sondrio, a 350 metri di altitudine, prima che la strada prenda quota per i 450 metri di Tirano e i 900 di Sondalo.
Si tratta di una viticoltura eroica, in un ambiente montano unico, con lembi di terra strappati alla montagna grazie alla tecnica dei terrazzamenti: si realizza con una miriade di muri a secco in sasso che sostengono i tronchi vitati costruiti per consentire la coltivazione. Il terreno, sabbioso limoso, è predisposto alla siccità per la scarsa ritenzione idrica e l’elevata permeabilità.
I terreni sono poco profondi e hanno una superficie lavorabile che va dai 40 ai 120 cm, tanto che non è raro vedere la radice della vite nella fessura della roccia. Le viti crescono sulle pendici dei monti, protette dai venti del nord ed esposte al sole fino al tramonto.
La cantina Nino Negri è proprietaria di 33 ettari di vigneti, tra cui: Grumello, con 11 ettari esposizione a mezzogiorno; Fracia con 7 ettari nel cuore della sottozona Valgella; Inferno con 10 ettari nelle 5 sottozone della Valtellina Superiore e il cui nome è legato alla pendenza e alle temperature estive elevate.
Da questi vigneti nascono vini eleganti e longevi: dallo Sfursat, il più tipico dei vini della zona, fino a una selezione di Valtellina Superiore.
La storia delle cantine Nino Negri
Le origini dell’azienda valtellinese risalgono al 1897, quando Nino Negri, originario di Aprica, sposò Amelia Galli, proprietaria del Castello Quadrio di Chiuro. Insieme, scelsero il Castello come sede dell’attività vitivinicola. La svolta però avvenne nel 1927 quando il figlio Carlo si diplomò enotecnico e si affiancò al padre nell’impresa.
Nel 1946 venne creata la ditta individuale Nino Negri di Carlo Negri avente come scopo “il commercio di vini ed uve con cantine a Chiuro e a Moniga del Garda”.
Carlo nel 1969 cedette l’attività alla società svizzera Winefood ma rimase in azienda, con l’aiuto del giovanissimo enologo Casimiro Maule. Nel 1986 Winefood cedette la proprietà al Gruppo Italiano Vini che investì sulla cantina valtellinese. E nel 1989 al Concorso di Bordeaux arrivò la prima medaglia d’oro allo Sfursat 5 Stelle, creato nel 1983 proprio da Maule.
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