Artimino, affermata realtà vitivinicola di Carmignano sfila in passerella a Milano i vini Granduca e Villa - InformaCibo

Artimino, affermata realtà vitivinicola di Carmignano sfila in passerella a Milano i vini Granduca e Villa

di Informacibo

Ultima Modifica: 11/12/2012

Uno spazio fashion in zona Tortona, uno show cooking, a cura dello chef Michela Bottasso, con eccellenze toscane insieme alla migliore produzione enologica degli ultimi anni di Artimino sono stati gli ingredienti dell’appuntamento esclusivo svoltosi allo Spazio Originale, in via Savona a Milano. Artimino si presenta in versione smart con i vini che la contraddistinguono da 4 secoli, per avvicinare, per avvicinare il winelover meneghino che ama assaporare i gusti autentici della Toscana. 

Carmignano: vini evocativi e caratteristici, garanzia di qualità 

Carmignano è soltanto lì, tra le colline pratesi, una micro zona di 300 ettari di vigna che è stata una delle prime ad essere considerata un terroir, una delle zone più storiche. Il Carmignano, un blend di vari vitigni, può a tutti gli effetti definirsi un SuperTuscan ante litteram. Il livello qualitativo medio è molto alto e, grazie ad una sapiente unione tra Sangiovese e Cabernet Sauvignon (nobile vitigno importato da Francesca De’ Medici, vengono infatti utilizzati i cloni di 500 anni fa) ed anche allo storico compagni, il Canaiolo, si ottengono risultati notevolissimi. 

In passerella, per i winelovers meneghini, le collezioni autunno-inverno 2012 firmate Artimino: Granduca e Villa con le loro ultime novità come il Barco Reale DOC e il Carmignano DOCG e i loro modelli intramontabili come le riserve Villa Medicea e Vigna Grumarello. Tutto ciò in un piacevole confronto con il responsabile della fattoria di Artimino, Alberto Camuso.

“Milano è per noi una tappa necessaria per far conoscere in modo ancora più approfondito – racconta Giorgio Segantini, Ad di Artimino – i nostri vini, la nostra terra e la nostra passione. E’ la metropoli italiana, dove gusto, moda e design convivono da sempre e sanno creare sinergie inaspettate, così come noi siamo riusciti a coniugare memoria e rinnovamento, dedizione e tecnica nei nostri prodotti”.

Vini di estrema piacevolezza in passerella per i winelovers di Milano. 

I vini devono essere piacevoli, bevibili ed avere un ottimo rapporto qualità/prezzo. La degustazione della nuova collezione, in anteprima per la stampa, è stata condotta da Bruno Petronilli, noto giornalista e critico enogastronomico. 

Carmignano Docg 2009- Uvaggio: 70% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot .

Affinato 12 mesi in botti di rovere da 30 e 50 hl. E 12 mesi in bottiglia.

Colore rosso intenso con riflessi granati. Vino di buona struttura, gentile, leggera viola mammola, classico del sangiovese; spezie fresche, cedro balsamico, non aggressivo, ampio, ma con vena acida che ricopre il palato; note di caffè; tannino dolce ma non polveroso. La collina che guarda il mare e la brezza marina dona questa sapidità, grande forza, austerità, ma eleganza. Un buon complesso che fa la toscanità con la piacevolezza e la beva facile. 

Barco Reale Doc 2008 – Uvaggio: 70% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot. Affinato 6 mesi in botti di rovere e 3 mesi in bottiglia. Affinato 6 mesi in botti di rovere e 3 mesi in bottiglia. Colore rosso intenso con riflessi granati. Profumo ampio, piacevole al naso, armonioso in bocca, vellutato; ricopre il palato in modo importante, acidità in comune e stessa composizione del precedente. 

Vigna Dell’Iris Toscana Igt 2008 solo barrique: 80% Cabernet Sauvignon, 20% Sangiovese. Colore rosso intenso con riflessi granati, vivace e brillante; profumo ampio caratteristico del’uva da cui proviene. Sapore asciutto, austero, come i grandi vini lo richiedono. L’annata 2008, classica senza grossi sbalzi, ha prodotto un vino elegante. 

Carmignano Riserva “Vigna Grumarello” DOCG – Uvaggio: 75% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon, 5% Merlot, 5% Syrah. E’ il vino più maturo della degustazione. Colore rosso rubino con leggere sfumature porpora, vivace e brillante. Profumo: pieno bouquet, netta insistenza di viola mammola con sentore di sottobosco. Entra in bocca con una discreta rotondità; sapore asciutto, morbido e tuttavia pieno e severo.

 Tenuta Artimino

Immersa nei suoi 732 ettari, la fattoria di Artimino costituisce l’erede di questa storia di uomini, di terra e di vino.

