Assemblea di bilancio Conad: ancora in crescita (+4%), ora punta a diventare leader di mercato
di Informacibo
Ultima Modifica: 15/06/2016
Bologna, 14 giugno 2016 – Un altro anno di crescita importante per i soci di Conad in tutto il territorio nazionale. Nel 2015 il fatturato ha raggiunto i 12,2 miliardi di euro, 490 milioni in più rispetto all’anno precedente (+4%), e la quota di mercato si è rafforzata all’11,9% (fonte: GNLC II semestre 2015). Questi i dati più significativi emersi dall'Assemblea di Bilancio Conad tenutasi ieri a Castel Maggiore (Bologna).
Al termine dell'assemblea si è svolta una tavola rotonda “Senso di Comunità”, moderata dal giornalista Gad Lerner, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il sociologo Aldo Bonomi, la semiologa, Giovanna Cosenza e l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese.
I dati del bilancio
Un andamento in netta controtendenza rispetto alla media del settore, frutto delle strategie messe in atto qualche anno fa e che hanno al centro i 2.673 soci, la simbiosi con il territorio e la rete di vendita multicanale. Fattori su cui si è lavorato per conquistare quote di mercato anche in quelle regioni dove la presenza di Conad è ancora marginale.
La rete di vendita conta 3.055 punti di vendita per una superficie complessiva di 1.918.013 mq, con format per ogni tipo di acquisto ed esigenza, dalla spesa completa, di scorta, a quella quotidiana, veloce o integrativa: 25 Conad Ipermercato, 216 Conad Superstore, 1.028 Conad, 995 Conad City, 518 Margherita, 13 Sapori&Dintorni, 198 Todis, oltre a 62 punti di vendita con altre insegne e cash&carry. A questi si aggiungono 35 distributori di carburanti, 101 parafarmacie e 20 Ottico a insegna Conad. Consolidata la leadership nei supermercati, al 20,1%, e nel libero servizio, al 13,9% (fonte: GNLC II semestre 2015).
Nel 2015 i soci di Conad hanno creato – e in alcuni casi conservato – 2.126 posti di lavoro, investendo 289 milioni di euro nello sviluppo della propria rete.
Il patrimonio netto aggregato del consorzio e delle cooperative è aumentato del 10,5% e ora ammonta a 2,1 miliardi di euro. Ciò consente di affrontare con la necessaria solidità economica il piano di sviluppo per il 2016, che prevede un investimento di 188 milioni di euro per potenziare e ampliare la rete con 88 nuovi punti di vendita (78.800 mq) e la creazione di 1.300 posti di lavoro – 800 dei quali rappresentati da nuove assunzioni, il restante da ricollocazioni – che porteranno il totale degli addetti prossimo a quota 50 mila (48.254 a fine 2015). Quello nella multicanalità è l’investimento più importante promosso da Conad e cooperative in accordo con i soci imprenditori, perché finalizzato a rafforzare il concetto di vicinanza al territorio e di partecipazione; e dunque il rapporto con un cliente che è cambiato e sta tuttora cambiando abitudini di acquisto.“I risultati del 2015 confermano la lungimiranza delle scelte strategiche fatte, l’impegno a essere in sintonia con il territorio, valorizzare e fare conoscere le produzioni locali, sostenere le comunità e le economie locali, e sono frutto di una solida coesione di tutti i soci che ci rende fiduciosi per il futuro. La leadership di mercato è un traguardo sempre più vicino”, sottolinea l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. “Si potrebbe fare di più, se i soci e le imprese cooperative fossero messi nelle condizioni di farlo, se ci fosse la determinazione nell’affrontare e risolvere i problemi prioritari dell’Italia: la disoccupazione, le politiche a favore degli Investimenti delle aziende, il Sud e il suo crescente divario economico sociale dal Nord, le liberalizzazioni, la valorizzazione delle filiere di produzione Italiane”.
In aprile, la spesa per consumi e il reddito disponibile delle famiglie hanno registrato un significativo incremento, rispettivamente +0,6% e +0,2% sul mese precedente (fonte: Istat). Meno bene la fiducia dei consumatori che a maggio registra una battuta d'arresto rispetto al mese precedente con un calo dell'indice che ha toccato il livello più basso dall'agosto 2015.
