Arrivano i cocktail a base di carne e vogliono conquistare Milano
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 20/05/2019
L’ultima tendenza della mixology è nata negli Stati Uniti e porta la carne dalla padella al bicchiere. In Italia è approdata la scorsa settimana da Bove Lover di Monza: i cocktail alla carne realizzati con la tecnica del fat washing, letteralmente lavaggio dei grassi. In parole cocktail, a base di carne. Dal drink a base di whisky e bacon a quello col burro e salvia,
Proprio così: l’abbinamento tra drink innovativi e tagli di carne insoliti, nata dall’esperienza del macellaio Angelo Raselli e dell’imprenditore Giovanni Porcu del gruppo Food Brand dà il via a una nuova formula della mixology, dedicata ai carnivori.
Firma la drink list Toel Colombo, “maestro” del bancone in locali rinomati della movida milanese. L’unione tra cucina e imprenditoria ha dato vita a una versione 4.0 dello storico locale monzese, un laboratorio dedicato all’offerta innovativa e di altissima qualità del prodotto carne, nei suoi tagli tradizionali, dimenticati e ritrovati, dove la parola d’ordine è sperimentazione.
Bove Lover: carne 4.0
Dopo alcuni lavori di rinnovamento, il locale ha riaperto al pubblico il 18 maggio, in via Bergamo 11, accogliendo gli amanti della buona tavola in un ambiente caldo e raffinato a metà tra un confortevole bistrot e la macelleria di fiducia. E questi speciali cocktail.
«La nuova formula – spiega Giovanni Porcu, ceo di Food Brand – ci consente di guardare a uno sviluppo su scala nazionale. La prossima tappa sarà ovviamente Milano, dove stiamo valutando già diverse location. Un’eccellenza artigiana monzese come quella di Bove Lover merita di crescere e stiamo lavorando alacremente in questa direzione».
Oltre ai best seller e ai piatti storici, come la fiorentina e il filetto, che hanno reso negli anni Bove Lover partner fedele degli amanti della materia nella sua natura più pura, anche una selezione di carni sempre diversa, con un’attenzione particolare ai tagli ritrovati tipici della tradizione ma ancora poco conosciuti.
I cocktail alla carne
A tutto questo si aggiunge la novità che farà impazzire gli amanti della carne: cocktail creati con grasso animale e vegetale, drink a base alcolica con l’aggiunta di grassi animali e vegetali fusi, mixati e successivamente separati tramite congelamento, come vuole la tecnica del fat washing, già famosa a Manhattan grazie all’estro dei barman che hanno saputo unire il carattere del liquore al sapore della carne. Una procedura che permette di percepire il sapore del grasso animale nel cocktail senza berlo davvero. L’ispirazione è quella del food pairing, ovvero l’abbinamento di cibi particolari.
Protagonista della drink list è il Good Manners, un cocktail dal gusto deciso che si sposa con ogni tipo di carne, realizzato con whisky Caol Ila 12 e bacon, miscelati e separati tramite fat washing, e guarnito con bacon croccante e scorza d’arancia. A ricordare l’atmosfera degli gnocchi della nonna ci pensa il Guatemalteco T panch realizzato con una base di Zacapa Solera e burro, miscelati e separati con la tecnica fat washing, e guarnito con foglie di salvia.
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