Alleanza Inalca e Coldiretti per la sostenibilità in agricoltura e per valorizzare la zootecnica italiana
di Informacibo
Ultima Modifica: 30/09/2015
Milano Expo 30 settembre 2015 – Inalca, società del Gruppo Cremonini leader europeo nella produzione di carni bovine, che presidia l’intera filiera produttiva, dagli allevamenti alla lavorazione della carne fino alla distribuzione del prodotto finito, e Coldiretti, la più importante organizzazione del mondo agricolo italiano, hanno siglato un’alleanza per condividere metodi di produzione, procedure di controllo, valore economico e strategie da porre alla base della filiera produttiva delle carni bovine italiane.
L’accordo, che è stato presentato ieri in Expo presso il padiglione Cibus è Italia della Federalimentare– ha l’obiettivo principale di sostenere, sviluppare e valorizzare al massimo la zootecnia bovina italiana, ed è stato illustrato ieri, in Expo dal Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo e dall’Amministratore Delegato di Inalca Luigi Scordamaglia, in occasione della presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2014 di Inalca. Fondamentale la partecipazione di Coldiretti nello stakeholder engagement per il mondo agricolo: infatti, per migliorare concretamente l’impatto ambientale nella filiera produttiva delle carni bovine, sono necessarie analisi e misurazioni nelle attività agricole, nonché l’applicazione delle migliori tecniche in allevamento, ove si concentra gran parte degli impatti ambientali.
Come ha spiegato Luigi Scordamaglia (nella foto), AD di Inalca, “la realizzazione di una filiera bovina pienamente integrata e sostenibile è l’obiettivo costante della nostra azienda. Ed in questo contesto la condivisione dei valori con il mondo agricolo è un pilastro assolutamente portante. Nella nostra visione non può esistere uno sviluppo sostenibile senza una piena integrazione funzionale, economica ed etica con il mondo della produzione agricola primaria. Per questo alla base del modello di sostenibilità di Inalca abbiamo posto l’alleanza con la principale organizzazione agricola italiana, la Coldiretti, che rappresenta il soggetto ideale per raggiungere e coinvolgere in questo obiettivo comune le migliaia di produttori agricoli con cui la nostra azienda ha solidi rapporti”.
La collaborazione tra Coldiretti e Inalca per il contenuto nel Bilancio di Sostenibilità dell’azienda presentato ieri, proseguirà con la realizzazione di progetti pilota e nuovi modelli di produzione agricola integrata e sostenibile, adattati alle varie specificità territoriali delle regioni del Sud e del Nord ed in grado di rilanciare la filiera bovina nazionale nel suo complesso, valorizzando la carne italiana in tutti i canali commerciali e mercati mondiali degli oltre 70 Paesi in cui l’azienda opera.
“Lo sforzo per arrivare a realizzare una filiera dell’allevamento tutta italiana valorizzando anche i territori più sensibili, dalle aree collinari e montane a quelle interne del sud, è un obiettivo condiviso per dare piena sostenibilità all’offerta di carne italiana che va raggiunto anche assicurando con appositi contratti preventivi un prezzo equo agli allevatori”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, sottolineando inoltre che “solo con la distintività territoriale e del sistema di allevamento (sostenibilità, benessere, alimentazione) potremo dare futuro alla zootecnia bovina da carne Made in Italy”.
Il Bilancio di Sostenibilità di Inalca
Inalca è coinvolta direttamente nelle grandi dinamiche agroalimentari mondiali sintetizzate nel tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”: l’azienda modenese è oggi protagonista di un nuovo modello di produzione sostenibile basato su una gestione integrata della filiera produttiva in Italia e replicabile in diversi Paesi nel mondo.
