Apicoltura, dal Mipaaft ripartite le risorse regione per regione
Finanziamenti che a livello nazionale ammontano a 7.089.436 euro di cui il 50% vengono forniti dall'Ue e il rimanente dallo Stato
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 22/07/2019
Arriva una novità dal Mipaaft per il settore dell’apicoltura proprio mentre il mercato del miele è sostanzialmente fermo, prima causa il maltempo dei mesi scorsi, secondo l’analisi del mercato apistico e prime valutazioni sui danni economici per la campagna produttiva 2019, realizzata dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea).
La novità del Mipaaft, Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo: il Ministero ha stabilito la ripartizione alle singole regioni dei finanziamenti per l’apicoltura previsti dal regolamento Ue n. 1308/2003 per la campagna 2019-2020.
Finanziamenti che a livello nazionale ammontano a 7.089.436 euro di cui il 50% vengono forniti dall’Unione europea e il rimanente 50% dallo Stato. Si tratta quindi di fondi, destinati in gran parte alle regioni, ma che non gravano sui bilanci regionali in quanto di provenienza comunitaria e nazionale.
Dei 7.089.436 euro, 795mila euro andranno per le attività di competenza ministeriale e le cui risorse si prevede siano assegnate mediante apposito bando, mentre i restanti 6.294.436 euro sono stati ripartiti tra le regioni in base al numero degli alveari risultanti nella banca dati dell’Anagrafe apistica al 4 giugno 2019.
La ripartizione è stata fatta assegnando un valore per singolo alveare presente in banca dati, valore che è di 4,92 euro ad alveare per tutte le regioni, con le uniche eccezioni dell’Umbria, la cui quota di ripartizione è di 4,23 euro ad alveare e della provincia autonoma di Trento, che ha una quota di ripartizione di 4,66 euro ad alveare.
Le quote assegnate con questo criterio non hanno soddisfatto le richieste delle singole regioni, con le uniche eccezioni dell’Umbria e della provincia di Trento come si può vedere nella lista qui sotto.
Le quote suddivise regione per regione
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Abruzzo (39.547 alveari) – assegnati 194.465,17 euro – richiesti 256.000,00 euro
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Basilicata (14.139 alveari) – assegnati 69.595,26 euro – richiesti 171.000,00 euro
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Calabria (87,513 alveari) – assegnati 430.329,23 euro – richiesti 476,000,00 euro
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Campania (67.498 alveari) – assegnati 331.909,12 euro – richiesti 500.000,00 euro
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Emilia Romagna (113.230 alveari) – assegnati 556.787,89 euro – richiesti 984.900,00 euro
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Friuli Venezia Giulia (30.072 alveari) – assegnati 147.873,58 euro – richiesti 149.440,00 euro
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Lazio (37085 alveari) – assegnati 182.358,73 euro – richiesti 200.000,00 euro
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Liguria (22.565 alveari) – assegnati 110.959,28 euro – richiesti 250.300,00 euro
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Lombardia (150567 alveari) – assegnati 740.385,79 euro – richiesti 1.055.000,00 euro
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Marche (48.283 alveari) – assegnati 237.422,35 euro – richiesti 530.000,00 euro
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Piemonte (200.463 alveari) – assegnati 985740,27 euro – richiesti 1.369.620,40 euro
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Puglia (18213 alveari) – assegnati 89.559,11 euro – richiesti 389.500,00 euro
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Sardegna (45.382 alveari) – assegnati 223.157,72 euro – richiesti 500.000,00 euro
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Sicilia (124.712 alveari) – assegnati 613,248,53 euro – richiesti 849.000,00 euro
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Toscana (94.417 alveari) – assegnati 464.278,39 euro – richiesti 850.000,00 euro
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Umbria (42.731 alveari) – assegnati 180.800,00 euro – richiesti 180.000,00 euro
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Valle d’Aosta (7.402 alveari) – assegnati 36.397,99 euro – richiesti 43.400,00 euro
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Veneto (74.347 alveari) – assegnati 365.587,82 euro – richiesti 1.095.000,00 euro
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Bolzano (32.045 alveari) – assegnati 157.575,45 euro – richiesti 255.500,00 euro
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Trento (27.146 alveari) – assegnati 126.600,00 – richiesti 126.600,00 euro
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