A rischio 400 milioni di euro di risorse UE per lo sviluppo rurale - InformaCibo

A rischio 400 milioni di euro di risorse UE per lo sviluppo rurale

Confagricoltura: subito un tavolo ministeriale con la partecipazione delle organizzazioni agricole e le regioni

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 31/10/2019

Una analisi impietosa che non lascia spazio a dubbi: sono a rischio 400 milioni di euro di risorse Ue per lo sviluppo rurale.

Lo sostiene la Confagricoltura, che ha riunito la giunta ad Alessandria per celebrare i 100 anni della confederazione. Un incontro in cui si è affrontata “la difficile situazione dell’applicazione dei piani di sviluppo rurale che rischia di determinare la perdita di ingenti risorse comunitarie, specie in alcune Regioni”.

È grave poi “che oltre i tre quarti delle somme comunitarie a rischio siano concentrate in quattro delle cinque regioni meno sviluppate: Puglia, Sicilia, Campania e Basilicata. Sommando anche il possibile disimpegno del Psr della Regione Sardegna, si arriva a oltre l’80% delle somme a rischio che si concentrano in sole cinque regioni meno sviluppate e in transizione“.

La Giunta di Confagricoltura si è quindi soffermata sulle cause che hanno determinato questa situazione e che vanno quanto prima rimosse: “Lentezze amministrative inaccettabili, in primo luogo, che hanno interessato l’emanazione dei bandi e le istruttorie delle domande; ma anche una programmazione che non ha tenuto conto dei reali fabbisogni delle imprese”.

Dobbiamo ora intervenire con urgenza sulle amministrazioni meno performanti per evitare di perdere risorse – ha detto Giansanti  – ma in prospettiva va promossa una visione più strategica e coordinata dei piani con una particolare attenzione alle misure di più diretto interesse delle imprese e con una ricaduta effettiva in termini di crescita e di occupazione. Sono questi gli interventi sui quali vanno concentrate le risorse, evitando una dispersione che certo non giova in termini di efficacia e di efficienza della spesa. A tale scopo potrà sicuramente risultare utile la riforma della PAC per il ‘post 2020’ e la predisposizione del Piano Strategico Nazionale proposto dalla Commissione europea”.

Giansanti: “ho sollecitato il ministro Bellanova

Ho scritto nei giorni scorsi al ministro Bellanova per sollecitare tutta l’urgenza e la rilevanza che richiede questa situazione – ha concluso il presidente Giansanti – proponendo anche l’istituzione di un tavolo specifico partecipato da organizzazioni agricole e regioni per indirizzare al meglio l’attività nelle prossime settimane, evitando per quanto possibile il disimpegno ma anche per programmare azioni efficaci per l’immediato futuro”.

Condividi L'Articolo

L'Autore