Cala il sipario sulla prima edizione di Truffle & Co il Festival del Tartufo Nero Pregiato
di Informacibo
Ultima Modifica: 17/12/2013
di Mariella Belloni
Al PalaTruffle di Roccafluvione, in provincia di Ascoli Piceno, nel centro delle Marche, una terra bella e misteriosa ancora tutta da scoprire, si è chiuso il Festival con l’asta del tartufo nero pregiato.
Otto i lotti in vendita, tutti di nero pregiato, dei produttori della zona: Trivelli, Angellozzi, Poli. Il primo lotto è stato aggiudicato in sala dopo il secondo rilancio partito da un'asta base di 200 euro.
Era un pezzo unico da 348 grammi, globoso e irregolare abbastanza maturo. Un tartufo di grande impatto visivo vista la sua grandezza. Il primo rilancio è stato di 230 euro, il secondo di 260 euro. Il secondo lotto ha visto un tris di nero pregiato con tre esemplari abbastanza regolari del peso complessivo di 547 grammi. Sebastiano Somma si è prestato a girare tra il pubblico con il piatto di tartufi in mano mostrandoli e avvicinandoli al naso dei presenti. Questo lotto è stato aggiudicato con l'asta base di 250 euro. E via così fino al colpo di scena con l'offerta di 26 tartufi, del peso complessivo di 513 grammi, contesi in diretta da due buyer molto lontani. Un giapponese collegato da Tokyo, dove l'ora locale segnava le due di notte, e un italiano da New York dove l'ora locale segnava mezzogiorno. Il primo a farsi avanti, con il prezzo base d'asta pari a 350 euro, è stato il giapponese. Tempestiva la risposta dell'italiano, Gianfranco Picchi, che ha rilanciato a 400 euro aggiudicandosi l'asta. Il settimo lotto è stato acquistato da un partecipante della sala del Palatruffle: 400 euro per cinque tartufi del peso complessivo di 634 grammi.
Aggiudicato anche l'ultimo lotto, sette esemplari per 509 grammi, al prezzo base di 350 euro, acquistato sempre nella sala del Palatruffle. Soddisfatta, al termine del Festival, la presidente di Elabora, Patrizia Di Luigi: “Una settimana molto intensa. Il pubblico ha risposto numeroso, nonostante il maltempo dei primi giorni della rassegna. Siamo già proiettati alla seconda annualità di Truffle & Co”. In mattinata lo staff del Consorzio Elabora aveva raggiunto Roma per consegnare il Premio del festival a Beppe Bigazzi, celebre culture dell'enogastronomia italiana. Bigazzi è stato omaggiato con un piatto di ceramica realizzato dall'artista ascolana Barbara Tomassini e un cesto di prodotti locali dove non è mancato il tartufo nero pregiato di Roccafluvione.
A causa di un grave lutto che alla vigilia del premio ha colpito la sua famiglia, Bigazzi non è riuscito a intervenire di persona a Roccafluvione. Cosicchè una delegazione di Truffle & Co si è recata a Roma, all’Eur, per la consegna del premio: una ceramica realizzata per la speciale occasione dall’artista ascolana Barbara Tomassini. La stessa Tomassini ha donato a Bigazzi il riconoscimento: “Ho rappresentato in una ceramica i prodotti del territorio piceno – ha spiegato l’artista – dai tartufi alle mele rosa, dalle castagne ai corbezzoli. Per dipingere ho utilizzato una tecnica personale a rilievo con vetrofusione”. Bigazzi, 80 anni ottimamente portati, ha ringraziato il Consorzio Elabora per averlo premiato in questa prima edizione di Truffle & Co: “Sono molto legato alle Marche, in primo luogo per aver lavorato a lungo all’eni, guidato da vari presidenti marchigiani a partire da Enrico Mattei. In modo particolare, ad Ascoli torno sempre molto volentieri perché conosco il territorio e apprezzo in modo particolare il Sistema Marche, fatto da gente laboriosa e lungimirante che sa tirarsi su le maniche nei momenti di difficoltà. Sono dispiaciuto per non essere riuscito a intervenire a Roccafluvione, ma prometto che verrò di persona a conoscere gli organizzatori del Festival e il sindaco”.
