Berlino, con Fruit Logistica 2020, capitale dell'ortofrutta - InformaCibo

Berlino, con Fruit Logistica 2020, capitale dell’ortofrutta

Massiccia la presenza italiana. Taste The Alps con i prodotti Dop e Igp della Valtellina. Made in Nature, il progetto europeo di CSO Italy, fa il punto sul biologico italiano

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 06/02/2020

Berlino torna ad essere la capitale dell’ortofrutta con Fruit Logistica 2020, il salone leader a livello globale per il commercio ortofrutticolo che si svolge ogni due anni, fino al 7 febbraio. Una vetrina di riferimento, che ospita 3.200 espositori e oltre 78 mila visitatori provenienti da 135 Paesi nel mondo, sulla quale pero’ pesano gli effetti della psicosi da coronavirus.

A seguito dell’aggiornamento dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’, le autorita’ sanitarie dello Stato di Berlino hanno consigliato di richiedere direttamente ai partecipanti che appartengono al gruppo a rischio del nuovo coronavirus di non partecipare a Fruit Logistica.

La fiera di Berlino (foto di Simona Riccio)

La ministra Teresa Bellanova presente all’inaugurazione “Italy – the Beauty of quality”

Massiccia la presenza italiana in fiera, che quest’anno conta 545 espositori con aziende dedicate non solo al prodotto fresco ma sempre di più specializzate anche nel campo delle soluzioni tecnologiche, stoccaggio e movimentazione dei prodotti.

La ministra Teresa Bellanova ha partecipato all’inaugurazione della collettiva “Italy – the Beauty of quality”, presso lo spazio ICE – Centro Servizi Ortofrutticoli Italy.

La Ministra era presente al tradizionale Evento Confagricoltura, presso l’Ambasciata d’Italia ed ha concluso la discussione su “Ortofrutta italiana e nuove frontiere” che aprirà la serata.

Per la ministra Bellanova, “la sicurezza alimentare non si tocca e non è merce di scambio per nessun accordo commerciale. È un diritto inalienabile dei cittadini”, cosi “L’Italia – ha aggiunto la ministra – vuole mercati aperti con regole certe. I dazi non sono lo strumento del futuro delle relazioni mondiali e quando gli Stati Uniti alzano i dazi sui prodotti della Dieta mediterranea non fanno un danno solo ai nostri produttori ma danneggiano i loro consumatori privandoli di un’alimentazione sana e garantita”.

Brexit: agire in fretta per evitare fasi critiche

Non possono essere i produttori di ortofrutta a pagare la Brexit, -ha aggiunto la ministra Teresa Bellanova-. Abbiamo già pagato più di un 1 miliardo di euro per l’embargo russo. Abbiamo bisogno di lavorare insieme alla Commissione per nuove opportunità sul fronte delle esportazioni”.

“La situazione internazionale attuale ci preoccupa – ha detto – Le posizioni di Trump, l’uscita dell’Inghilterra dall’Ue, questa nuova emergenza del coronavirus cinese sono altri fattori di rischio. Dobbiamo agire in fretta per evitare nuove fasi critiche“. Sul fronte export, la ministra ha poi annunciato l’avvio di “un lavoro comune con il Presidente dell’Ice per studiare insieme azioni di sistema per la promozione del made in Italy agroalimentare, così come stiamo lavorando a testa bassa per aprire nuovi mercati, rimuovendo le barriere che ci sono“.

Clima: parte consulta permanente Mipaaf per crisi

Dobbiamo affrontare il cambiamento climatico anche per far fronte ai nuovi flagelli che porta nelle nostre campagne come la cimice asiatica e la xylella. Siamo intervenuti sulla cimice asiatica con uno stanziamento iniziale di 80 milioni di euro per il ristoro dei danni. Sulla xylella, nei giorni scorsi dopo la Conferenza Stato Regioni, finalmente abbiamo fatto partire il Piano di rigenerazione olivicola in Puglia: 300 milioni di euro di risorse a disposizione del settore. E stiamo chiedendo all’Europa di farsene carico. Perché sono emergenze europee“, ha ribadito la ministra.

Ed ecco alcune note sulla presenza italiana a Fruit Logistica 2020

Il progetto triennale Taste The Alps presenta i prodotti Dop e Igp della Valtellina

Taste The Alps si presenta ai visitatori provenienti da tutto il mondo per far degustare i prodotti DOP e IGP della Valtellina, in particolar modo le Mele di Valtellina IGP.

La Valtellina rappresenta un vero e proprio giardino perfetto per la coltivazione del melo, grazie alla sua collocazione geografica, l’esposizione dei versanti, le condizioni climatiche e all’aria tipica, che rende le Mele di Valtellina famose per il loro gusto e fragranza.

“Le Mele di Valtellina IGP -scrivono in una nota- sono croccanti, aromatiche e succose e si dividono in tre tipologie: la Stark Delicious è di colore rosso brillante, croccante e aromatica, mentre la Golden Delicious è una mela gialla e dolce; la Gala, invece, diventa matura durante il periodo di agosto ed è molto succosa”.

Made in Nature, il progetto europeo di CSO Italy, fa il punto sul biologico italiano

Scopri i valori del biologico europeo ritorna a Fruit Logistica Berlino, un anno dopo il suo lancio, per presentare i dati e i riconoscimenti ottenuti nel primo anno di attività e fare un punto sul biologico italiano. Il progetto, finanziato dall’Unione Europea e CSO Italy per un totale di 1,6 milioni di euro, è dedicato alla promozione del biologico in Italia, Francia e Germania e nel primo anno di attività ha già raggiunto numeri convincenti in termini di contatti ed iniziative realizzate.

Nel corso della prima annualità, con le iniziative messe in campo, dalla comunicazione rivolta ai media declinata su diverse modalità che vanno dalle PR tradizionali ai press lunch, agli incontri diretti con operatori e opinion leader, alla comunicazione digital, alle attività social, per arrivare alle azioni dirette sui punti vendita e alla partecipazione a Fiere si stimano oltre 20 milioni di contatti raggiunti. Un successo reso possibile dal coinvolgimento attivo delle aziende che sostengono il progetto, come Brio, Canova, Conserve Italia, Veritas Biofrutta, RK Growers e Lagnasco Group.

Il biologico prosegue la sua crescita in Europa, con l’Italia ai vertici, per numero di operatori e incidenza della superficie biologica, che ha raggiunto nel 2018 il 15,5% della Superficie agricola utilizzabile nazionale. Questo posiziona l’Italia al di sopra della media europea che si attesta al 7,0% (Fonte Federbio). In Italia si rileva inoltre in aumento l’export complessivo del biologico (+10%) e dei consumi (+5,3%), grazie all’incremento delle vendite sia all’interno dei discount (+20,7%) che in GDO (+5,5%, Fonte Sinab).

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