Al Villaggio contadino Coldiretti arriva il Prosciutto di Parma
Oggi la ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, ha commentato la giornata di protesta degli studenti contro i cambiamenti climatici. Rapporto Coldiretti: "Sos Clima per l'agricoltura italiana"
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 27/09/2019
Tornare alle origini per scoprire le ragioni del successo del Made in Italy. Questo l’obiettivo del Villaggio del contadino, promosso dalla Coldiretti, che ha preso il via questa mattina e rimarrà aperto fino a domenica 29 settembre a Bologna (leggere Informacibo).
La ministra alle politiche agricole Bellanova presente oggi all’inaugurazione
Al taglio del nastro anche la ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, che commentando la giornata di protesta contro i cambiamenti climatici degli studenti che hanno invaso le strade di tutte le città italiane per il Fridays for future, al suo arrivo al Villaggio Coldiretti, ha detto: “E’ un segnale importante, che bisogna raccogliere in modo concreto, non aggiungendo slogan ma dando una risposta a questi ragazzi: il cambio climatico è un problema serissimo al quale noi dobbiamo rispondere e questo settore può farlo in modo strepitoso“.
Lo stand del Consorzio del Prosciutto di Parma, partner di Villaggio Coldiretti
Non a caso l’appuntamento dell’ associazione degli agricoltori nel cuore della food valley italiana vedrà la presenza di migliaia di produttori e i maggiori prodotti dell’alimentare italiano che nascono proprio in questa terra, l’ Emilia Romagna.
Non mancherà la presenza dello stand del Consorzio del Prosciutto di Parma, partner di Villaggio Coldiretti. Sarà inoltre presente domani sabato, in un’ incontro pubblico, anche Claudio Leporati, responsabile marketing del consorzio di tutela.
La presenza del Prosciutto di Parma al Villaggio Coldiretti sarà l’occasione per degustare e conoscere da vicino questo prodotto che racchiude in sè genuinità e bontà.
Il Prosciutto di Parma Dop, Denominazione di Origine Protetta, ha mantenuto infatti nel corso dei secoli il suo status di salume genuino e naturale: gli unici ingredienti utilizzati sono la carne di suino, il sale (unico conservante ammesso) e l’esperienza dei maestri salatori. A completare il processo di stagionatura si aggiungono le condizioni climatiche che caratterizzano le colline parmensi, permettendo di ottenere un prodotto finale unico e inconfondibile.
Al Villagio anche gli agrichef con le ricette salvaclima
La manifestazione si svolge nel centro della città, da piazza dell’Otto Agosto al parco della Montagnola fino a piazza XX Settembre, e saranno migliaia gli agricoltori che arriveranno dalle diverse regioni d’Italia, insieme al presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, per far conoscere il lavoro, le produzioni e le ricette della tradizione nazionale.
Si potrà andare anche a scuola dagli agrichef per imparare a cucinare i piatti della nonna e le ricette salvaclima.
Rapporto Coldiretti su “Sos Clima per l’agricoltura italiana”
I dati emergono dal Rapporto Coldiretti su “Sos Clima per l’agricoltura italiana” diffuso al Villaggio con l’Arca di Noè della fattoria italiana con animali, piante e cibi a rischio di estinzione.
Secondo il Rapporto, il frutteto italiano ha visto un crollo netto del 23% nello spazio di un ventennio secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Il taglio maggiore ha interessato pesche e nettarine con la superficie quasi dimezzata (-38 %), seguiti da uva da tavola (-35%), pere (-34 %), limoni (-27%), arance (-23%), mele (-17%), clementine e mandarini (-3%).
“Un danno economico ed occupazionale rilevante per il Sistema Paese – continua Coldiretti – ma che colpisce anche l’ambiente, poichè con la scomparsa dei frutteti viene a mancare il prezioso ruolo di contrasto dell’inquinamento e del cambiamento climatico svolto proprio dalle piante, capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10. Basti pensare – prosegue Coldiretti – che la superficie italiana destinata a colture legnose (frutteti, vigneti, ecc.) è di circa 2.5 milioni di ettari, che corrispondono al 25% della superficie boschiva italiana. Non a caso recenti studi hanno sottolineato il ruolo positivo della frutticoltura nella tutela dell’ambiente proprio per la capacità di catturare Co2, ruolo che potrebbe ulteriormente crescere con l’adozione di tecniche colturali finalizzate non solo alla produzione di frutta ma anche alla lotta all’inquinamento”.
In pratica, un ettaro di frutteto in produzione è in grado di catturare 20mila kg di anidride carbonica (CO2) all’anno, bloccando anche le pericolose polveri sottili PM10 e abbassando la temperatura dell’ambiente circostante durante le estati piu’ calde e afose. Non a caso la differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2 gradi nelle citta’ piu’ grandi, secondo uno studio Ispra.
Solidarietà per aiutare le categorie più deboli
Inoltre ci saranno aree dedicate alla solidarietà per aiutare le categorie più deboli, con i prodotti delle aziende terremotate di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo e quelli prodotti dalle aziende di agricoltura sociale impegnate nel reinserimento socio lavorativo di soggetti disagiati, disabili o problematici, nell’educazione ambientale e nei servizi alle comunità locali.
Un intero settore è dedicato alla pet therapy e al ruolo degli animali nella cura del disagio. Ma al Villaggio ci saranno anche gli orti con i tutor e il Villaggio delle idee con i giovani imprenditori agricoli fa fanno innovazione nel Paese.
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