“Per Roccafluvione è una giornata storica- ha detto il sindaco di casa, Marcello Formica -. Il nostro ringraziamento va al Consorzio Elabora, che si è speso per organizzare un evento di tale portata, al Gal Piceno che crede con i fatti nelle aree rurali, alle Comunità Montane che sono sempre di supporto alle iniziative del territorio”: Tra gli ospiti della prima giornata i tour operator nazionali, che grazie a Truffle & Co hanno potuto visitare il Piceno, e i giornalisti delle testate nazionali e internazionali accreditati.
Al PalaTruffle, nel pomeriggio, si è svolto il convegno sul tema “Il tartufo, pregiato per scelta”, alla presenza di un folto pubblico nonostante le condizioni di tempo avverso. L’agricoltura per uscire dalla crisi. L’assessore regionale Maura Malaspina ha aperto con questa ricetta il convegno, a Roccafluvione, sul tema “Il Piceno, pregiato per scelta: il marketing territoriale attraverso l’enogastronomia e i prodotti tipici” organizzato nell’ambito di Truffle & Co, il Festival del tartufo nero pregiato. “Dobbiamo tornare all’agricoltura – ha detto la Malaspina – questo ci aiuterà ad uscire dalla crisi economica. I dati degli studenti iscritti alle facoltà agrarie nel nostro territorio sono in aumento e questo è già un buon segnale. Nella provincia di Ascoli hanno registrato un +30% mentre in quella di Macerata un +60%”. L’assessore all’agricoltura ha sottolineato come la Regione ha già finanziato impianti di nuove tartufaie nel territorio marchigiano. “Il tartufo deve essere trattato come un tesoro – ha proseguito – perché ci fa conoscere e apprezzare in tutto il mondo. La Regione è molto attenta a tutto questo. Stiamo lavorando per essere capofila alla Camera, dove è allo studio un disegno di legge per un piano tartuficolo nazionale al pari del castagno”. Dopo i saluti del sindaco di Roccafluvione, Marcello Formica, ha preso la parola Domenico Gentili, presidente del Gal Piceno: “Siamo impegnati a 360 gradi nella promozione del territorio, uno degli obiettivi maggiormente richiesti dagli operatori. Facendo promozione si crea economia, e anche i giovani possono trarne vantaggi lavorativi”. Emiliano Pompei, tartuficoltore, ha avanzato una richiesta: “I terreni di ampliamento da destinare a nuove tartufaie sono per lo più terreni già agricoli, soggetti a semina. Bisognerebbe utilizzare anche terreni marginali per recuperare aree che non sono coltivate”.
L’attenzione è stata poi posta sull’importanza della promozione del territorio che possa vedere l’Ascolano al pari di altre località note per il tartufo. “Dobbiamo recuperare un gap culturale – ha puntualizzato il presidente della Provincia di Ascoli, Piero Celani – che riguarda proprio la promozione. Non vogliamo sminuire Acqualagna, ma noi possiamo inserirci in un contesto nazionale perché non abbiamo nulla da inviare a nessuno. Tutti parlano di marketing, ma si è persa la visione globale”. Celani si è rivolto anche ai giovani e all’importanza dello sviluppo del territorio agricolo: “Dico ai ragazzi di occuparsi non solo della produzione di eccellenze locali, come il tartufo, ma anche dell’accoglienza, dell’informazione e soprattutto dell’innovazione”.
Al convegno è stata portata l'esperienza di Alberto Monachesi, patron di Tipicità che ha avuto un ruolo importante per la promozione dei prodotti marchigiani: “Un brand di successo costruito in 22 anni di continue soddisfazioni. Oggi si parla di Tipicità e delle Marche in tutto il mondo”. Così Tommaso Lojodice, vice presidente Acli Terra: “Dietro all’agricoltura c’è anche un’importanza etica data da famiglie che difendono ancora i veri valori”. Renzo Feliziani, commissario capo del Corpo Forestale, ha parlato della legislazione che accompagna la tartuficoltura. Serafino Fioravanti, presidente dell’Associazione tartufai tartuficoltori dei Sibillini, ha spiegato i segreti del settore. Poi le conclusioni, affidate a Patrizia Di Luigi, presidente del Consorzio Elabora che promuove Truffle & Co: “Finalmente si inizia un nuovo cammino. Guardiamo al tartufo e all’economia ad esso legata con occhi diversi, legati alla tradizione ma anche innovativi per cercare nuovi strumenti che favoriscano lo sviluppo”.
