Al ministro Maurizio Martina l'appello delle industrie del pomodoro: O gli aiuti della Pac o si muore - InformaCibo

Al ministro Maurizio Martina l’appello delle industrie del pomodoro: O gli aiuti della Pac o si muore

di Informacibo

Ultima Modifica: 10/05/2014

Parma 10 maggio 2014. Durante la recente visita  a Cibus del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina il  presidente della Provincia di Parma, Vincenzo Bernazzoli e il Vicepresidente della provincia di Parma e Presidente del Distretto del pomodoro,  Pierluigi Ferrari si sono fatti  promotori di un incontro tra il ministro Martina e i rappresentanti di grandi industrie del pomodoro tra i quali Francesco Mutti, Marco Serafini, Squeri, Saviotti, Rodolfi, Vaia oltre a  numerose associazioni dei produttori di pomodoro da industria del centro del nord e del sud d’Italia.

L’oggetto dell’incontro è stato quello di inserire il pomodoro tra i prodotti che potranno godere degli aiuti accoppiati così come già aveva chiesto l’assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna Tiberio Rabboni.
 

Francesco Mutti, Pierluigi Ferrari, VicePresidente della Provincia di Parma e il ministro Maurizio Martina durante il confronto a Cibus
 

E’ stato Francesco Mutti a parlare per primo col ministro all’interno dell’area della Federalimetare-Expo: “Non consentire l’accoppiamento per il pomodoro – ha detto Mutti – significa allargare il divario competitivo con Spagna e Portogallo. Due paesi nostri maggiori concorrenti l’hanno già ottenuto. Se non arriveranno risposte tempestive – ha detto Mutti al ministro Martina, rischiamo la chiusura del 70 per cento delle nostre imprese”.
“Mi è chiaro il punto”, ha risposto il ministro Martina. “Ma dovete considerare che la coperta è corta. La conferenza Stato-Regioni ha opinioni diverse riguardo a questo inserimento. Cerchiamo comunque insieme altri strumenti per cercare di raggiungere lo stesso obiettivo. In questo senso credo di potermi impegnare”.
 
La risposta è stata considerata dai rappresentanti del pomodoro da industria “vaga” e “non esauriente”. Proprio perché la scelta di Spagna e Portogallo di far accedere al pomodoro agli aiuti accoppiati pone i produttori italiani in una condizione di neto svantaggio.
 
Due le ipotesi delle Regioni
Lo scorso 30 aprile le regioni si erano spaccate tra due ipotesi. Dopo aver analizzato la prima ipotesi (quella che sembra più piacere alla Coldiretti) di utilizzare solo l’8 per cento del plafond da destinare a metà tra la zootecnia e l’olio d’oliva, la discussione è passata alla seconda ipotesi, quella più gradita a Cia, Confagricoltura, Copagri e all’Alleanza delle cooperative Lega, Confcoperative e Agci.
Ma al momento le regioni sono spaccate al 50 per cento tra chi vuole la prima e chi vuole la seconda. Se la Puglia, Toscana, Abruzzo, Sicilia optano per la prima, l’Emilia Romagna, la Sardegna, la Calabria e il Trentino preferiscono la seconda. Mentre il Veneto punta a strategicità della zootecnia e la Lombardia rimane per ora ferma. E si è deciso di rimandare tutto a domani.
La proposta del ministero presentata alla riunione dell’8 maggio prevede, per il Piano zootecnico, 48 milioni per la vacca nutrice, per la macellazione bovini 85 milioni, per le vacche da latte 102 milioni. Al nord 32 milioni.

Per quanto riguarda il Piano seminativi, la seconda grande voce, sono 184 i milioni previsti: di cui 45 per le colture oleoprotaginose; e 78 milioni per le colture proteiche che diventa preò del CentroSud ed entra il frumento duro. Il premio barbabietole da zucchero 21 milioni. Per il premio riso rimangono 37 milioni.
Per quanto riguarda infine le Colture permanenti, si tratta di 91 milioni per il Premio base olio mentre per il premio aggiuntivo olivo per superficie medio alta realizzata in regioni convergenza sono stati individuati 13 milioni. Infine una new entry del pomodoro da industria: 11 milioni di euro.
 

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Giovedì incontro stampa per il Congresso Mondiale del Pomodoro da Industria

"Dalla terra alla tavola: un impegno comune per il futuro dei prodotti trasformati a base pomodoro"

15 maggio 2014 alle ore 11
Torre B, UniCredit Tower, Piazza Gae Aulenti – Milano

( Garibaldi MM2 – Porta Garibaldi FS)

La conferenza stampa illustrerà i contenuti della 11° edizione del Congresso Mondiale del Pomodoro da Industria organizzato da AMITOM e WPTC – le associazioni che rappresentano l'Industria di trasformazione del pomodoro a livello internazionale – con uno speciale focus sui futuri scenari di mercato che fanno del pomodoro un modello di consumo planetario con evidenti ricadute anche sul livello occupazionale italiano.
Accanto ad una descrizione dello scenario italiano e mondiale in termini di produzione ed esportazioni, saranno affrontate le sfide che attendono gli operatori del settore quali innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale ed economica del settore.

INTERVENGONO

  • Costantino Vaia, Past President AMITOM
  • Monica Cellerino, Regional Manager Lombardia UNICREDIT
  • Antonio Casana,Vice Presidente AMITOM
  • Adriano Battilani, Rappresentante ISHS International Society for Horticultural Science
  • Guido Conforti, Responsabile Politiche di Filiera AIIPA – Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari e IV gamma
  • Sergio Tondini, Presidente Advisory Group "Ortofrutta" della Commissione Europea

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