A Rimini Fiera la XIII edizione di Birra dell’Anno
di Informacibo
Ultima Modifica: 28/02/2018
Birra dell’Anno, il più importante concorso birrario italiano, premierà le eccellenze tra le birre nazionali e consacrerà il migliore birrificio artigianale d’Italia.
A decretare i vincitori saranno 84 giudici, esperti di settore nazionali e internazionali. Le birre in concorso, presentate da 279 produttori, sono quest’anno 1650, circa il 20% in più rispetto alla scorsa edizione.
Grande ritorno delle basse fermentazioni, dopo anni in cui si è puntato sulle alte, con l’introduzione della nuova tendenza “hoppy” anche in stili tradizionalmente dominati dai sentori del malto e non del luppolo. In evidenza anche le fermentazioni spontanee, le “Sour”, le birre salate o quelle lattiche, rispettivamente le Gose e le Berliner Weisse. Maggiore risalto, inoltre, è stato dato all’aggiunta di ingredienti non convenzionali come le spezie, il caffè e il cacao, oltre all’uso di cereali particolari, birre che oggi compaiono in tre categorie ben distinte. Per le birre con ingredienti non categorizzabili è stata creata una sezione apposita, segno dell’enorme sperimentazione che ormai contraddistingue il settore. Tornano, inoltre, le produzioni a base di frutta, di miele e di castagne, a consacrare un trend costante sull’uso di questi prodotti, quasi sempre provenienti dal territorio di origine del birrificio. Il fenomeno delle IGA (Italian Grape Ale), uno stile tipicamente italiano che prevede l’utilizzo di mosto, vede quest’anno a lui dedicate ben due categorie distinte per le Red e le White, a seconda dell’uso di uve rosse o bianche.
Le vere regine, anche quest’anno, saranno le birre luppolate, con l’introduzione di nuove categorie create ad hoc per stili emergenti come le NEIPA (New England IPA) e la distinzione tra i svariati “sottogeneri”, dalle Session alle White, fino alle Imperial o alle Black. A riprova di ciò sono proprio quelle dedicate alle American Pale Ale e alle American IPA le due sezioni che hanno ricevuto il maggior numero di iscrizioni.
Il premio Birra dell’Anno nominerà le cinque migliori produzioni per ogni categoria, riservando il podio per le prime tre in classifica e un’eventuale menzione d’onore per la quarta e la quinta classificata. Il titolo di Birrificio dell’Anno andrà al produttore che, con tre delle birre in concorso meglio posizionate, avrà ottenuto la migliore sommatoria di punteggi.
Durante la premiazione Unionbirrai consegnerà all’Avis San Lazzaro il ricavato della vendita della birra Arka. Il progetto ha visto trenta birrai italiani impegnati nella realizzazione di questa birra presso il birrificio Vecchia Orsa. Il produttore emiliano da anni rivolge una spiccata attenzione al sociale, coinvolgendo nella sua attività soggetti affetti da disabilità psichiche. La birra Arka è stata presentata nel 2016 a EurHop! Roma Beer Festival, evento durante il quale è stata raccolta la somma che verrà impiegata dall’Avis per acquistare un mezzo adibito a interventi di tipo tecnico destinato al Comune di Montegallo, colpito dal sisma del centro-Italia nell’agosto del 2016.
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