Per i tour operator e giornalisti che hanno raggiunto in serata il Comune di Comunanza, è seguita la visita alla Biblioteca comunale, aperta al pubblico nel luglio del 2008 e gestita dalla Sede Locale Archeoclub d’Italia, è allestita in tre sale del piano rialzato nel Palazzo Pascali. Il patrimonio librario spazia tra la letteratura americana ed europea con testi in lingua, la poesia del Novecento, teatro, arte e saggistica.
A seguire, per deliziare il palato, una cena tipicamente marchigiana presso il ristorante La Locanda del Gusto nel centro storico di Comunanza. Non c’è niente di meglio che gustare i piatti della tradizione marchigiana e romana presso questa antica Osteria, con il soffitto di travi e gli archi accuratamente e sapientemente restaurati è ideale per ogni esigenza e per stupire i commensali. Le proposte gastronomiche affondano le radici nella solida tradizione culinaria locale e spaziano verso piatti caratteristici, tutti a base di ingredienti freschi, genuini e accuratamente selezionati. Dalla pasta fatta in casa alle carni certificate, salumi e formaggi nostrani, i gustosi contorni stagionali (da provare la deliziosa giardiniera di verdure) e i dolci, tutti rigorosamente di produzione propria, ricette tipiche rivisitate con fantasia in grado di tentare anche i meno golosi, contraddistinguono lo stile della Locanda del Gusto. Altrettanto ricca è la carta dei vini, tutti marchigiani di origine controllata. Le delizie del palato hanno un sapore in più perché arricchite dall’atmosfera familiare in cui Maria, Daniele e Filippo vi sapranno accogliere.
A chiusura di questa prima ed intensa giornata del Festival, per il meritato riposo, cosa c’era di meglio che l’Agriturismo Arcera. Nel minuscolo borgo medievale di Forcella, circondato da un anello verde intervallato da rocce nel silenzio della natura, un’antica struttura fortificata è stata ristrutturata nel rispetto della storia del luogo. Ci si arriva percorrendo una tortuosa stradina passando davanti una bella chiesetta e dietro di essa un antico mulino con a fianco una bella cascata. La cura dei particolari ha caratterizzato la complessa opera di recupero a partire dagli spazi aperti, rigorosamente in sasso, fino alle confortevoli camere private con vista mozzafiato, ideali per trascorrere ore in completo relax e armonia. Gli interni sono arredati con mobili in legno scuro e ferro battuto, che rievoca i materiali e le suggestioni di un tempo passato che qui ha trovato rifugio. Tre sale a tema (la caccia, il bosco e l’aia), tutte dotate di camino, regalano angoli con accenti e stili diversi. La calorosa accoglienza di Ombretta, formidabile padrona di casa che lo gestisce in maniera familiare insieme a papà e mamma, vi farà sentire come a casa. La dolcezza del miele di acacia, la fragranza di un pane cotto a legna, le torte e i dolci tradizionali, tutti fatti in casa sono le armi di seduzione della famiglia. Il ristorante, dotato di terrazza panoramica, è aperto a cena su richiesta, per una civiltà contadina che rivive nei piatti il frutto di una terra coltivata con metodi e ingredienti rigorosamente biologici.
Tartufo Nero pregiato…il profumo della vita
Successo del tartufo nero pregiato interpretato da Michele Bendini, il protagonista dell’ultima serie del programma MasterChef Italia, ospite nel PalaTruffle per il Festival. Il personaggio del momento che, grazie al talent show di Sky si è fatto conoscere per le sue abili doti culinarie anche se la sua professione sia un’altra, quella del veterinario, con la passione per i fornelli, si è esibito in uno show cooking di un’ora e mezza durante il quale hanno preso forma tre piatti a base di tartufo.
Arquata del Tronto: la Regina dei due Parchi
Dopo aver fatto acquisti presso il punto vendita Filotei, un invito particolare ad assaggiare l’offerta di alcune prelibatezze cucinate da Marianna presso il ristorante Camartina, locale situato in Frazione Camartina di Arquata del Tronto (AP), per gli amanti della buona cucina tipica e tradizionale. Tra le specialità da provare le tagliatelle alla trota in bianco e piatti con tartufi e porcini rigorosamente della zona, a salvaguardia dei sapori e dei profumi che ci hanno accompagnato fino ai giorni nostri.
