Andrea Bocelli con Coldiretti contro il cibo anonimo
Al via l' Iniziativa Europea promossa anche da Coldiretti “EatORIGINal - Unmask your food” . In cosa consiste e come aderire.
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 18/01/2019
Anche il tenore Andrea Bocelli scende in campo a sostegno della Iniziativa Europea promossa anche da Coldiretti “EatORIGINal – Unmask your food” è insieme ad altre nove organizzazioni per estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. Iniziativa che in questi giorni si sta allargando con la raccolta firme in tutto il Paese.
Il grande artista, legato al mondo del food& wine (la sua famiglia ha una nota cantina vinicola ) non ha voluto far mancare il suo straordinario acuto a testimonianza del legame col territorio di origine dove tra l’altro produce dell’ottimo vino.
“EatORIGINal – Unmask your food” è un’iniziativa autorizzata dalla stessa Commissione con la Decisione (UE) 2018/1304 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 244 del 28 settembre 2018 che gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza al fianco della Coldiretti: dalla Fnsea (il maggior sindacato agricolo francese) alla Ocu (la più grande associazione di consumatori spagnola), da Solidarnosc (storico sindacato polacco) alla Upa (l’Unione dei piccoli agricoltori in Spagna), da Slow Food a Gaia (associazione degli agricoltori greci), da Campagna amica a Fondazione Univerde, fino a Green protein (ONG svedese).
“Con questa iniziativa chiediamo di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera Unione circa la produzione e i metodi di trasformazione, al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare – commenta Antonio De Concilio direttore regionale Coldiretti Toscana – per questo invitiamo tutti i cittadini a scendere in campo al nostro fianco come ha fatto il maestro Bocelli. Le occasioni di sottoscrizione non mancano da tutti i mercati di Campagna Amica, alle sedi Coldiretti su tutto il territorio e in alternativa anche online sul sito: http://sceglilorigine.coldiretti.it.Vogliamo ringraziare le migliaia di cittadini toscani che hanno già voluto firmare per sostenere una battaglia di civiltà a cui la Toscana non potrà far mancare il proprio apporto”.
“Passi in avanti ne sono stati fatti ma ancora molto è necessario fare per evitare che ogni giorno rischino di finire nel piatto alimenti di bassa qualità e origine incerta che mettono a rischio la salute – ha detto Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – come dimostrano gli scandali alimentari globali dell’ultimo decennio. L’etichettatura di origine obbligatoria degli alimenti, battaglia storica di Coldiretti, è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2001 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia”.
“Da allora molti passi in avanti sono stati compiuti – prosegue De Concilio – ma resta l’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero”.
Per spingere l’Unione Europea a completare il percorso nasce un fronte europeo per la trasparenza in etichetta con la raccolta di un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione. L’obiettivo è dare la possibilità a livello europeo di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’Italia, affiancata anche da Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania, Romania e Spagna, ha già adottato decreti nazionali per disciplinarlo in alcuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso.
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