Ansia da pandemia? Si a una dieta giusta, no ad "abbuffate" antistress - InformaCibo

Ansia da pandemia? Si a una dieta giusta, no ad “abbuffate” antistress

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 03/11/2020

Tra palestre chiuse e clima che invoglia meno a stare fuori, questo autunno vedrà tutti un po’ fuori forma. Complice anche l’ansia da pandemia, che spinge molti a “consolarsi” sul cibo.

Ansia, stati depressivi, insonnia e ipocondria sono la pesante eredità lasciata dai lockdown, a fronte della quale il 55% degli italiani, donne in particolare, ha reagito trovando conforto nel cibo. Ad affermarlo è Assolatte in una notizia riportata da Ansa Salute. La riflessione avviene sulla base dei risultati di un’indagine condotta dalla Sinu (Società italiana di nutrizione umana). In particolare il 48% degli intervistati si è buttato sul comfort food : cibi che danno una grande soddisfazione, spesso però molto calorici. Per questo, la “controindicazione” potrebbe essere un aumento di peso eccessivo.

Secondo l’associazione Assolatte si può comunque approfittare del ruolo consolatorio del cibo, scegliendo però gli alimenti che danno piacere e aiutano anche a controllare il peso. Ad esempio i prodotti lattiero-caseari contengono sostanze ‘alleate’ della linea (calcio, fermenti e sieroproteine) e hanno effetti positivi sul metabolismo dei grassi e sul microbiota.

Molte ricerche hanno evidenziato che le persone, soprattutto donne, dai maggiori consumi di latte, yogurt e formaggi ingrassano meno, mostrano un indice di massa corporea più basso e hanno anche minor probabilità di obesità e di accumulo di grasso addominale.

Bene gli alimenti che apportano all’organismo vitamine del gruppo B nei periodi “difficili” dal punto di vista emotivo perché partecipano al funzionamento nei neuroni e alla produzione dei neurotrasmettitori, contrastando gli stati d’animo negativi e calmando il sistema nervoso. In particolare la vitamina B12, presente nei broccoli e nei prodotti lattiero-caseari (latte in particolare) – perché impedisce il surplus di omocisteina, che è collegato alla depressione. Insomma, consumare le 3 porzioni quotidiane di latte e yogurt e le 3 porzioni settimanali di formaggi suggerite dalla Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana un modo intelligente per favorire serenità senza incidere sulla bilancia.

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