Ascoli Piceno, piccola città posta fra i monti ed il mare, con gioielli d’arte e spettacolari panorami
Non si può lasciare la terra marchigiana e le sue eccellenze, senza aver fatto visita all’azienda Trivelli, che opera nel settore alimentare, nello specifico in quello della raccolta e lavorazione dei tartufi “Tuber Melanosporum” (neri pregiati). Il processo produttivo incorpora in se l’antica tradizione familiare e quella dei luoghi ove è situata (Roccafluvione – Ascoli Piceno). Tale connotazione le permette di coniugare l’uso dei metodi “di una volta” con le innovazioni tecnologiche e le norme igienico sanitarie vigenti. E’ così che l’antico sapore, genuino, deciso, vero e ancora straordinariamente affascinante del tartufo, può essere gustato in gran parte del mondo. Infatti l’azienda “Trivelli Tartufi”, sebbene tramite una gestione essenzialmente famigliare, scelta operata prevalentemente per salvaguardare la qualità del prodotto, attraverso una irreprensibile selezione originaria del “frutto della terra” e la lavorazione dello stesso con l’uso dei metodi classici messi in atto con l’adozione delle più moderne tecnologie, è in grado di raggiungere livelli di produzione che consentono la puntuale presenza sui mercati nazionali ed esteri. Tutto ciò continuando a concedere alla qualità la antecedenza irrinunciabile ed assoluta che le spetta. Nella necessità di non distaccarsi dalla evoluzione gastronomica l’azienda, oltre che offrire prodotti classici da consumarsi nell’esercizio della tradizione di ogni località (il tartufo bianco, il nero pregiato e il nero scorzone estivo qualità invernale), genera prodotti gastronomici ove è dominante il sapore del tartufo e dove questo viene armonicamente coniugato con altri sapori che, comunque, non vengono “offesi”. Questi prodotti sono: Patè di Olive al Tartufo nero pregiato, Burro con Tartufo nero pregiato, Condimenti aromatizzati al Tartufo nero pregiato e Tartufo bianco, Sugo di pomodoro al tartufo nero pregiato, Patè di funghi champignon al Tartufo nero pregiato, ecc…
“La crisi si fa sentire anche in questo settore – ha detto Stefania Sciamanna, titolare dell’azienda – ma per fortuna esportiamo un po’ in tutto il mondo: Ucraina, Russia, Europa, Giappone, Canada, Stati Uniti, Australia e quest’anno anche in Cina”.
All’insegna del gusto le eccellenze del territorio piceno in mostra a Roccafluvione
“Vado io a raccoglierle – ha spiegato Giovanni Leonardi, titolare insieme al figlio Antonio – le cerco tra i prati e i boschi. Quelle che crescono spontaneamente sono l’ortica, il sambuco (diuretico) e il biancospino (calmante). Quelle che invece coltiviamo sono la melissa, l’issopo, il finocchio, il carciofo e la lavanda”. In mostra anche un’azienda che da dieci anni ha iniziato a produrre l’olio extravergine dall’oliva tenera ascolana.
E’ l’oleificio di Rosina Silvestri, a Spinetoli. Ricco di polifenoli ha proprietà curative come abbassare il colesterolo cattivo. Ideale per chi ha problemi cardiovascolari, può essere un buon alleato per prevenire l’infarto. L’azienda lo produce anche per le pappe dei bambini perché i polifenoli aiutano a rin forzare l’organismo diminuendo le intolleranze alimentari. Sempre con l’olio delle olive Silvestri si producono prodotti per la cosmesi. Burro cacao, crema per il corpo e shampoo-doccia. Tra gli stand era presente anche un’attività artigianale che produce pasta all’uovo, “Le Bontà di Lucia”, che ha il punto vendita a Roccafluvione. Un pastificio a conduzione familiare dove è possibile trovare olive e lasagne al tartufo, oltre alle linee della pasta fatta in casa e dei dolci tipici. L’azienda Bosco d’Oro di Ascoli produce tartufo sia allo stato di raccolta sia in salse con vasetti anche di miele al tartufo da abbinare alle degustazioni di formaggi. In mostra un coltivatore di tartufi, Giulio Poli della Poli Tartuficoltura di Roccafluvione. “Abbiamo tartufo bianco e nero e anche piantine micorizzate certificate che possono essere piantate nelle tartufaie. Attraverso un fabbro creiamo i vanghetti, fatti a mano, indispensabili per non rovinare il tartufo prima di raccoglierlo”.
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