A Parma una trentina di giornalisti internazionali alla scoperta della Food Valley
di Informacibo
Ultima Modifica: 20/10/2016
Nei giorni precedenti e successivi alla presentazione, trenta giornalisti da tutto il mondo, specializzati in food e motori, andranno alla scoperta della Food Valley e della Motor Valley emiliano romagnole, visitando prosciuttifici, caseifici, cantine e acetaie di Parma e dell'Emilia Romagna, senza dimenticare le tappe nelle città d’arte patrimonio Unesco.
«Andiamo a Parma perché siamo la guida che premia la qualità, e in quel territorio ci sono materie prime eccezionali», ha affermato Marco Do, direttore della comunicazione Michelin, durante la presentazione della giornata del 15 novembre quando si terrà al Teatro Regio di Parma martedì 15 novembre, la presentazione ufficiale della 62 edizione delle versione italiana della più temuta Guida al mondo.
Gli educational tour nell’Emilia Romagna riconosciuta come paradiso dei sapori
Una full immersion nei sapori più autentici e veri, visitando prosciuttifici, caseifici, cantine e acetaie, e assistendo in prima persona alla nascita di gioielli del gusto quali il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il Culatello di Zibello, il Sangiovese e la Malvasia, che poi saranno degustati nello loro varie stagionature ed annate. Previste anche cooking session in cui i giornalisti prenderanno dimestichezza con la tipica pasta sfoglia, vanto del Made in Italy alimentare nel mondo. Non solo, durante gli educational si visiteranno anche alcuni “templi” della Motor Valley emiliana, come il Museo Enzo Ferrari di Modena, dalla linea avveniristica, e il nuovo Ferruccio Lamborghini Museum di Funo di Argelato (Mo). Tra prodotti tipici e motori, spazio poi alla storia e cultura dell’Emilia Romagna, con la visita ai centri storici di Parma, Modena, Reggio Emilia, Bologna e Rimini (da cui la Via Emilia ha origine), con i loro straordinari monumenti.
Non poteva esserci location migliore per la presentazione della Guida Michelin Italia 2017: nel dicembre 2015 Parma ha conquistato il titolo Unesco di Città Creativa della Gastronomia. Si tratta di un riconoscimento doppiamente prestigioso, visto che è la prima città italiana a fregiarsene.
Non solo, recentemente la città emiliana è stata anche eletta Coordinatrice della Partnership e dei progetti internazionali, assumendo un ruolo di spicco nella guida delle 18 Città Creative della Gastronomia Unesco. Tra le capitali della Food Valley emiliano romagnola, Parma possiede anche un vero e proprio sistema museale legato al cibo. Ecco le gustose “collezioni” presenti sul territorio: il Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano, quello del Parmigiano Reggiano a Soragna e del Salame di Felino a Felino, passando per il Museo del Vino a Sala Baganza e quello della Pasta e del Pomodoro a Collecchio (http://www.museidelcibo.it).
Parma è poi anche sede dell’Alma, la Scuola Internazionale di Cucina con sede nello splendido Palazzo Ducale di Colorno e diretta da Gualtiero Marchesi. Culla della Food Valley, Parma può contare su un importante paniere di prodotti a marchio Dop e Igp (dal Parmigiano Reggiano al Culatello di Zibello, dal Prosciutto di Parma al Salame Felino) noti in tutto il mondo. Tra i suoi fiori all’occhiello vanta anche un’importante rete di aziende e di consorzi di produttori in grado di valorizzare al meglio le proprie eccellenze, sempre più spesso esaltate dai reportage della stampa estera.
E ancora: 25 musei del gusto (tra cui Casa Artusi e l’Enoteca Regionale di Dozza), un ristorante a 3 stelle Michelin (Osteria Francescana di Modena dello chef Massimo Bottura), 1 a 2 stelle e 23 a 1 stella, senza contare Alma, la Scuola Internazionale di Cucina a Colorno, nel parmense, diretta da Gualtiero Marchesi, Casa Artusi di Forlimpopoli, centro di cultura enogastronomica dedicato all’autore de “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” e ancora osterie, farmers market, scuole di cucina, street food, nonché un ricchissimo calendario annuale di sagre, mostre mercato, degustazioni e fiere enogastronomiche.
Condividi L'Articolo
L'Autore