Adottare un ulivo pugliese: l’idea della startup Adopt Me Italy
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 13/04/2021
Adottare un ulivo pugliese, sostenendo i piccoli produttori e l’economia locale e mettere in tavola l’olio extra vergine di oliva prodotto con i frutti dell’albero di cui ci si è presi cura, seppure a distanza: è l’idea di Adopt Me Italy, start up vincitrice del Bando Pin della Regione Puglia.
L’adozione a distanza di animali, alveari, piante e frutteti negli ultimi anni in Italia ha visto un vero e proprio boom partito dal basso. Con una somma tutto sommato molto ragionevole si aiutano agricoltori e allevatori e si “assaggia” direttamente il frutto della propria adozione, sotto forma di prodotto finito: formaggi, miele, marmellate, cassette di frutta e ovviamente anche olio extra vergine di oliva, spediti direttamente a casa oppure da recuperare sul posto, approfittando per vedere di persona luoghi, persone, animali, piante.
In questo caso, l’idea di Adopt Me Italy è leggermente diversa: la start up ha infatti creato una vetrina alla quale aderiscono diverse aziende, che in questo modo possono arrivare direttamente al consumatore finale.
Giovani agricoltori alla riscossa
Chi c’è dietro Adopt Me Italy? Antonio Vaccariello e Lucia Delvecchio, agricoltore il primo e laureata in Scienze della comunicazione la seconda, entrambi figli di agricoltori del luogo e quindi ben consapevoli di oneri e onori che toccano in eredità a chi fa questo mestiere, soprattutto ai giovani agricoltori che hanno ereditato le aziende di famiglia.
“Molti ci chiedono perché abbiamo creato Adopt Me – raccontano -. Veniamo dal basso, dalla produzione di qualità, e abbiamo capito che oggi gli stili di vita stanno cambiando: ciascuno di noi segue un buon percorso di educazione alimentare, sceglie cosa comprare e cosa no. E poi sappiamo cosa sono la fatica e la resa di fronte ai costi al ribasso di un mercato che molto spesso condanna gli agricoltori a sacrificare un prodotto di qualità, per un ricavo poco degno di un’annata di lavoro intensa segnata da molti sacrifici”.
L’obiettivo principale è abbattere le barriere geografiche e chilometriche del mercato, favorendo il rapporto tra piccoli produttori di olio e consumatori e sviluppando un circolo virtuoso.
Come funziona l’adozione
Attraverso una piattaforma online, si sceglie l’ulivo – uno o più alberi – da adottare, ricevendo subito informazioni dettagliate sulle relative aziende di produzione a cui gli alberi appartengono.
Da quel momento, sull’ulivo sarà affisso un certificato di adozione e nei mesi successivi si potranno seguire passo a passo le tecniche di lavoro, gli sviluppi e i cambiamenti della pianta in base al clima e alle stagioni, le fasi di trattamento e raccolta dell’ulivo, fino alla produzione dell’olio, una parte del quale sarà destinato al sottoscrittore dell’adozione. E i produttori, dal canto loro, potranno far conoscere la propria azienda.
Si può scegliere di adottare un ulivo per sé e la propria famiglia, regalarlo ad amici e parenti, donarlo come bomboniera di matrimonio o come dono ai dipendenti nel caso di un’azienda.
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