“Buono come il Parmigiano, liscio come l’olio”, un incontro di Mangiacinema a Salsomaggiore - InformaCibo

“Buono come il Parmigiano, liscio come l’olio”, un incontro di Mangiacinema a Salsomaggiore

Dialogo tra Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano e Francesco Coppini, presidente di Coppini Arte Olearia con le domande di Sandro Piovani

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 22/09/2020

Due eccellenze,  Parmigiano Reggiano e Olio, anzi Coppini Arte Olearia, al centro del dibattito di Mangiacinema, la rassegna ideata da Gianluigi Negri, che si avvia alla conclusione con la grande giornata di mercoledì 23 settembre  dedicata a Pupi Avati.

Buono come il Parmigiano, liscio come l’olio” è stato il tema dell’incontro, nella sala del Berzieri a Salsomaggiore Terme piena di appassionati, moderato dal giornalista Sandro Piovani, responsabile dell’inserto Gusto della Gazzetta di Parma, con Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano e con Francesco Coppini, presidente di Coppini Arte Olearia.

Francesco Coppini, Sandro Piovani e Nicola Bertinelli

Il food&beverage ai tempi del Covid 19

Si è parlato di come, in questi ultimi mesi difficili, sono cambiate radicalmente le nostre abitudini, quali aspetti del food&beverage, uno tra i settori più colpiti dalla pandemia di Covid-19, sono venuti a galla in rapporto alle scelte del consumatore e infine, come si può affrontare il futuro, del settore agro-alimentare e del turismo enogastronomico, nel territorio parmense ma anche in quello nazionale.

Nicola Bertinelli, utilizzare i fondi europei del Recovery Fund come abbiamo fatto con il “Piano Marshall”

Nicola Bertinelli risponde alle domande del giornalista Sandro Piovani

E proprio da questo ultimo aspetto è “partito” Bertinelli, proponendo con grande lungimiranza e chiarezza questa proposta: “dobbiamo utilizzare al meglio i fondi europei del Recovery Fund e degli stanziamenti di Next Generation Eu (82 miliardi di sussidi a fondo perduto e 127 di prestiti ndr), come un nuovo “Piano Marshall”, che  fu nel 1947 uno dei piani politico-economici statunitensi che ha ricostruito l’Europa dopo la seconda guerra mondiale”. E in maniera esplicita il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano ha chiesto scelte radicali “abbiamo un mondo di cose da fare” sul terreno della “riconversione ecocompatibile del territorio e per risolvere i tanti problemi infrastrutturali del nostro Paese”.

Per i consumatori, Qualità e Salubrità, prima di tutto le richieste nei mesi del lockdown

Poi parlando del periodo della furia del Covid, Bertinelli ha spiegato che nei mesi del lockdown “c’è stato un aumento del 6% delle vendite del Parmigiano Reggiano in Italia e del 12% nel mondo”. Tutto ciò, ha sottolineato Bertinelli, spiega perchè “il consumatore ha scelto il Parmigiano Reggiano”, si è trovato di fronte “ad un prodotto di alta qualità e salubrità oltre che legato al territorio”.

Su questa analisi si è detto d’accordo Coppini che ha rimarcato come i consumatori, in questo periodo buio, si siano indirizzati verso la ricerca di prodotti ad alto valore salutare ed ha precisato noi “abbiamo lavorato per far conoscere, sia ai consumatori che agli chef,  le diverse qualità organolettiche dell’Olio e ci impegnamo con “continuità, a dare, sempre più, un prodotto di alta eccellenza qualitativa”.

La domanda di Piovani e le risposte di Coppini e di Bertinelli sui Musei del Cibo

Sandro Piovani giornalista de La Gazzetta di Parma
Francesco Coppini risponde…

Infine sollecitato dalle domande di Piovani si è parlato anche del ruolo dei sette Musei del Cibo della provincia di Parma: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Pasta, Pomodoro, Vino, Salame, Culatello e Funghi porcini.

“Ed io aggiungo ai sette–ha detto con civetteria Coppini- anche il mio il Museo dell’Olio”.

Si perchè nel parmense esiste, anche se è un Museo privato, il Museo d’Arte Olearia Agorà Orsi Coppini, una struttura sull’arte olearia che si trova a San Secondo Parmense, e fa parte dell’Associazione dei castelli del ducato di Parma e Piacenza.  Il Museo conserva nelle proprie sale splendidi esempi dei vari macchinari utili nella lavorazione delle olive, i due torchi o “strettojo” a una vite del tipo “alla genovese” e una pressa a leva e a vite in legno, uno tra i più antichi sistemi di spremitura risalente addirittura al periodo minoico (Creta 1500 a.C. circa). (il sito del Museo Coppini)

Ed è stato proprio Piovani a sollevare il ruolo dei Musei del Cibo e la loro grande valenza di “fare rete” per  promuovere la tradizione agroalimentare del food targato Parma.

I Musei del Cibo, “Parma Alimentare” e le eccellenze della Food Valley

La risposta di Coppini non si è fatta attendere. “Noi abbiamo “Parma Alimentare” che già  promuove le eccellenze della Food Valley nel mondo e con iniziative importanti come il “Settembre Gastronomico” in tutto il territorio parmense. Per questo sono d’accordo di organizzare iniziative che vede l’unità di tutti i Musei del Cibo”.

E’ d’accordo anche Bertinelli anche se precisa: “siamo i primi al mondo nella qualità dei prodotti agroalimentari e questo ci deve portare a sfruttare questo patrimonio anche come attrattiva turistica. Purtroppo abbiano alle volte difficoltà a fare sistema. Uno più uno deve fare tre e non due nel settore dell’agroalimentare, ma questo non sempre avviene”.

Un appello da Mangiacinema

Alla fine tutti sono d’accordo, e da Mangiacinema parte l’idea di aprire un dialogo su come valorizzare l’unità di TUTTI i Musei del Cibo così come stanno facendo con il Settembre gastronomico con le filiere dell’agroalimentare parmense sotto la regia di “Parma Alimentare”.

E si parte con Sette Musei più uno e… sono otto con quello dell’Olio.

Sul podio del Berzieri gli Oli Bio di Coppini Arte Olearia

E proprio oggi a Mangiacinema ci sarà…….un grande protagonista, Mario Marini, Presidente dei sette Musei del Cibo della provincia di Parma, che sta rinnovando e rilanciando  la mission dei Musei del Cibo. Ne riparleremo.

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