732 ettari di cui 84 di nobili vitigni esposti a mezzogiorno, producono uve per le grandi Doc e Docg dal Sangiovese, al Cabernet Sauvignon, dal Canaiolo al Trebbiano, dal San Colombano al Mammolo fino all’Occhio di Pernice; fermentazione e vinificazione separate nei 2.500. mq di cantine permettono di seguire con cura ogni vigneto e produrre vini caratteristici e evocativi della zona vitivinicola di appartenenza.

400 anni di storia sono la garanzia che la responsabilità e la sostenibilità non sono solo valori del passato, ma la base indispensabile per affrontare le nuove sfide con il rigore e la passione di sempre, con tempi e ritmi apparentemente perduti e sempre ritrovati in Artimino.

La ricerca della massima qualità nella produzione vinicola passa necessariamente attraverso l’innovazione; la fattoria infatti, con i 2.500 mq di cantine, è dotata delle più avanzate tecnologie e dei più moderni impianti produttivi.

Gestione accurata del vigneto, tecniche di vinificazione all’avanguardia, un continuo studio sull’utilizzo dei legni più adatti, hanno permesso alla fattoria di aumentare in modo esponenziale la qualità dei prodotti.

Il bando del 1716 emanato da Cosimo III de’ Medici si riferì a questo territorio quando costituì il primo esempio legislativo di denominazione di origine controllata”.

84 ettari di splendide vigne esposte a mezzogiorno, una varietà di nobili vitigni legata al territorio ed alla sua tradizione.

L’azienda produce tutti i vini Doc e Docg della zona vinicola in cui opera e cioè il Rosato, anche conosciuto come Vin Ruspo, il Barco Reale, il Carmignano Riserva “Vigna Grumarello, il Cru aziendale, il Vin Santo Classico, il Vin Santo Occhio di pernice, oltre che tre Igt ovvero l’artumes Bianco e Rosso e l’Iris, il più internazionale dei vini prodotti. I vitigni sono quelli che caratterizzano la zona vinicola di Carmignano e cioè il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon importato da caterina De’ Medici nel 1533, il Cabernet Franc, il Merlot, il Canaiolo, il Gamay per i rossi, mentre per le varietà a bacca bianca il Trebbiano, lo Chardonnay, il Riesling Renano, il Sauvignon Blanc, la Malvasia Bianca ed il San Colombano.

La tenuta di Artimino dispone di 24.000 piante di oliveti che consentono di ottenere dalla spremitura a freddo di olive moraiole, frantoie e pendoline, l’Olio Extravergine. Prodotto sin dai tempi etruschi, è famoso ed apprezzato ancora oggi per il colore verde smeraldo e il suo caratteristico sapore che declina in piacevoli note di carciofo con un finale amaricante e persistente.

Oltre ad un elevato valore produttivo, la tenuta annovera oltre 400 anni di storia, che i Medici per primi apprezzarono e vissero durante l’epoca d’oro del loro dominio, il Rinascimento. 400 anni di storia che sono la garanzia che la responsabilità e la sostenibilità non sono solo valori del passato, ma la base indispensabile per affrontare le nuove sfide con il rigore e la passione di sempre, con tempi e ritmi apparentemente perduti e sempre ritrovati in Artimino.

Tutto il resto è turismo:

Artimino è molto più però di un’azienda toscana conosciuta e rinomata per le proprie produzioni vinicole.

Nel cuore della campagna toscana, Villa medicea “La Ferdinanda” costruita dal granduca Ferdinando I de’ Medici nel 1596, offre la possibilità di ambientare i propri meeting, matrimoni, congressi ed eventi in una location che affascina per la sua architettura e per la sua storia., si dice la più bella villa della Toscana, a 340 metri di altezza. È uno spazio polivalente dove si festeggia il giorno più bello, dove si organizzano le convention più importanti, dove ci si rilassa e si riscopre il piacere dell’ospitalità.

Artimino è un borgo: nella zona del Carmignano, ad una ventina di chilometri da Firenze, centro sin dall’epoca etrusca di attività commerciali, artigianali e agricole.

Artimino è una villa: la Villa Medicea “La Ferdinanda”, l’ambita dimora storica costruita nel 1596 su disegno di Bernardo Buontalenti per ordine e volere del Granduca Ferdinando I, utilizzata ora come centro turistico congressuale, ma anche per matrimoni e cene di gala.

Artimino è un centro di ospitalità: negli antichi edifici del Borgo sono stati restaurati 59 bellissimi appartamenti, che restituiscono il piacere di ritmi di vita ormai dimenticati a cui si associano altre 37 camere presenti nell’edificio dell’Hotel Paggeria Medicea, e ulteriori 6 appartamenti esclusivi chiamati “Fagianaie”, a metà strada fra il Borgo di Artimino e l’Hotel stesso.


Artimino è ristorazione: un’ospitalità di classe all’insegna della tradizione Toscana; il Ristorante Biagio Pignatta regala momenti di puro piacere per il palato preparando piatti classici rivisitati.

Foto by Canio Romaniello 

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Capo Redattore