Per la grande distribuzione maggio si è chiuso con un ribasso dell’1,18% e la perdita cumulata da gennaio si attesta all’1,22% (fonte: Nielsen, totale Italia). Dopo i primi cinque mesi del 2016 solo Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia riescono a contenere la perdita sotto il punto percentuale (-0,98%), mentre le altre regioni oscillano tra il -1,01% e il -1,50%. Profondo rosso, invece, per il Sud Italia: -1,69% (fonte: Nielsen).Ai risultati positivi ottenuti dai soci di Conad, in controtendenza rispetto al mercato, ha contribuito la marca commerciale: anche nel 2015 ha proseguito il trend di crescita con un valore superiore di 7,6 punti percentuali alla media del mercato (18,8%). A fine 2015 un prodotto su tre venduti aveva il marchio Conad, con un fatturato di 2,8 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. In crescita tutte le linee di prodotto, in particolare Sapori&Dintorni Conad (+12%) e Conad il biologico (+30%).
La marca Conad si conferma fondamentale per il rafforzamento della fedeltà alle insegne: è leader nel 45% delle categorie in cui compete, ma la percentuale sale al 75 se si considerano anche le seconde posizioni.
Per i prodotti a marchio, Conad attinge a un parco fornitori composto da 609 imprese italiane, mentre quelle locali attivate dalle cooperative sono 5.873 con un volume d’affari di 1,8 miliardi di euro. Un indotto considerevole, di cui beneficiano le comunità e le economie dei singoli territori. Sostenere il tessuto economico locale è un impegno di tutto il sistema Conad, che consente anche di offrire ai clienti prodotti del territorio, sempre più apprezzati.
Le occasioni di convenienza nei punti di vendita dei soci di Conad hanno generato nel 2015 un risparmio di 673 milioni di euro per i clienti nel solo settore del largo consumo confezionato (fonte: Iri) a fronte di un elevato livello di qualità.
La spesa in Conad (in media 336 euro al mese contro i 436 euro di fonte Istat) ha fatto risparmiare alla famiglia media italiana 1.200 euro a fine anno, garantiti soprattutto dall’iniziativa Bassi&Fissi, che riguarda un paniere di 337 prodotti a marchio di prima necessità (latte, caffè, burro, zucchero, farina, pannolini…).
A ciò si aggiungono i 21 milioni di euro risparmiati dagli automobilisti facendo il pieno nei 35 distributori di carburanti a marchio Conad. I prezzi dei carburanti sono mediamente inferiori di 8,8 centesimi di euro al litro rispetto alle medie mensili dei prezzi pubblicati nel sito del ministero dello Sviluppo, ma svolgono anche un’efficace funzione calmieratrice sull’andamento dei prezzi a livello locale.
Con le 101 parafarmacie Conad i cittadini hanno potuto risparmiare circa 12 milioni di euro rispetto alla farmacia tradizionale, con sconti sempre attivi dal 15 al 40%.
Distributori di carburanti e parafarmacie sono ancora in numero esiguo in rapporto alle potenzialità di sviluppo, a causa del ritardo del Paese nella liberalizzazione di energia e farmaci, ma generano comunque risparmio per i cittadini.
Tra i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura ci sono la fusione delle due cooperative siciliane nella nuova Conad Sicilia – quota di mercato al 15,2% (fonte: GNLC I semestre 2015), fatturato stimato di 800 milioni di euro con 386 punti di vendita per oltre 190 mila mq, 210 soci imprenditori e 3.236 addetti, patrimonio netto consolidato di 62 milioni di euro in grado di fornire una solida garanzia per i programmi di sviluppo – e l’inaugurazione dei primi 4 PetStore, la nuova catena di negozi specializzati Conad dedicata agli animali da affezione, vicina agli ipermercati e ai superstore Conad, ma con una gestione completamente autonoma e indipendente. L’obiettivo è aprirne 100 nei prossimi tre anni (15 entro la fine dell’anno in corso).
L’attenzione alle necessità delle comunità in seno alle quali opera per Conad si è tradotta in 22,8 milioni di euro di donazioni, a cui si aggiungono i 6 milioni di euro destinati alle società sportive, soprattutto ai settori giovanili.
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