Grazie al completo controllo della filiera, oggi Inalca ha potuto realizzare in modo puntuale ed analitico il Bilancio di Sostenibilità 2014, redatto in conformità allo standard internazionale GRI-Global Reporting Initiative (versione G4, opzione “in accordance core”) e basato sui quattro caposaldi costituiti dalla Condivisione del valore con il mondo agricolo, realizzazione di una Filiera integrata e sostenibile, Controllo degli impatti e consumi e Governance dei processi aziendali.
Le cifre della sostenibilità
Dai numeri del Bilancio di Sostenibilità emergono dati interessanti che dimostrano nei fatti l’impegno di Inalca nei tre ambiti – economico, sociale e ambientale – in cui si declina la sostenibilità. Per esempio, il Valore generato e distribuito, primo indicatore del valore creato dall’impresa per i propri stakeholder, risulta pari al 96,5%, a dimostrazione dell’alto tasso di sostenibilità economica di Inalca.
Per quanto riguarda l’ambiente, dal punto di vista del risparmio energetico e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, Inalca autoproduce oltre il 70% del proprio fabbisogno energetico tramite la cogenerazione industriale e la produzione di energia verde (biogas) ottenuta dalla trasformazione degli scarti: la produzione da energia verde è pari a 6,43 GWhe all’anno. Complessivamente, il contributo di Inalca al cambiamento climatico è quantificabile in una riduzione di emissioni di CO2 pari a 40.000 ton non emesse in atmosfera nell’ultimo quinquiennio.
Il 99% dei rifiuti è avviato a raccolta differenziata e sono oltre 7.000 le ton/anno di compost prodotte dagli scarti di lavorazione e recuperate in agricoltura come fertilizzante organico.
Importante il dato sugli imballaggi, realizzati per il 90% con carta riciclata, e quello sul riciclo dell’acqua: ben 82.000 mc di acqua depurata vengono recuperati ogni anno, e oltre il 90% degli approvvigionamenti idrici sono gestiti direttamente dall’azienda, assicurando una gestione senza sprechi della risorsa idrica.
Nell’ambito della responsabilità sociale, è risultato particolarmente rilevante l’impegno di Inalca nel campo del benessere animale e nel sostegno alle organizzazioni nazionali coinvolte nella lotta alla criminalità ed illegalità nel settore agroalimentare.
Il Bilancio di Sostenibilità completo è consultabile sul sito:
www.inalca.it (sezione Qualità e Ambiente.
INALCA
Inalca, società del Gruppo Cremonini leader europeo nella produzione di carni bovine, è una delle poche aziende italiane a presidiare l’intera filiera produttiva. L’azienda nel 2014 ha realizzato ricavi per 1,49 miliardi di Euro, di cui il 50% realizzato all’estero. Vanta una presenza internazionale con 11 impianti produttivi (di cui 6 in Italia, 2 in Russia, 2 in Angola, 1 in Algeria) e 21 piattaforme logistiche di distribuzione (6 in Russia, 4 in Angola, 3 in Algeria, 3 in Congo, 3 nella Repubblica Democratica del Congo, 1 in Mozambico, 1 in Costa d’Avorio). Inalca commercializza ogni anno oltre 500.000 ton di carne, produce 100.000 ton di hamburger, 200 milioni di scatolette, con 7.200 referenze di prodotto e 3.000 dipendenti.
Cremonini, con oltre 9.000 dipendenti, e un fatturato complessivo 2014 di oltre 3,3 miliardi di Euro, di cui circa il 35% realizzato all'estero, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa ed opera in tre aree di business: produzione, distribuzione e ristorazione. Il Gruppo è leader in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne (Inalca, Montana e Ibis) e nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari (MARR). È leader in Italia nei buffet delle stazioni ferroviarie, vanta una presenza rilevante nei principali scali aeroportuali italiani e nella ristorazione autostradale ed è il principale operatore in Europa nella gestione delle attività di ristorazione a bordo treno (Chef Express). È infine presente nella ristorazione commerciale con la catena di steakhouse a marchio Roadhouse Grill.
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